IDOLO (lat. idülum; gr. εἴδωλον, diminutivo di εἶδος, e quindi "piccola immagine", "immagine")
Umberto FRACASSINI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nello stadio naturistico della religione il divino, [...] - Come termine filosofico il nome idolo ha avuto due distinti significati. Il primo è quello che esso ebbe nella gnoseologia dell'atomismo antico. Già Democrito aveva concepito-la sensazione come prodotta da una sorta di emanazione, mediante la quale ...
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STRATONE (Στράτων, Strato) di Lampsaco
Guido CALOGERO
Filosofo greco di scuola peripatetica, vissuto fra il sec. IV e il III a. C. Scolaro di Teofrasto, gli successe nella direzione del Peripato, che [...] della realtà e dei loro aspetti qualitativi e quantitativi. Parallelamente, nel campo della psicologia e della gnoseologia, St. mirò a escludere dall'aristotelismo ogni platonica sovrapposizione e trascendenza del conoscere intellettivo a quello ...
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Filosofo greco di Agrigento (vissuto nel 5º sec. a. C.), profeta, taumaturgo, medico (gli si attribuisce la scoperta del labirinto dell'orecchio interno), poeta, oratore, fu forse il maestro di Gorgia. [...] cosmici delimitati da momenti di assoluto dominio dell'uno e dell'altro. Sulla base di questa dottrina, infine, E. enunciò la sua gnoseologia, secondo cui il simile si conosce con il simile (la terra con la terra che è in noi, il fuoco con il fuoco ...
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RAGIONE
Guido Calogero
. Il termine filosofico di "ragione" ha una storia assai complessa, tanto dal punto di vista linguistico quanto da quello concettuale. Etimologicamente, esso proviene dal latino [...] esso si distingue tipicamente da tutti gli altri animali. Λόγος e ratio non designano cioè alcuna particolare funzione gnoseologica, ma l'universale opera del pensare e ragionare: così anche Platone, che concepisce il λογιστικόν, il "razionale", come ...
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GREEN, Thomas Hill
Guido Calogero
Filosofo inglese, nato a Birkin (Yorkshire) il 7 aprile 1836, morto a Oxford il 26 marzo 1882. Divenne nel 1860 fellow nel Balliol College, e v'insegnò fino alla morte, [...] , e si limita a considerarla come causa suprema, estratemporale e, come causa sui, libera, dell'accadere. A questa gnoseologia corrisponde nel G. la morale, che, assicurata all'azione umana la libertà in forza della distinzione tra motivo dell'agire ...
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Croce, Gentile, le scienze
Stefano Zappoli
Un giudizio via via consolidatosi dopo il 1945 vuole che Croce e Gentile, e più in generale l’idealismo italiano, abbiano mantenuto un atteggiamento in qualche [...] strumentalismo, tra le tesi di Croce e le tesi di quella che egli stesso nella Logica qualifica come «nuova gnoseologia delle scienze», al punto che risulta poco utile porsi il problema di una eventuale strumentale ripresa da parte del filosofo ...
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La polemica di Croce con Francesco De Sarlo
Cristiano Sabino
In una lettera del 22 aprile 1907, Croce informa l’amico e collaboratore Giuseppe Lombardo-Radice della sua decisione di «non dare tregua [...] me, perché io ho parlato dell’elemento arbitrario, che è nelle scienze naturali. Si scandalizzi piuttosto di tutta la moderna gnoseologia delle scienze, che ha messo in chiaro ciò in modo indubitabile (Una seconda risposta al prof. F. De Sarlo, «La ...
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GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] studi, il periodo trascorso a Monaco gli servì per ampliare la sfera dei suoi interessi: seguì, infatti, lezioni di logica, gnoseologia e psicologia, e frequentò i circoli artistici e culturali della città.
Già nel 1906 il G. si trasferì a Berlino ...
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Fisiologo, fisico e matematico tedesco (Potsdam 1821 - Berlino 1894). Fu una delle figure di primo piano della scienza e dell’epistemologia ottocentesche. Laureatosi in medicina con J. Müller nel 1842 [...] parte al dibattito in atto sulle geometrie non euclidee, con l’intento di un più vasto riesame della gnoseologia kantiana, volto al riconoscimento del carattere acquisito della percezione dello spazio e della natura non aprioristica degli assiomi ...
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. Il termine di ἐϑικά (neutro plurale dell'aggettivo ἐϑικός, moralis, da ἔϑος, mos, "costume, norma di vita") entrò neíl'uso propriamente con Aristotele, che con esso intitolò le sue trattazioni di filosofia [...] dell'oggettività, non si può distinguere un momento dell'azione da un momento della conoscenza, un'etica da una logica o gnoseologia, perché la concreta sintesi dello spirito è nello stesso atto conoscenza e volontà. È eterno sviluppo, realtà non mai ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...