Il testo, l’unità fondamentale della comunicazione linguistica, si definisce per la sua natura funzionale (persegue uno scopo comunicativo globale) e semantica (il suo significato è unitario e strutturato). [...] che può essere di natura fonico-uditiva (orale) o di natura grafico-visiva (scritta) (Conte 1977; Marello 1992; Ferrari & testuale possa dirsi veramente efficace ed efficiente in funzionedell’appropriatezza. Si può tuttavia supporre che vi sia ...
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La vicenda biografica di Giovanni Boccaccio, nato a Certaldo (o a Firenze) nel 1313 da famiglia benestante del contado fiorentino, e morto nello stesso borgo della Valdelsa nel 1375, è di primaria importanza [...] . In quella giovanile e della prima maturità, assai prolifica, si osserva un marcato cultismo tanto nella lingua (e nelle abitudini grafico-fonetiche) quanto nel repertorio letterario di riferimento, elaborato in funzione di un pubblico di gusto ...
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Con il termine arabismi si intende una particolare classe di esotismi, molti dei quali successivamente integratisi nel vocabolario italiano e allineatisi alla morfologia della nostra lingua (➔ adattamento; [...] trasformare l’arabo in una varietà di superstrato con funzioni religiose, istituzionali e veicolari che finì coll’assorbire, dell’informazione giornalistica e radiotelevisiva. La loro veste fonomorfologica – a parte le considerazioni di ordine grafico ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] pazzo come in mezzo, prima scritto mezo per distinguere graficamente la z sonora dalla sorda), non senza qualche incertezza le denominazioni della virgola, definita sospiro o sospensivo. Molteplici e variabili anche le funzioni assegnate a ciascun ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] se le altre lingue non conservano la ridondanza graficadell’italiano e riducono il nesso grafico cqu, che esiste pure nelle loro lingue direttamente dall’arabo, in quanto l’Italia aveva una funzione mediatrice tra l’Europa e il Levante, sia ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] convergenza. Sul piano grafico il latino svolse l’importante funzione di fornire un diasistema il dittongo toscano -uo (novo in 1, ma luoco in 2), l’assenza della chiusura di e atona, particolarmente evidente nella preposizione de (in 1, 2, 3) ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] grafico).
L’accento può anche mettere in evidenza una parola nella frase grazie ai correlati descritti al § 2, ma con il ruolo evidente della cui l’intonazione svolge le funzioni suddette, ma in modo diverso a seconda della ➔ varietà in questione.
Il ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] (2):
(1) la casa, il bambino, i cani
(2) una casa, un bambino, dei cani
In quest’ambito, il quadro dellefunzionidell’articolo rispetto al nome o al sintagma nominale cui si associa può essere schematizzato come segue:
Nome o Sintagma nominale ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] alla vocale iniziale della parola seguente. Nell’ortografia dell’italiano, il segno grafico che indica la caduta della vocale è di ), I sintagmi in funzione allocutiva in napoletano. Atti del III convegno della Società Internazionale di Linguistica ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] in funzionedella distribuzione della durata segmentale. Tale prominenza identifica il nodo più forte dell’albero Officine Grafico-Editoriali di Ateneo, pp. 139-149.
Marotta, Giovanna (2001), I toni accentuali nelle interrogative aperte (wh-) dell’ ...
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accento
accènto s. m. [dal lat. accentus -us, comp. di ad- e cantus «canto1», per calco del gr. προσῳδία]. – 1. a. Rafforzamento o elevazione del tono di voce (a. tonico in senso largo) con cui si dà a una sillaba maggior rilievo rispetto...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...