Chiamato soltanto Senator nei fasti consolari; a cominciare da Paolo Diacono, anche Cassiodorus. Discese da antica famiglia passata dall'Oriente in Italia. L'avo, tribuno e notaro sotto Valentiniano III [...] imperium. Quando l'Italia meridionale fu minacciata da Giustino, C. fu provinciarum verissimus custos (Variae, IX particolari aspetti della figura e atti della vita di C., vedi: I. Ciampi, I Cassiodori nel V e nel VI secolo, Imola 1876; T. Hodgkin ...
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Nome con il quale viene comunemente designata la valle superiore dell'Inn (v.), compresa fra due catene delle Alpi Retiche, dalle sorgenti del fiume presso il Passo del Maloggia (1810 m.) fino alla stretta [...] nell'età del bronzo e forse della pietra, come attestano i cimelî scoperti nelle terme di St. Moritz, fu certamente popolata dai Reti, ramo degli Etruschi, secondo Plinio, Livio, Giustino, poiché la lingua e la toponomastica rivelano cospicue tracce ...
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. Per "concubinato" oggi s'intende la convivenza coniugale dell'uomo e della donna fuori del matrimonio. Nell'antichità esso, diversamente da oggi, era, specialmente per il diritto romano, un istituto [...] quale concesse anche l'arrogazione per rescritto imperiale. Giustino (L., eod., 7) abrogò quest'ultima legge mancanza di questi si possono elargire 6 once. Dalla limitazione si escludono i successivi discendenti. Nelle Novelle (Nov., 18, c. 5, e Nov ...
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, Figlia di Tolomeo, prima satrapo e poi re d'Egitto, nata al più tardi nel 316-15 dal matrimonio che questi contrasse con la sorellastra Berenice, già dama di compagnia della soppiantata precedente sposa [...] al carattere di un'intrigante crudele e di smodata ambizione.
Fonti: Pausania, I, 7, 1; 10, 3; IX, 29, 1; Plutarco, Demet., 31; Memnon, in Fragm. Histor. Graec., III, 530, 531, 534; Giustino, XXIV, 2, 1; 3, 2-3; Plinio, Nat. Hist., XXXIV, 148; XXXVI ...
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Nome di alcuni re spartani della famiglia degli Euripontidi.
1. Archidamo I. - Figlio e successore di Anassidamo, regnò circa il 600 a. C. (Paus., III, 7, 6).
2. Archidamo II. - Figlio di Zeussidamo, che [...] XV, 6 (notizia inesatta); 72, 3; Plutarco, Agesilao, 33-34; Giustino, VI, vi, 6; Isocrate, Archidamo, Epistola, IX, 4. Per il C., che cita Teopompo (fr. 322, in Fragm. Hist. Graec., I, p. 322; Hellenica Oxyrhynchia, fr. 298), Plutarco, Agid., 3; ...
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È termine speciale alla monetazione d'argento nel periodo imperiale romano, poiché, durante la repubblica, dal 268 a. C. in poi, (cioè da quando apparve, accanto alla coniazione d'argento dell'officina [...] silica. Ma, essendo andata decrescendo sempre più da Giustino a Leone III Isaurico, non si può più L. Cesano a proposito dell'epigrafe latina di Feltre, del 323 d. C., che cita i den(arii) e le siliq(uae) (v. Notizie degli scavi, 1907; G. Ghirardini ...
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Nome di alcuni personaggi cartaginesi.
1. Figlio di Annone ('Αμίλκας ὁ "Αννωνος, Erodoto). - Generale cartaginese, che ebbe il comando della spedizione del 480 a. C. in Sicilia. La cresciuta potenza di [...] il quale consegnò ad A.. come pegno di fedeltà, i proprî figli. Insieme con l'opportunità di abbattere la soverchia del 313. A. morì prima che si potesse svolgere il processo.
Fonti: Giustino, XXII, 23; Diodoro, XIX, 70-72.
Bibl.: A. Holm, Storia ...
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Dal linguaggio comune, in cui significava originariamente generazione, produzione, questo termine, come già il greco κρισις, passò al linguaggio filosofico-religioso per indicare l'origine del mondo mediante [...] dottrina nel cristianesimo vedi specialmente: Tertulliano, Adversus Hermogenem; Origene, De principiis e Adversus Celsum; Giustino Martire, Apologia, I, 59; Clemente Alessandrino, Strom., V, 14; Agostino, De genesi contra Manichaeos; Confessiones, XI ...
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Detto il Platone ebraico, nato intorno al 30 a. C. (di stirpe sacerdotale secondo S. Gerolamo), ambasciatore nel 40 d. C. a Caligola, per chiedere la cessazione delle persecuzioni contro gli Ebrei, fu [...] per gli ebrei - né per i cristiani, come Giustino - vanteria utilitaria quale era nei sacerdoti creatrice di Dio diventa il Figlio - Verbo o Logos - che, riunendo i caratteri del Dio platonico, aristotelico e stoico, è idea delle idee e modello ...
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Era una istituzione caritatevole del cristianesimo antico, fiorente soprattutto nei secoli III e IV, che consisteva in una cena, alla quale qualche membro facoltoso invitava in casa sua i poveri e specialmente [...] vino, sul quale era pronunziata la benedizione, ossia la preghiera di lode e di ringraziamento a Dio (ὁ εὐχαριστηϑεὶς ἄρτος, Giustino, Apol., I, 65.5), era consacrato nel corpo e nel sangue di Gesù, in memoria della sua morte e della sua resurrezione ...
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giustino
(o iustino) s. m. [der. del nome della giustizia, presente nella prima moneta come leggenda (in latino) e nella seconda come tipo]. – 1. Moneta del valore di mezzo carlino fatta coniare da Ferdinando I d’Aragona negli anni 1459-60...
giustina
s. f. – Moneta d’argento veneziana, del valore di 40 soldi (o 2 lire di peso ridotto), coniata nel 1572 dal doge Alvise I Mocenigo, così detta perché porta al rovescio la figura di s. Giustina in ricordo della vittoria di Lepanto...