BELLONI, Giulio Andrea
Bruno Di Porto
Nacque a Roma il 1° febbr. 1902 da Norberto e da Maria Budberg. Studiò giurisprudenza a Roma, pubblicando ancora studente un breve saggio di criminologia (Preliminari [...] razionalistico e il merito di aver armonizzato diritto naturale e storicismo.
Scoperti i suoi contatti con il movimento "Giustizia e Libertà" fu imprigionato. Frutto di tale esperienza diretta fu Lo specchio dell'Erinni (Firenze 1945), uno studio di ...
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BOCCI, Enrico
Alessandro Galante Garrone
Nato a Firenze il 28 giugno 1896 da Decio e da Bice Antonucci. Si laureò in giurisprudenza a Roma nel 1921, dopo avere partecipato, volontario, alla guerra del [...] del Non mollare! (1925), il primo giornale clandestino antifascista. A queste imprese, e più tardi al movimento "Giustizia e Libertà", prese parte col nome di "Placido", e poté sfuggire agli arresti del 1930 perché delatori e polizia non riuscirono ...
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ACCURSI, Michele (Michelangelo)
Enzo Piscitelli
Nacque a Roma nel 1802 da Cesare, oriundo di Bologna; laureatosi in giurisprudenza, fu "curiale" del Tribunale della Segnatura di giustizia. Già iscritto [...] e direttore generale di polizia, dopo aver fornito indicazioni sui moti recenti, fece intendere che, se restituito a libertà, avrebbe informato il governo pontificio dei progetti mazziniani. Ebbe così inizio un periodo della vita politica dell'A. su ...
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CUSANI (Cusano), Giacomo
Franca Petrucci
Figlio di Antonio, protofisico di Filippo Maria Visconti, e di Elisabetta Busca, nacque nel 1418 probabilmente a Milano. Compì studi giuridici e, licenziatosi [...] il C. divenne uno dei capitani e difensori della libertà della Repubblica. In seguito, durante il periodo sforzesco, Maria e Galeazzo Maria lo crearono membro del Consiglio di giustizia. Fu particolarmente nelle buone grazie del duca Galeazzo Maria ...
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BARBARO, Marco
Gian Franco Torcellan
Nato a Venezia il 15 giugno 1754, patrizio di modeste fortune, ma di vivo ingegno e di temperamento libero e audace, intraprese la carriera giudiziaria e avvocatesca, [...] essa possedendo il forte attaccamento alla retta amministrazione della giustizia, le maniere meno fini di quelle dell'ordine nei pubblici uffici caratteristiche del B. furono la spregiudicata libertà di sentire e di esprimersi e un'eloquenza calda e ...
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ALBERTI, Piero
Armando Sapori
Nacque a Firenze il 24 giugno 1444 da Daniello. Fu protetto da Piero de' Medici per il quale, poco più che ventenne, aveva combattuto.
Fu priore nel 1476 e, l'anno seguente, [...] commissario di guerra nella Val d'Elsa. Fu gonfaloniere di giustizia per i mesi di maggio e di giugno del 1497 quando come rappresentante delegato della magistratura fiorentina dei Dieci di Libertà e Pace nel successivo processo mosso, sempre contro ...
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BANDINELLI, Girolamo
Roberto Cantagalli
Di nobile famiglia senese, visse intorno alla metà del sec. XVI e fece parte, in quanto patrizio, del Consiglio grande della sua città. Era di quella fazione [...] un ambasciatore e di accettare condizioni non meno gravemente restrittive della libertà, come il disarmo totale dei Senesi controllato dagli Spagnoli e la presenza di un capitano di giustizia di diretta nomina imperiale. Si trattava in sostanza di un ...
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FANTUZZI, Ercole
Tiziana Di Zio
Nacque a Bologna intorno al 1550 da Pasotto di Ercole di Pasotto e da Calidonia del senatore Giovanni Maria Bolognini. Corrado Ricci, che nel 1888 pubblicò il diario [...] interrogati e torturati, mentre il Pepoli si consegnò alla giustizia solo in seguito. Il procedimento durò fino al 1583 a Roma, ottenne con breve pontificio di essere rimesso in libertà. L'Ariosti ed il F., che sotto tortura avevano confessato ...
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Zanardelli, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Brescia 1826 - Maderno, Brescia, 1903). Studente di giurisprudenza a Pavia, partecipò ai moti del 1848 e l’anno successivo prese parte alle Dieci giornate [...] dell’Interno nel governo Cairoli; fu poi ministro di Grazia e giustizia dal 1881 al 1883, nel quarto gabinetto Depretis, e in l’abolizione della pena di morte e una sia pur limitata libertà di sciopero. Presidente della Camera dal 1892 al 1894, alla ...
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repubblicanesimo
Tradizione di pensiero politico le cui origini sono da ravvisare nell’opera di Aristotele. Il r. trova forma nell’ideale ciceroniano di res publica, ossia di una comunità di persone, [...] associate per osservare la comunanza degli interessi nella giustizia, che detengono collettivamente il potere e dispongono di lo fissano nei termini di una compiuta identificazione tra la libertà politica e la virtù civile e aprono la via alla ...
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tribunale
s. m. [dal lat. tribunal -alis, dapprima tribunale, neutro sostantivato d’un agg. tribunalis «di tribuno, dei tribuni»]. – 1. In origine, e anche oggi in determinate espressioni, il luogo dove viene amministrata la giustizia, dove...
nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente affini ma il cui rapporto non è sempre...