Aniconica, Arte
V. H. Elbern
La definizione di arte a. va riferita alle opere che si servono esclusivamente o prevalentemente di mezzi rappresentativi di tipo non figurato, rinunciando a raffigurazioni [...] mondo, i quattro venti, i quattro elementi, i quattri fiumi del paradiso e, in rapporto allegorico con essi, i quattro vangeli. In sostanza Clm 13601), dove la raffigurazione astratta è in gran parte ricoperta dai testi speculativi. Nel Medioevo ...
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DE FERRARI, Gregorio
Federica Lamera
Figlio di Lorenzo e di una Maddalena, nacque a Porto Maurizio (ora Imperia Ponente) il 12 apr. 1647 (cfr. l'atto di battesimo in De Masi, s.d. ma 1945). Secondo [...] una serie di quattro tele, forse sovrapporte, raffiguranti il Paradiso terrestre, La cacciata dall'Eden, La creazione dell'uomo e , dedicatosi alla pittura, si limitò, senza peraltro meritare "gran lode", a restaurare dipinti. Morì nel 1768.
Fonti e ...
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CIVATE
A. Guiglia Guidobaldi
(Clavades, Clavate, Clivate nei docc. medievali)
Comune della Lombardia (prov. Lecco), situato alle falde del monte Cornizzolo (l'antico Pedale) e prospiciente il piccolo [...] successiva sono disposti i simboli dei quattro fiumi del paradiso, resi come giovinetti sorreggenti degli otri di forma 1984). Il nodo del problema è d'altronde, in gran parte, nella valutazione della componente stilistica predominante: laddove ...
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GAULLI, Giovanni Battista, detto il Baciccia (Baciccio)
Massimo Bartoletti
Figlio di Lorenzo, nacque a Genova l'8 maggio 1639 e fu battezzato il 10 nella chiesa di S. Siro (Pio, p. 23; Pascoli, p. 276; [...] venne scoperta la calotta della cupola con il Paradiso: la composizione, esemplata sullo schema compositivo dell . Fagiolo dell'Arco - M. Fagiolo dell'Arco, Bernini, una introduzione al gran teatro del barocco, Roma 1967, pp. 69, 251, 262; A. Griseri ...
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SALERNO
F. Aceto
(lat. Salernum)
Città costiera dell'Italia meridionale, capoluogo di provincia della Campania.S. è documentata per la prima volta nel 197 a.C. come castrum destinato ad accogliere una [...] , 1973), la cerchia delle mura incluse anche l'area a N, in gran parte a verde, nota con il toponimo di Piano del Monte. L'ultimo sono anche le ante di bronzo della porta del Paradiso, offerte dal protosebasto Landolfo Botromile e dalla moglie, ...
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MOSCHEA
R. Hillenbrand
Il termine m. (arabo masjid) definisce il luogo riservato alla preghiera dei musulmani, indipendentemente dalle diverse tipologie architettoniche.La tradizione islamica ha tuttavia [...] architettura della moschea.La forma più semplice e più utilizzata per gran parte delle m. del venerdì è quella di uno spazio spendidi edifici e dei calici gemmati che circondano l'eletto nel paradiso (per es. mosaici della Grande m. di Damasco, inizi ...
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LINCOLN
A. Lawrence
(lat. Lindum)
Città dell'Inghilterra, capoluogo dell'omonima contea, sita all'estremo Nord del Fens District, sul fiume Witham.La città fu colonia romana, sede della legio IX al [...] lo spazio, fu l'indispensabile presupposto di un gran numero di successive volte gotiche non solo in Inghilterra fregio è chiaro: Dio premia la virtù (Noè, Lazzaro, Eletto in paradiso) e punisce il peccato (Adamo ed Eva, Diluvio, Epulone, lussuria ...
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ZAMORA
G. Palomo Fernandez
(Semure, Çemura, Çamore nei docc. medievali)
Città spagnola, capitale della prov. omonima, situata nel Nord della Meseta centrale, confinante con la Galizia e il Portogallo.Nel [...] San Torcuato e Balborraz. Ben presto venne fondato un gran numero di chiese parrocchiali e monastiche nel nuovo quartiere, alla parete nord. Il monumento raffigura la città celeste, il paradiso, simile a un baldacchino, appoggiato su cinque colonne e ...
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MANCINI, Antonio
Matteo Lafranconi
Nacque il 14 nov. 1852 a Roma da Paolo, sarto nativo di Narni, e da Domenica Cinti, ternana (riferimento imprescindibile, la dettagliata biografia a cura di E. di [...] Napoli.
Subito impiegato come doratore presso una bottega al vicolo Paradiso, "vicino alla casa di Giacinto Gigante" (dagli Appunti dal 1885 iniziò a collezionare opere del M., oggi in gran parte raccolte nel museo omonimo a L'Aia (come Il ...
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GIOVANNI del Biondo
Daniela Parenti
Pittore originario del Casentino, attivo a Firenze nella seconda metà del XIV secolo. La prima testimonianza nota relativa a G. risale al 17 ott. 1356, data nella [...] pedissequa reiterazione di modelli formali e compositivi che caratterizza gran parte delle opere del corpus di G. avvalora d Vasari, c. 276; N. Catalano, Il fiume del terrestre paradiso: trattato difensivo ove si ragguaglia il mondo della verità dell' ...
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testa1
tèsta1 s. f. [lat. tardo testa «cranio, testa», in origine «conchiglia, guscio, vaso», attraverso un uso metaforico]. – 1. Parte del corpo animale in cui si apre la bocca e che contiene il cervello e gli organi di senso specifico; nei...
mondo2
móndo2 s. m. [lat. mŭndus (voce d’incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti, assumendo poi, nel linguaggio della Chiesa, anche un sign. più ristretto,...