COSTANTINO I, papa
David Miller
Figlio di un Giovanni, proveniva da famiglia di origine siriana, ma apparteneva al clero romano, dove aveva percorso la sua carriera ecclesiastica, raggiungendo il grado [...] confronti del dissidio religioso e politico tornatosi ad aprire fra Roma e Bisanzio da quando, tra il 693 ed il 695, Giustiniano II aveva tentato di far arrestare il papa Sergio I, che si era rifiutato di confermare e di sottoscrivere gli atti della ...
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L'ETA ANTICA
Manlio Simonetti
L'ETÀ ANTICA
Le fonti
Al fine di conoscere la storia del papato dal I al VI secolo, mediamente le fonti sono scarse e soprattutto, com'è naturale attendersi, non [...] la rottura che si era avuta con Roma. Va anche tenuto conto che sia egli sia soprattutto il nipote ed erede designato Giustiniano già accarezzavano il sogno di riportare le insegne dell'Impero in Occidente, e a tal fine la pacificazione con la Sede ...
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Sisinnio
Papa (m. Roma 708). Successe a Giovanni VII nel genn. 708, vecchio e malato, e regnò per soli venti giorni, in un periodo in cui il papato era in contrasto con l’imperatore Giustiniano II (m. [...] 711) per la questione del Concilio in Trullo, da questi convocato nel 692 a Costantinopoli senza la partecipazione del vescovo di Roma ...
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Figlia di Severiano di Cartagena (m. 612 circa), fu badessa di un monastero presso Siviglia, dove con la madre e i fratelli (i santi Leandro, Fulgenzio e Isidoro) era fuggita (543), davanti alle truppe [...] di Giustiniano. Per lei Leandro e Isidoro scrissero rispettivamente De institutione virginum e De fide catholica contra Iudaeos; è venerata (festa, 20 giugno) come patrona della diocesi di Placencia. ...
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(gr. Τρία Κεϕάλαια) Nome con cui si designavano nel 5°-6° sec. gli scritti di Teodoro di Mopsuestia, quelli di Teodoreto di Ciro e una lettera di Iba vescovo di Edessa, più o meno apertamente favorevoli [...] all’eresia nestoriana. La loro condanna da parte dell’imperatore Giustiniano e del Concilio di Costantinopoli del 553 provocò una veemente opposizione di vescovi africani (che scomunicarono papa Vigilio), dell’Illirico e della Dalmazia; nell’Italia ...
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Nome di patriarchi di Costantinopoli: 1. A. I, vescovo di Trebisonda (circa 533), patriarca (giugno 535) per il favore di Teodora, venne condannato, come monofisita, da un concilio presieduto da papa Agapito [...] I, e deposto dall'imperatore Giustiniano (marzo 536); la condanna fu rinnovata da un concilio presieduto dal suo successore nel patriarcato Menna (marzo-giugno 536). 2. A. II (m. monte Àthos 1628), metropolita di Adrianopoli (1618), divenne patriarca ...
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PELAGIO I, papa
Claire Sotinel
PELAGIO I, papa. – Nacque a Roma, figlio di Giovanni «uicarianus» (funzionario del Vicariato di Roma?).
Come diacono, accompagnò papa Agapito a Costantinopoli nell’inverno [...] Acta Conciliorum Oecumenicorum, III, a cura di E. Schwartz, Berlin-Leipzig 1940, pp. 189-214).
Pelagio non era più apocrisario quando Giustiniano pubblicò l’editto contro i Tre Capitoli, tra il 543 e la fine del 545, ma chiese al diacono di Cartagine ...
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Diacono (m. Roma 523) di papa Simmaco; eletto pontefice (514), con un'accorta opera di conciliazione riuscì a eliminare gli ultimi strascichi dello scisma laurenziano scoppiato (498) alla morte di Anastasio [...] di numerose trattative con l'imperatore Anastasio (dal 516 in poi), solo dopo l'ascesa al trono di Giustino e di suo nipote Giustiniano, entrambi contrarî ai monofisiti, si poté giungere a un accordo (519) con la sottoscrizione apposta dal patriarca ...
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Diacono di Cartagine (sec. 6º). Dopo essersi posto in luce nel sinodo nazionale africano del 535 e poi a Roma, ad Alessandria e a Costantinopoli, scrisse un Breviarium causae Nestorianorum et Eutychianorum [...] (560 circa), diretto contro la condanna dei "Tre capitoli" da parte dell'imperatore Giustiniano, non senza critiche anche all'operato di papa Vigilio. Sul piano teologico si oppose a s. Cirillo d'Alessandria. ...
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Siro d'origine (m. 715); successe a Sisinnio il 25 marzo 708 e, dopo un soggiorno in Oriente (710-11), tornato a Roma sostenne gravi controversie con gli arcivescovi Felice di Ravenna e Benedetto di Milano. [...] Respinse la domanda dell'usurpatore Filippico Bardane (711-713), succeduto a Giustiniano II, di riconoscere come religione di stato il monotelismo. ...
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giustiniano
agg. – Forma ant. per giustinianeo: io non sono al certo del parere di quegli che risguardano le leggi g. con una stupida venerazione (A. Verri).
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...