. Famiglia patrizia di Roma, con molte diramazioni. I C., che amavano riannodare la loro origine alla latina famiglia Cincia, pare accertato che avessero origine comune coi Crescenzî; e che nel sec. XI [...] la confisca di tutti i beni; Giacomo menato sopra un carro sino al luogo del supplizio, attanagliato con ferri infuocati, l'11 settembre 1599, al cospetto di una folla immensa, in gran parte simpatizzante per i C., specie per Beatrice, la cui morte ...
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GIACOMO II, re d'Inghilterra (VII di Scozia)
Eucardio Momigliano
Nacque il 15 ottobre 1633 a Londra, da Carlo I e da Enrichetta Maria di Francia. Coinvolto ancora giovane nella rivoluzione e arrestato [...] a che, probabilmente prima del marzo 1672, fece il gran gesto della sua vita, convertendosi al cattolicesimo. Non era, corteo passò fin sotto le finestre del palazzo reale con un carro portante un fantoccio con un'ascia, allusione evidente alla fine ...
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Paesista, nato a East Bergholt l'11 giugno 1776, morto a Londra il 31 marzo 1837. Il paesaggio della terra natia fece una grande impressione sul ragazzo e gl'ispirò i primi tentativi nel disegno e nella [...] , del 1817 (Londra, Victoria and Albert Museum), sono ottimi saggi di questo periodo della sua arte. Il gran quadro Carro di fieno (Londra, National Gallery), esposto nel 1821, mostra quanto rapidamente progredisse nello studio dell'aria, della luce ...
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È la politica d'intesa fra la Germania hitleriana e l'Italia fascista (1936-43), inaugurata dagli accordi di Berlino del 23 ottobre 1936 e sancita col "patto d'acciaio" del 22 maggio 1939
La definizione [...] e di pace". Alla base dell'Asse sta, in gran parte, l'affinità dei due regimi, ripetutamente sottolineata dai tal modo l'Italia rimase più strettamente legata al carro tedesco e nella crisi cecoslovacca Mussolini appoggiò rumorosamente le ...
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. Famiglia aretina, che trae origine dai B. milanesi, dei quali sono noti Squarcino, capo dei fuorusciti ghibellini dopo la cacciata dei Visconti da Milano, ad opera dei Torriani, e Bonacossa, moglie di [...] di Pierfrancesco (1672-1760), generale di artiglieria di Venezia e autore di due trattati di meccanica agricola: Il gran coltro (Milano 1718) e Il Carro di Cerere (Lucca 1699). Con lui si estinse la famiglia dei B. aretini.
Bibl.: Uomini illustri ...
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Pittori romani. Di Luigi, nato circa il 1750, accademico di San Luca, si sa solo che fu uomo modesto e pio, intimo del Canova, e che dipinse pel Quirinale un quadro a olio, Orazio Coclite, e uno a tempera, [...] a copiare e a plagiare Raffaello. E venne presto in gran nome per alcuni suoi dittici nei quali dipingeva le coppie imponente: prima, cioè, una fila di dragoni a cavallo, poi un carro d'acqua per inaffiar la strada, poi il quadro sulle spalle dei ...
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. Divinità iranica che, associata a Mitra, ebbe culto nell'Asia anteriore, donde esercitò anche qualche influenza sul mondo religioso greco-romano. Nell'Avestā non v'è una vera e propria divinità di questo [...] da marito ed è anche una divinità guerriera che avanza su un carro trascinato da quattro cavalli - il vento, la pioggia, la nebbia o le qualità guerriere. I Romani la conobbero assimilata alla Gran Madre. Come si rileva dai monumenti, essa ebbe parte ...
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. Grossa candela di cera (v. candela).
Cero votivo. - L'espressione designa tanto il cero comune, il torticcio, il dop. piere cereo, quanto il cero artistico che per voto o per ringraziamento si suole [...] Aquila, offersero a S. Massimo, protettore della città, un gran cero ciascuno. In S. Marino l'indipendenza della repubblica, il nome di ceri, e sono veri e proprî carri sacri o candelabri votivi (v. carro e candelabro).
Bibl.: F. Polese, Le feste pop ...
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Figlio di Luerios o Luernios, re degli Arverni (v.), signori, verso la fine del sec. II a. C., d'un vasto impero nella Gallia. Lo sfarzo della corte di Bituito e di Luerios, lo splendore delle armature [...] (che si dice fossero circa 200.000) furono disfatti e perirono in gran parte sul campo e sui ponti del Rodano. Bituito si presentò al proconsole la pace. Egli seguì in tenuta di guerra e sul suo carro d'argento il trionfo di Domizio (o di Fabio). Gli ...
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Il càlato è il canestro di giunco o di canna in cui le filatrici depongono la lana. In quanto tale, il calato diviene l'attributo di Atena, la dea ἐργάνη, cioè maestra nei lavori donneschi.
In altre figurazioni [...] - come appare anche su una moneta di Traiano - su un carro tratto da quattro cavalli bianchi; e canestri di egual forma è di oro a sbalzo della forma di un calato, e, insieme, un gran numero di brattee d'oro, un tempo cucite sul vestito, in cui son ...
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carro
s. m. [lat. carrus o carrum, voce di origine gallica]. – 1. Veicolo composto essenzialmente da un piano destinato a sostenere un carico e da ruote che ne permettono la trazione con sforzo minimo in confronto a quello che sarebbe necessario...
plaustro
plàustro s. m. [dal lat. plaustrum]. – 1. Nell’antica Roma, carro da trasporto prima a due poi a quattro ruote. 2. Nell’uso letter., carro, in genere: Come guardia lasciata lì del plaustro [= del carro della Chiesa] Che legar vidi...