Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giorgio Mortara
Alberto Baffigi
Quello di Giorgio Mortara all’interno della cultura economica italiana fu un ruolo complesso, non privo di contraddizioni, come fu contradditorio il percorso di vita [...] Vivanti e Lodovico, che fu giurista insigne e ricoprì importanti cariche pubbliche e di governo (ministro della Giustizia nel governo due condizioni: la libertà di poter scegliere gli autori per la redazione dei volumi e quella di poter assumere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Pasquale Saraceno
Antonio Magliulo
Pasquale Saraceno è stato un protagonista riservato e pragmatico della politica economica italiana del Novecento. Un civil servant che voleva orientare il mercato, [...] che possa conciliare la ritrovata libertà con la desiderata giustizia sociale. I liberali pensano lavoro localizzati soprattutto nel Mezzogiorno, ridurre il divario tra Nord e Sud, conseguire l’equilibrio della bilancia dei pagamenti.
Le condizioni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Ezio Vanoni
Antonio Magliulo
Ezio Vanoni, economista e politico, contribuisce a costruire il modello di economia sociale di mercato che si afferma in Italia negli anni della Repubblica. Nella vita di [...] produzione e distribuzione di metano nella Valle Padana e lasciando ai privati la libertà di ricercare e sfruttare 5-345.
Problemi dell’imposizione degli scambi, Padova 1939.
La finanza e la giustizia sociale, «Studium», 1943, 11-12, pp. 358-64, ora ...
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BROGGIA, Carlo Antonio
Luigi De Rosa
Nato a Napoli nel 1698 da agiata famiglia e rimasto orfano a diciassette anni, si trasferì a Venezia presso uno zio parroco, da cui fu avviato alla pratica commerciale. [...] di mancato sviluppo dei territori coloniali. Base del suo discorso è, in effetti, che "il commercio vuol libertà, senza di cui languisce e muore", e solo "colla libertà di commercio si puol a dovere popolare, divenendo i Forestieri per causa dell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonino da Firenze
Oreste Bazzichi
Nel campo di osservazione di Antonino da Firenze c’è un palcoscenico privilegiato, unico al mondo: la situazione culturale, economica, sociale e civile della Toscana, [...] nel cuore dello sviluppo del mondo produttivo, con grandi idee di libertà morale egiustizia sociale. Egli, infatti, afferma che il salario di un lavoratore è un prezzo che, come ogni altro, è determinato dalla stima comune, senza interferenze con la ...
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CAPPELLO (Capello), Antonio
Ugo Tucci
Del ramo di S. Maria Materdomini della nobile casata che era distinto con l'appellativo di "Cappello dal Banco", attribuito già a suo padre Leonardo del fu Pancrazio, [...] eredi ed esecutori testamentari di ripartire con giustizia il patrimonio familiare, in grandissima parte . 166, 242, 342; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni venez., Venezia 1842, III, p. 399; IV, p. 157; E. Lattes, La libertà delle banche a Venezia dal ...
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BIFFI TOLOMEI, Matteo
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 19 maggio 1730, da Neri di Matteo e Francesca Mannelli del senatore Iacopo. Per parte di madre era quindi cugino di Francesco Maria Gianni, figlio [...] il 10 genn. 1795 il Supremo Tribunale di Giustizia dichiarò non esservi "luogo a procedere", forse anche (1889), pp. 112-152; A. Anzilotti,M. B. T. e la libertà economica in Toscana, in La libertà economica, XIII(1915), pp. 240-252; R. Mori, Il mov. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Giuseppe Toniolo
Vera Negri Zamagni
Toniolo fu il maggiore esponente italiano della scuola etico-cristiana, che vedeva l’iniziativa economica dei singoli ordinata al bene comune attraverso istituzioni [...] ), sostenendo che i contratti di lavoro collettivi erano la grande innovazione destinata a sostituire la libertàe la giustizia degli accordi al posto della violenza e della lotta di classe. Il contratto non doveva riguardare solo il salario, ma le ...
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BUONVISI, Martino
Michele Luzzati
Nacque a Lucca da Benedetto e da Filippa di Martino Cenami nel 1489. Avviato alla mercatura, nel 1510 era già a Bruges con il cugino Niccolò di Paolo Buonvisi: da Lucca [...] ucciso o fatto arrestare i poggeschi sfuggiti alla giustizia. Non solo, ma quel Filippo Calandrini che riprese quelli, e disse che gridassero il nome della libertà, e così gli altri cittadini tutti dicevano gridate Libertà! Libertà! e non Bonvisi! ...
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Impresa cinematografica
Giorgia Pagliarani
L'ordinamento giuridico italiano
Il fenomeno cinematografico è giuridicamente rilevante da più punti di vista. Sono interessanti, innanzitutto, il profilo [...] promuove (art. 9) lo sviluppo culturale enunciando un principio fondamentale e garantisce all'art. 21 la libertà di espressione e di divulgazione del pensiero "con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione" (Picozza, Ligios, Campesi 1997 ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....