Ausiliari (dal lat. auxilium «aiuto» + -āris) si chiamano alcuni verbi che, oltre al loro uso e significato autonomi (➔ modi del verbo), se impiegati in unione con le forme non finite di altri verbi, svolgono [...] Sprache und ihrer Mundarten, Bern, A. Francke, 1949-1954, 3 voll.).
Salvi, Giampaolo (1988), La frase semplice, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 ...
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Per coniugazione si intende l’insieme delle variazioni morfologiche del verbo in relazione al modo, al tempo, all’aspetto, alla diatesi, alla persona, al numero e al genere. Il termine (dal lat. coniugatiōnem [...] vol. 2º.
Berretta, Monica (1993), Morfologia, in Sobrero 1993, pp. 193-245.
D’Achille, Paolo (2001), Breve grammatica storica dell’italiano, Roma, Carocci.
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Dardano, Maurizio & ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] , Oxford University Press, pp. 19-33.
Scalise, Sergio (1994), Morfologia, Bologna, il Mulino.
Sensini, Marcello (1997), La grammatica della lingua italiana, con la collaborazione di F. Roncoroni, Milano, Mondadori (1a ed. 1988).
Serianni, Luca (19912 ...
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Lionardo Salviati (1539-1589) fu uno dei protagonisti della ➔ questione della lingua del Cinquecento. Appartenente a un’illustre famiglia fiorentina le cui vicende si intrecciano con quelle dei Medici [...] ai lettori alla prima edizione del Vocabolario della Crusca, gli accademici dichiarano di volersi attenere a Salviati per la grammatica e la grafia:
Quanto a regole, precetti, o minuzie gramaticali, non essendo questo luogo da doverne trattare, ex ...
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FARAONE (Faragonio), Francesco
Massimo Ceresa
Scarse le notizie biografiche che lo riguardano. Nacque a Messina, probabilmente poco dopo il 1460. Dalle sue umili origini, indicate dall'allievo e biografo [...] con il Faraone). In seguito, insieme con Carlo Curro, il F. diede nuovo impulso alla scuola messinese di grammatica. I vari allievi del Lascaris a Messina presero strade diverse: alcuni, come Bernardo Rizzo, parteciparono attivamente alla vita ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] tonale della voce. A quest’origine si collega anche il nome dei segni di accento: come si legge nell’opera del grammatico Prisciano, infatti, l’accento gravis è chiamato così «quod deprimat aut deponat» («perché abbassa o abbatte») la sillaba su cui ...
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Le formule dubitative sono elementi eterogenei (parole, sintagmi, frasi) accomunati dalla funzione di esprimere un atteggiamento di dubbio o di incertezza del parlante rispetto al contenuto dell’enunciato.
Nel [...] ehm, uhm. Altri elementi che possono essere utilizzati con la stessa funzione sono alcuni ➔ avverbi spesso etichettati nelle grammatiche come avverbi di giudizio e più in particolare di dubbio: forse, probabilmente, magari, facilmente, difficilmente ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] prospettive agli studi semantici (J.J. Katz e P.M. Postal, An integrated theory of linguistic description, 1964). La grammatica risulta distinta in tre parti: un componente sintattico di base, un componente fonologico e uno semantico che determina l ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] di A. Franchi De Bellis & L.M. Savoia, Roma, Bulzoni, pp. 271-288.
Renzi, Lorenzo (1988), L’articolo, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995, 3 voll., vol ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] , vol. 2º, pp. 1071-1087.
Previtera, Luisa (1996), I costrutti causali, in La subordinazione non completiva. Un frammento di grammatica filosofica, a cura di M. Prandi, «Studi italiani di linguistica teorica e applicata» 25, 1, pp. 29-46.
Serianni ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...