ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] piena fiducia di A., alla Dataria. Nel primo concistoro del 1 sett. 1522 A. si mostrò severo per l'amministrazione della giustizia e per la condotta dei cardinali e iniziò la riforma della Rota, comminando la perdita dell'ufficio agli uditori indegni ...
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CLEMENTE III, papa
Jurgen Petersohn
Poco si sa della vita, dell'attività e della carriera ecclesiastica di Paolo Scolari prima della sua elevazione al pontificato col nome di Clemente III. Apparteneva [...] III una politica di riforma nel senso specifico. Continuò l'opera di centralizzazione amministrativa, perfezionando soprattutto l'istituto della delega della giustizia, che applicò di frequente. D'altra parte, nell'interesse di compiti più importanti ...
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L'ETA MODERNA
Mario Caravale
I fermenti quattrocenteschi
La fine del concilio di Basilea può essere assunta come momento conclusivo di una lunga stagione della storia della Chiesa occidentale segnata [...] e il concilio per la titolarità del superiore potere di giustizia. Con la conclusione dell'assise il papato riusciva a canto l'ordinamento istituzionale costruito dalla Chiesa per l'amministrazione delle terre di dominio diretto appare da una parte ...
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URBANO VIII
Georg Lutz
Maffeo Virginio Romolo Barberini nacque, penultimo di sei fratelli, il 5 aprile 1568 a Firenze da Antonio e Camilla Barbadori; fu battezzato lo stesso giorno nel battistero del [...] a Roma la madre e, come suo agente ed amministratore, il fratello maggiore Carlo con la famiglia. L'eredità Brighetti, Bologna e la peste nel 1630, Bologna 1968, passim. Per la giustizia v. fra l'altro: L. Firpo, Esecuzioni capitali in Roma (1567- ...
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Induismo
OOscar Botto
di Oscar Botto
Induismo
sommario: 1. Formazione del concetto di induismo. Caratteri generali. Moderne interpretazioni. 2. Induismo antico e induismo classico. Le costanti di una [...] un testatico (ǧizya). Questo comportò un trattamento amministrativo particolare, per cui i Maestri dei saṃpradāya IV, 7) enuncia in questi termini: ‟Ogni volta che langue la giustizia e l'ingiustizia si afferma, io creo me stesso". Sono questi gli ...
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Islamismo
Francesco Gabrieli
di Francesco Gabrieli
Islamismo
sommario: 1. Consistenza e diffusione dell'Islàm nel mondo odierno. 2. Islàm medievale e moderno. L'Ottocento e il colonialismo. 3. L'Islàm [...] Islàm, non può chiudersi a quel profondo anelito a una maggior giustizia sociale, e a una più equa e razionale economia, che nuovo e semplice ordine, di preghiera informale e di amministrazione ed assistenza sociale con una gerarchia elettiva, e in ...
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DELLA CASA, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque il 28 giugno 1503 da Pandolfo e Lisabetta di Giovanfrancesco Tornabuoni, probabilmente in Mugello, dove la famiglia possedeva beni ("Monsignor Della Casa - [...] III l'ufficio di commissario per le decime svolgendo gli affari amministrativi in Romagna. Si tratta di un incarico che egli non francescano Baldo Lupetino di Abona, ma l'Inquisizione volle fare giustizia sommaria ("Non di meno - scriveva il D. il 14 ...
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Leone XIII
Francesco Malgeri
Vincenzo Gioacchino Pecci nacque il 2 marzo 1810 a Carpineto Romano, un piccolo centro del Lazio meridionale, collocato sulle pendici dei monti Lepini. Figlio dell'agiato [...] divenne delegato apostolico del capoluogo umbro. Nella nuova sede si adoperò principalmente a riordinare l'amministrazione della giustizia e quella comunale, dedicando una particolare cura alla viabilità della provincia, realizzando, tra l'altro ...
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Martino V
Concetta Bianca
Oddone Colonna, figlio di Agapito e di Caterina Conti, appartenne ad una delle più prestigiose e influenti famiglie romane, cioè al ramo cadetto dei Colonna di Genazzano che [...] qui fuerunt et sunt de Societate nostra".
Nel 1401 Oddone fu nominato amministratore della Chiesa di Palestrina, che era la sede dell'altro e più relazione alla risistemazione dell'ordine pubblico e della giustizia M. nominò il 27 aprile 1419 Ranuccio ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] di libertà filosofica e riteneva che uno Stato fondato sulla giustizia e sulla forza e una Chiesa costruita sulla fede e nazionale, nel quale l'unità territoriale, la centralità amministrativa e l'uniformità legislativa erano i fini più importanti. ...
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giustizia
giustìzia s. f. [dal lat. iustitia, der. di iustus «giusto»]. – 1. a. Virtù eminentemente sociale che consiste nella volontà di riconoscere e rispettare i diritti altrui attribuendo a ciascuno ciò che gli è dovuto secondo la ragione...
amministrazione
amministrazióne s. f. [dal lat. administratio -onis, der. di administrare «amministrare»]. – 1. a. Atto e ufficio di chi amministra; in senso generico: l’a. dello stato, di un comune; a. di un collegio; a. della giustizia;...