linguaggio context-sensitive
linguaggio context-sensitive linguaggio formale generato da una → grammaticagenerativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei [...] avviene soltanto nel contesto in cui esso o essi si trovano: da qui l’indicazione che il linguaggio generato da una grammatica di questo tipo è sensibile al contesto (context-sensitive). Linguaggi di questo tipo hanno una difficile trattabilità ...
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linguaggio context-free
linguaggio context-free linguaggio formale generato da una → grammaticagenerativa G = 〈AN, A, P, s〉, dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, AN è l’alfabeto dei simboli non [...] terminali, s ∈ AN è l’assioma, P è un insieme di regole di riscrittura (produzioni) del tipo α → β, così intendendo che la stringa a sinistra della freccia può essere rimpiazzata da quella a destra, con ...
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linguaggio regolare
linguaggio regolare linguaggio formale generato da una grammaticagenerativa G = 〈An, A, P, s〉 dove A è l’alfabeto dei simboli terminali, An è l’alfabeto dei simboli non terminali, [...] risulta piuttosto povero; i problemi che lo riguardano (l’appartenenza di una stringa al linguaggio generato da una data grammatica, le operazioni tra due linguaggi dello stesso tipo ecc.) sono tutti decidibili. Un linguaggio regolare è riconosciuto ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] ) con alcune tendenze più o meno superficialmente ricavate dalla linguistica generativa e testuale. Un rinnovamento ben più rilevante avvenne quando diverse grammatiche si staccarono dalla dimensione pedagogica e didattica e si misurarono con ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] come scettica, mal disposta verso poeti e oratori, storici e grammatici, e solo incline alla filosofia e alle scienze al modo faceto, cui non si trovava una nicchia tra i generi classici, si levarono nel 1554 Giambattista Giraldi Cinzio col Discorso ...
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PSICOLINGUISTICA
Paolo Legrenzi
Si è incominciato a usare il termine "psicolinguistica" negli anni Cinquanta per indicare le ricerche sul comportamento linguistico condotte sulla base dei concetti e [...] "programma" elaborato da Winograd (1973) rifacendosi alla grammatica di Halliday (1973).
In Italia la maggior parte delle ricerche viene condotta seguendo un modello simile a quello della semantica generativa di Lakoff (1970), sebbene diverso per una ...
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Halle, Morris
Maurizio Trifone
Linguista lettone naturalizzato statunitense, nato a Liepaja (Lettonia) il 23 luglio 1923. Laureatosi alla Chicago State University nel 1948, ha studiato successivamente [...] con S.J. Keyser, 1971) alcune intuizioni di Jakobson, formulando una teoria che, sulla scia della grammaticagenerativo-trasformazionale, mira a distinguere struttura superficiale e struttura profonda del verso. Altre opere: Problem book in phonology ...
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Sviluppo embrionale
CConrad H. Waddington
Antonio García-Bellido
di Conrad H. Waddington, Antonio García-Bellido
SVILUPPO EMBRIONALE
Biologia dello sviluppo di Conrad H. Waddington
Sommario: 1. Introduzione. [...] '. Il primo è l'elemento essenziale che viene trasferito da una generazione alla successiva, per esempio nelle uova e nello sperma degli animali; biologia dello sviluppo necessita ora di una grammatica genetica.
Bibliografia
Ashburner, M., Puffing ...
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DE MAURO, Tullio
Federico Albano Leoni
Nacque a Torre Annunziata (Napoli) il 31 marzo 1932, da Oscar, chimico e farmacista, originario di Foggia, e da Clementina Rispoli, napoletana, di formazione [...] costruita su alcune idee portanti: la lingua come grammatica astratta che promana da un modulo del cervello; dei testi classici, di una vasta scelta di testi tratti dai generi più diversi al fine di far emergere negli studenti la consapevolezza ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] , nei casi di pronunzie discrepanti, a una sistemazione fondata sulla grammatica storica» e di scegliere l’uso «vivo» di Firenze oppure pronuncia e le loro implicazioni per la teoria fonologica generativa, in Studi di fonetica e fonologia. Atti del ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
generativo
agg. [dal lat. tardo generativus]. – 1. Atto a generare, che genera (anche nei sign. estens. del verbo), che concerne la generazione: l’atto g., la funzione g.; virtù, forza, potenza g., dell’uomo, di un animale, di una pianta;...