Cosmopolitismo
Massimo Mori
Definizione del concetto
Il termine 'cosmopolita' risale alla scuola cinica antica, all'interno della quale esso compare per la prima volta in Diogene di Sinope che, secondo [...] Monbron), di saggi satirici (The citizen of the world, or Letters of a Chinese philosopher, 1762, di Oliver Goldsmith), o di riviste ("Der Weltbürger", 1741-1742, edita da J. Friedrich Lamprecht).
Del termine 'cosmopolitismo' occorre distinguere un ...
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Tierney, Gene (propr. Eugenia Angela Eliza)
Paolo Marocco
Attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 19 novembre 1920 e morta a Houston (Texas) il 6 novembre 1991. Divenne poco più che [...] Litvak, prese la decisione di intraprendere la carriera di attrice. Dopo il debutto a Broadway in What a life di C. Goldsmith, alternò l'attività teatrale a quella di fotomodella fino al suo esordio nel cinema, grazie a Darryl F. Zanuck che decise ...
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THOMAS, Augustus
Drammaturgo americano, nato a St Louis l'8 gennaio 1857.
Cominciò a scrivere per il teatro nel 1883, all'epoca, cioè, in cui nell'America si venne sviluppando un teatro americano, quanto [...] i convenzionalismi della sua produzione anteriore, senza tuttavia rinunziare sempre alla predica e alla morale.
Altre opere: Oliver Goldsmith; The Capitol; The Harvest Moon; Indian Summer; Rio Grande; The Copperhead; Palmy Days; Nemesis; Still Waters ...
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TERRY, Alicé Ellen
Harold H. Child
Attrice inglese nata a Coventry il 27 febbraio 1847, morta a Tenterden il 21 luglio 1928. Figlia di un attore, esordì a Londra a 9 anni nella parte di Mamillius in [...] . In parti patetiche, come Ofelia, o come Olivia (in una commedia tratta da The Vicar of Wakefield di O. Goldsmith) seppe commuovere profondamente.
Nel 1903 assunse la gestione dell'Imperial Theatre, dove rappresentò opere di Ibsen e di Shakespeare ...
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Credito
Marco Onado
Introduzione
Dal punto di vista economico un'operazione di credito si può definire come lo scambio di una prestazione attuale in moneta con la promessa di una prestazione futura: [...] R. A., Bank market structure and competition: a survey, in "Journal of money credit and banking", 1984, XVI, 4, pp. 617-645.
Goldsmith, R. W., Financial structure and development, New Haven 1969.
Gurley, J., Shaw, E. S., Money in a theory of finance ...
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VILLARDI, Francesco
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Roncà (Verona) il 27 ottobre 1781, morto a Padova il 3 dicembre 1833. Fatti gli studì nei seminarî di Verona e di Vicenza, e divenuto ecclesiastico, [...] utilità per certi aspetti o riflessi della troppo agitata questione. Tradusse per le scuole le brevi storie greca e latina del Goldsmith.
Bibl.: A. Meneghelli, Notizie intorno la vita del P. M. F. V., innanzi a Opere scelte, cit., notevole lettera ...
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La ricchezza oggi
Daniele Fano
L’inizio del nuovo secolo è caratterizzato da una profonda instabilità dei mercati finanziari e immobiliari e, più in generale, dell’economia. Alla crisi delle borse scoppiata [...] .pdf (13 luglio 2009).
D. Fano, T. Sbano, M. Georgieva, National wealth and financial development - A secular view extending Raymond Goldsmith’s long term financial series for Germany, US and the UK, 2008, http://www.olis.oecd.org/olis/2008doc.nsf ...
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Letterato ed erudito inglese (Lichfield 1709 - Londra 1784). Eclettico animatore della vita intellettuale londinese di fine Settecento, è ricordato soprattutto per la capillare ricerca lessicografica [...] l'indipendenza dell'uomo di lettere (1755). Dal 1764 si formò intorno a lui una cerchia di cui fecero parte E. Gibbon, O. Goldsmith, D. Garrick, il pittore J. Reynolds, E. Burke, G. Baretti e J. Boswell. Negli ultimi anni della sua vita J. dominò la ...
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Stabilità finanziaria
Renato Filosa
La salvaguardia della s. f. è uno dei principali obiettivi della moderna politica economica. Tuttavia, l'esistenza di importanti differenze nei modelli economici [...] -410.
H.P. Minsky, The financial instability hypothesis: capitalist processes and the behavior of the economy, e R.W. Goldsmith, Comment on Hyman P. Minsky, in Financial crises: theory, history, and politics, ed. Ch.P. Kindleberger, J.-P. Laffargue ...
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Autore drammatico inglese, nato verso il 1635, morto nel 1691: discendente da una famiglia dell'Oxfordshire. Poco sappiamo del primo periodo della sua vita: certamente fu a Parigi e studiò legge a Londra. [...] di dramma inglese; pur essendo egli stesso sotto l'influsso di Molière, fu il precursore di Congreve, Sheridan e Goldsmith. Nel 1680 fu fatto cavaliere, prese moglie e per quattro anni sbrigò incarichi diplomatici all'estero. Un volume di lettere ...
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