Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Comunitarismo
Valentina Pazé
Il nome e l'idea
Se si consultano le principali opere enciclopediche italiane e straniere risalenti ad appena qualche anno fa, ci si accorge che la voce Comunitarismo non [...] o le 'famiglie' (come ancora accadeva fino a Jean Bodin) è Thomas Hobbes, non a caso considerato il fondatore del giusnaturalismo nella sua versione moderna (v. Bobbio e Bovero, 1979; v. Esposito, 1998). Contro Hobbes, Locke e gli illuministi, prima ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La progettazione della modernità: l’Illuminismo giuridico
Bernardo Sordi
Il varo delle riforme
«Changer toutes les magistratures»; «refondre les loix»: sono passati appena due mesi dall’arrivo dei lorenesi [...] giuridica consolidata.
I materiali concettuali accumulati nelle grandi fratture della modernità, dall’Umanesimo al giusnaturalismo, dalla Riforma alla rivoluzione scientifica, per la prima volta vengono convogliati in una precisa prospettiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I diritti dell’uomo vivono nel Novecento un momento di grande riconoscimento teorico [...] recupero della matrice culturale che dall’età moderna in poi aveva consentito l’affermazione dei diritti naturali: il giusnaturalismo. Soprattutto in terra tedesca, ciò si impone subito come un’esigenza insopprimibile. Il giurista e filosofo Gustav ...
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Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico la ragione e la razionalità.
Architettura
Corrente di pensiero e di ricerca che si delineò [...] colonialismo culturale (l’architettura di alcune capitali africane quali Kinshasa, Elisabethville ecc.).
Diritto
R. giuridico (o giusnaturalismo razionale o moderno) Corrente di pensiero inaugurata dal giurista olandese U. Grozio, nel De iure belli ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] drammaticità hobbesiana, al Hume, che armò contro le presunzioni moralistiche l'amarezza del suo scetticismo, e dal giusnaturalismo, che intese di fornire al concetto del diritto una dignità universale se pur fondata soltanto sull'universale natura ...
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PANEUROPA
Carlo Antoni
. È l'idea di un'unione degli stati europei, sorta, si può dire, già al momento del tramonto del concetto medievale di "cristianità".
Il primo che si sia posto il problema dell'Europa [...] universale.
La pace perpetua fu auspicata all'inizio del Settecento dal "pacifismo giuridico", che, sotto l'influenza del giusnaturalismo e dei trattati di Utrecht e di Nystad, stimava che essa potesse essere facilmente realizzata da un convegno di ...
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Cristianesimo e Chiese cristiane
Trutz Rendtorff
Cristianesimo e Chiese: un rapporto complesso
Il termine 'cristianesimo' designa l'insieme delle conseguenze storiche derivate dal sorgere del movimento [...] sì che le discordie confessionali cessassero di essere fonte di guerra e distruzione.
L'eredità più importante del giusnaturalismo per il mondo moderno consiste nell'idea dei diritti umani. Quest'idea, affermatasi in Europa nonostante le resistenze ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La pena
Francesco Palazzo
Scienza penale ed esperienza giuridica
Due premesse sono utili a dichiarare in limine la coordinate di fondo, entro le quali si svolgerà la seguente rassegna della cultura [...] dal dato legislativo e giurisprudenziale se non in alcune espressioni estreme della 'dogmatica' ovvero di 'giusnaturalismo' o 'giusrazionalismo', che sono minoritarie e comunque non riflettono più il complessivo orientamento della penalistica ...
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cosmopolitismo
Dottrina che considera ogni uomo «cittadino del mondo», sostenendo l’irrilevanza delle appartenenze nazionali. Il termine risale a Diogene il Cinico, il quale, interpellato sulla sua provenienza, [...] affermando di essere «civis totius mundi») e nel 17° sec. (grazie all’idea di una comune natura umana propria del giusnaturalismo). Nel secolo dei Lumi ritorna sulla scena, anzitutto, il c. culturale: il filosofo, secondo Voltaire, «non è né francese ...
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Ente dotato di potestà territoriale, che esercita tale potestà a titolo originario, in modo stabile ed effettivo e in piena indipendenza da altri enti.
Lo S. può definirsi come organizzazione di una comunità, [...] dalle leggi, dal diritto naturale, dai doveri religiosi. Oltre questi limiti il potere diventa tirannico ed è lecito resistergli. Il giusnaturalismo moderno si fa in genere cominciare con U. Grozio, il quale nel De iure belli ac pacis (1625) sostiene ...
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giusnaturalismo
s. m. [der. della locuz. lat. ius naturale «diritto naturale»]. – In filosofia e, più in partic., in filosofia del diritto, tendenza di pensiero sviluppatasi nel sec. 17° che, fondata sul presupposto dell’esistenza di un «diritto...