Glottologo britannico (n. Mountain Ash, Inghilterra, 1915 - m. 1989); prof. (1951) a Lovanio di linguistica generale, di grammatica comparata e di grammatica storica greca. Si occupò in particolar modo [...] di tocario, greco, iranico e armeno; da ultimo si volse al problema del cosiddetto pelasgico. Tra le numerose opere: Lexique étymologique des dialectes tokhariens (1941); Morphologie comparée du tokharien ...
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Scrittore indiano (seconda metà sec. 13º), poeta di corte del re Mahādeva di Devagiri. Compose una grammatica sanscrita intitolata Mugdhabodha ("Risveglio degli ignoranti"), in cui tenne a modello il grande [...] predecessore Pāṇini, e il Kavikalpadruma ("L'albero che appaga i desiderî dei poeti"), trattazione sulle radici grammaticali ...
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Grammatico greco (1º sec. d. C.), figlio di Ammonio contemporaneo di Didimo. Abbiamo frammenti di un'Arte grammatica a lui attribuita e sappiamo di un suo Onomastikon e di un suo scritto sui tropi. ...
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Letterato (Piacenza 1689 - Bologna 1758). Barnabita, scrisse di teologia e di morale; più noto per una fortunata grammatica empirica, Regole ed osservazioni della lingua toscana (1745), e per Della toscana [...] eloquenza (1752) ...
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´m Grammatico arabo musulmano del Marocco (n. 1273 - m. Fez 1323), noto soprattutto per un compendio di grammatica araba (Agiurrumiyya), assai diffuso per i suoi pregi di brevità e chiarezza nell'insegnamento [...] elementare della lingua nel mondo arabo ...
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Filologo russo (Kerensk, od. Vadinsk nell'oblast´ di Penza 1818 - Ljublino, Mosca, 1879). I suoi studî riguardano tanto la grammatica storica (Istoričeskaja grammatika russkogo jazyka "Grammatica storica [...] della lingua russa", 1863), quanto l'antica letteratura e arte russa ...
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Grammatico (n. Villedieu-les-Poëles, Normandia, 1150 circa - m. Avranches). Per il vescovo di Dol (Bretagna) compose una grammatica, secondo il metodo mnemotecnico di Pietro Riga, consistente nel chiudere [...] ogni regola in un gruppo di versi. Nacque così il Doctrinale (talvolta stampato anche con il titolo De arte grammatica) in 2645 esametri (1199; ed. critica, Berlino 1893), usato in tutta l'Europa fino al secolo 16º come testo per l'insegnamento del ...
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GALLAVOTTI, Carlo
Serena Andreotti Ravaglioli
(App. III, I, p. 696)
Filologo classico italiano, morto a Roma il 9 febbraio 1992. Professore all'università di Roma ''La Sapienza'', ha ricoperto la cattedra [...] di Grammatica greca e latina (1949-57), di Filologia classica (1958-62) e infine di Letteratura greca. Nel 1961 ha fondato la collana ''Incunabula graeca'', divenuta poi pubblicazione ufficiale dell'Istituto per gli studi micenei ed egeo-anatolici ...
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L’espressione concordanza dei tempi (che corrisponde in parte alla consecutio temporum della grammatica latina) designa il rapporto tra il tempo del verbo della frase principale (o reggente) e quello del [...] , costrutti, con la collaborazione di A. Castelvecchi, Torino, UTET.
Vanelli, Laura (1991), La concordanza dei tempi, in Grande grammatica italiana di consultazione, a cura di L. Renzi, G. Salvi & A. Cardinaletti, Bologna, il Mulino, 1988-1995 ...
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In linguistica, lo stesso che apocope, ossia caduta di uno o più fonemi in fine di parola.
In grammatica italiana, caduta di vocale (o di sillaba) finale che avvenga tanto davanti a vocale quanto davanti [...] , togli, voglio). Come si vede dagli esempi, il t. in vocale è segnato quasi sempre con l’apostrofo.
La parola tronca in grammatica è quella che ha l’accento sulla sillaba finale (per es., in it., venerdì, virtù, caffè); per estensione, verso t., il ...
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grammatica
grammàtica (ant. gramàtica) s. f. [dal lat. grammatĭca, gr. γραμματική (τέχνη), dall’agg. γραμματικός: v. grammatico]. – 1. a. Il complesso delle norme che costituiscono il particolare modo di essere di una lingua (o di un dialetto),...
grammatico
grammàtico agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. grammatĭcus, gr. γραμματικός, der. di γράμμα -ματος «lettera dell’alfabeto», dallo stesso tema di γράϕω «scrivere»] (pl. m. -ci). – 1. agg., non com. Grammaticale: arte g.; insegnamento...