PERFEZIONE
Guido Calogero
. Il concetto filosofico della perfectio corrisponde a quello greco della τελειότης, ma il pensiero classico non dà a questo termine l'importanza tecnica che più tardi assume [...] la perfezione (Vollkommenheit) "quantitativa" o "materiale", costituita dalla totalità del molteplice e riferentesi alla sfera gnoseologica e ontologica della filosofia, dalla perfezione "qualitativa" o "formale", data dalla rispondenza di una cosa ...
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PROTAGORA (Πρωταγόρας, Protagŏras) di Abdera
Guido Calogero
Massimo rappresentante dell'antica sofistica greca, la quale, in quanto movimento speculativo, si può considerare inaugurata da lui. Apollodoro [...] . - Protag., fr. A 14 Diels), considerata da molti (e anche di recente da H. Gomperz) come fondamentale, in cui la concezione gnoseologica di P. viene esposta in modo simile a quella in cui la ricostruisce Platone nella prima parte del Teeteto. Ma il ...
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Economia
In economia aziendale, processo di concentrazione tra più imprese, le quali, pur conservando una propria fisionomia individuale, concordano, attraverso contratti di varia natura, una comune politica [...] i fatti di coscienza, in particolare quelli conoscitivi, mediante il principio dell’associazione delle idee (➔). Legato alla gnoseologia di Locke e al principio della derivazione delle idee dalle sensazioni, l’a. fu sistematizzato nelle Observations ...
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PROSPETTIVA
G. Federici Vescovini
Il termine p. ebbe nella tradizione medievale un significato particolare. Tale termine non riguardava le tecniche particolari di rappresentazione pittorica sul piano [...] in queste opere una problematica di 'metafisica' della luce, per la quale il tema centrale è quello di una causalità gnoseologica e ontologica della realtà, la cui intima essenza è definita come luce intelligibile o spirituale.All'interno di talune ...
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MONADE
Guido Calogero
. Termine corrispondente al greco μονάς "unità". Fu usato per la prima volta in senso tecnico dai pitagorici, che nelle μονάδες ϑέσιν ἔχουσαι ("unità aventi posizione", cioè unità [...] massima il concetto di monade acquista nella filosofia del Leibniz, che nella sua fondamentale concezione metafisico-gnoseologica si presenta appunto come una "monadologia". La monade leibniziana è, sì, come sostanza semplice, il costituente ...
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HODGSON, Shadworth Holloway
Guido CALOGERO
Filosofo inglese, nato a Boston (Lincolnshire) il 25 dicembre 1832, morto a Londra il 13 giugno 1912. Dopo aver studiato a Oxford, si dedicò completamente [...] vario grado di costanza obiettiva che alcuni complessi di conoscenza presentano rispetto ad altri. D'altronde l'analisi gnoseologica, che parte dall'esperienza conoscitiva, spiega l'essenza, ma non l'esistenza, del reale, quest'ultima potendo invece ...
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scetticismo
La dottrina delle diverse scuole scettiche greche ed ellenistiche la cui tradizione fu iniziata da Pirrone di Elide (➔). Come organica tradizione speculativa, in riferimento alla verità considerata [...] come soggettiva, cioè come manifestazione e funzione di una soggettività conoscente, deve quindi condurre la riflessione gnoseologica a disperare più o meno radicalmente del suo valore oggettivo. Il pensiero moderno, che riconoscendo l’impossibilità ...
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solipsismo Termine filosofico con cui si indica l’orientamento di chi considera il soggetto come l’unica autentica realtà, sia dal punto di vista pratico, ponendo l’interesse individuale a fondamento determinante [...] (➔ senso), il s. è successivamente oggetto di critica da parte di I. Kant, che ne mostra l’infondatezza gnoseologica attraverso la nozione di ‘io penso’ o ‘soggetto trascendentale’, la cui caratteristica è quella dell’intersoggettività e quindi di ...
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SENOCRATE (Ξενοκράτης, Xenocrătes)
Guido Calogero
Filosofo greco del sec. IV a. C., scolaro di Platone. Quando, morto il maestro, gli successe Speusippo nella direzione dell'Accademia, egli lasciò Atene [...] " ed "etica", che già era potenzialmente contenuta nel platonismo e doveva poi esercitare durevole efficacia. Nella sfera gnoseologica, egli distingue nettamente il sapere "sensibile" da quello "intelligibile" e da quello, intermedio, dell'"opinione ...
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postulato
Dal lat. postulatum «ciò che è richiesto», der. di postulare «chiedere». Principio che si ammette come verità non dimostrabile per spiegare determinati fatti o per procedere alla costruzione [...] di altre realtà o tesi, che non potrebbero comunque essere negate. Tipici, per es., i p. di cui parla Kant, tanto in sede gnoseologica quanto in sede etica. «P. del pensiero empirico» sono per lui tre: (1) possibile è tutto ciò che si accorda con le ...
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gnoseologia
gnoṡeologìa s. f. [dal lat. mod. gnoseologia, termine coniato dal filosofo ted. A. G. Baumgarten (1714-1762) con il gr. γνῶσις -εως «conoscenza» e -λογία «-logia»]. – Termine usato (in una partizione ormai desueta della filosofia...
gnoseologico
gnoṡeològico agg. [der. di gnoseologia] (pl. m. -ci). – Relativo alla gnoseologia: problema gn.; dottrina gnoseologica. Più genericam., che riguarda la conoscenza, conoscitivo: validità gnoseologica. ◆ Avv. gnoṡeologicaménte,...