Scrittore italiano (Milano 1902 - Arzo, Canton Ticino, 1999). Caratteristico dei suoi racconti e romanzi (L'entusiastica estate, 1924; Liuba, 1926; Mozzo, 1930; Beati regni, 1954, che raccoglie il meglio [...] . collettivo Tre cattolici liberali, 1972). Si occupò anche di critica cinematografica (Cinema e civiltà, 1960; Cinema egiustizia, 1961; Cinema elibertà, 1963; ecc.) e scrisse un'agile biografia pucciniana (Vita e melodie di Giacomo Puccini, 1955). ...
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Giuseppe Vacca
Uomo politico italiano (Genova 1893 - Jalta 1964). Animatore con A. Gramsci del giornale l'Ordine nuovo, aderì al Partito comunista d'Italia (1921); dopo l'arresto di Gramsci divenne segretario [...] come ministro della Giustizia (1945-46) varò l'amnistia per gli ex fascisti. Fu membro della Costituente e dal 1948 libertàe dei diritti politici, ma anche dei diritti sociali, della proprietà pubblica e cooperativa accanto alla proprietà privata, e ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] straniere, istituire una rigorosa amministrazione della giustizia, provvedere alle opere pubbliche. Qualunque della libertà del commercio internazionale. Sia che si guardi a S. come precursore delle teorie "classiche" del valore-lavoro e antecedente ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] ideali filosofici ed etico-politici. La libertà delle sue critiche e delle sue esortazioni morali non incontrò tuttavia (bene, giustizia, virtù, coraggio, ecc.), non possono pretendere di avere quella stabilità e universalità che è loro richiesta ...
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Dottore della Chiesa, filosofo e teologo, vescovo d'Ippona e santo (Tagaste in Numidia, od. Sūq-Ahras in Algeria, 13 nov. 354 - Ippona, od. Bona, 28 ag. 430); fu uno dei quattro grandi Dottori della Chiesa [...] teologico di A., e oggetto di molte discussioni. Egli si è sforzato di mantenere in primo luogo la giustizia di Dio, che peccare, diverso dal non posse peccare degli eletti), e nella piena libertà di optare per il bene conformandosi a una ragione che ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] libertà. Infatti, culmine dell'educazione è la e delle leggi: senza questa fede non è possibile per R. essere buoni cittadini; chi rifiutasse quei dogmi, dovrà essere cacciato dal corpo sociale come un uomo "incapace di amare le leggi, la giustizia ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] e Medea (1969), accesi da un realismo visionario che, nonostante scarti e manifeste libertà, sorregge poi anche gl'impegni drammatici e degli umili. Quella via, via di parola e di pane, di poveri egiustizia, fu l'orizzonte scomodo di Pier Paolo ...
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Filosofo ed economista (Londra 1806 - Avignone 1873). Figlio primogenito di James, che ne curò personalmente l'educazione, fu introdotto dal padre, in giovane età, nell'ambiente dei filosofi radicali. [...] sull'opportunità di un'applicazione radicale dei principî della libertà (Essay on liberty, 1859), su di un'organizzazione conciliasse il principio della proprietà e della libera produzione con una certa giustizia distributiva, concependo come fenomeni ...
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Scrittore e giornalista italiano (San Luca, Reggio di Calabria, 1895 - Roma 1956). Antifascista, collaborò al periodico Il mondo di G. Amendola e fondò il Sindacato nazionale scrittori. Scrisse romanzi [...] nell'incanto dei ricordi, specie d'infanzia, e un'aperta sollecitudine per i problemi sociali e culturali, per le sorti dell'umanità, della libertà, della giustizia. Antinomie che già sono, e più saranno, caratteristiche anche della sua scrittura ...
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Uomo politico, storico e letterato (Padova 1261 - Chioggia 1329); il più eminente tra quei letterati di Padova che si indicano con il titolo di preumanisti. È considerato, con Giovanni Villani e Dino Compagni, [...] settembre, esecutore degli Ordinamenti di giustizia in Firenze, dove condannò al bando un gonfaloniere e sei pennonieri della lega di S storiografo e poeta. Fu più volte esule per la libertà; quando Padova fu ceduta a Cangrande (1328) e fu ...
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campióne s. m. [dal lat. mediev. campio -onis, der. di campus nel senso di «campo di battaglia»]. – 1. Nel medioevo, chi combatteva nei giudizî di Dio o prendeva parte a un duello al posto di altri (per es., di donne, di nobili, o di istituzioni...
s. m. Atteggiamento discriminatorio e pregiudizialmente svalutativo verso le persone con disabilità. ♦ Chiamo «abilismo» il razzismo verso quelli come me e Pistorius. In tanti anni di sport non ho mai visto un'ostilità simile contro il doping....