SALVI, Antonio
Francesco Giuntini
SALVI, Antonio. – Nacque a Lucignano d’Arezzo in Valdichiana il 16 gennaio 1664 (il 17 fu battezzato), figlio di Giovanni e di Costanza Bruni.
La famiglia Salvi era [...] Bernardoni «nel cambiare molte arie»; cfr. la lettera di costui al gran principe, 13 giugno 1705, in Lora, 2016, p. 410), di agogica e di strumentazione.
La ricerca di una maggiore varietà d’azione e di affetti portò Salvi a rinunciare temporaneamente ...
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MALDACEA, Nicola
Stefania Chiocchini
Nacque a Napoli, il 29 ott. 1870, da Ernesto, di origine calabrese, e da Concetta De Vincentiis, napoletana; unico figlio maschio ebbe due sorelle, Evelina ed Ermelinda.
Il [...] di G. Marotta) che si temeva di veder scomparire nel gran calderone nazionale.
La macchietta del M., scrisse E. Corradini époque, Napoli 1975, passim e in partic. pp. 119-127; Follie del varietà, a cura di S. De Matteis - M. Lombardi - M. Somaré, ...
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TRAMONTANO, Giancarlo
Angelantonio Spagnoletti
– Nacque a Sant’Anastasia, casale di Napoli, il 20 ottobre del 1450, figlio di Ottaviano, banchiere e prestatore di denaro a corte, e di Fiola Penta.
Sposò [...] ha quel contato et quel guberno Questo se chiama lo gran Ragonese, Che monstrato ha suo valor in tucte imprese» B. Croce, Il villano di Matera e Ferdinando il Cattolico, in Id., Varietà di storia letteraria e civile, Bari 1935, pp. 11-34; G. Gattini ...
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KRAUTHEIMER, Richard
Ornella Francisci Osti
Figlio di Nathan, commerciante all'ingrosso, e di Martha Landmann, nacque a Fürth, in Baviera, il 6 luglio 1897.
Ebreo, fu costretto a emigrare dalla Germania [...] resterà basilare per il K., il quale per la varietà di interessi e di letture fu apprezzato anche da Roma in palazzo Zuccari.
La produzione scientifica del K. è in gran parte dedicata a Roma; e fondamentale fu il Corpus basilicarum Christianarum Romae ...
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MAZZAROSA, Antonio.
Gabriele Paolini
– Sesto e ultimo figlio del nobile Giovan Battista Mansi e di Caterina Massoni, nacque a Lucca il 29 sett. 1780. All’età di vent’anni fu scelto come erede dal marchese [...] insieme di una realtà piccola ma significativa per la varietà dei metodi colturali. Il M. attribuiva la in atto le riforme, si spostò a Modena e trattò in gran segreto l’immediata cessione di Lucca alla Toscana dietro indennizzo finanziario.
Il ...
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GUSSONE, Giovanni
Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque l'8 febbr. 1787 a Villamaina presso Avellino, da Gaetano e Celestina De Martino. Studiò medicina a Napoli, dove si laureò nel 1811.
In seguito a [...] del '24 in Calabria, nel Barese e in Terra d'Otranto fruttarono ancora gran copia di materiale, per l'erbario, per l'Orto e per le opere convinsero troppo spesso l'autore a innalzare le varietà a specie, moltiplicando eccessivamente il numero di ...
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VERCELLONE, Carlo Antonio (in religione Carlo Giuseppe)
Mauro Regazzoni
– Nacque a Sordevolo, nella diocesi di Biella, il 10 gennaio 1814, figlio di Giovanni; non è noto il nome della madre.
Nel 1829 [...] De Rossi e scrisse Sopra l’epoca della prima origine e varietà delle lingue del dott. Giambernardo De Rossi contro Vitringa (Roma o filosofici; e proprio con la filosofia ebbero a che fare in gran parte i ‘voti’ – molti dei quali sono andati persi – ...
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FRACASSI, Patrizio
Marco Pierini
Nacque a Siena il 24 dic. 1875 da Buonafede, marmista, e Marina Lorenzetti. Nel 1889 si iscrisse all'istituto d'arte di Siena del quale fu allievo fino al 1901. Gli [...] nel gesto del braccio solennemente teso; nella varietà di caratteri e di atteggiamenti, all'interpretazione che attraverso varie vicissitudini, sono giunte nella Gipsoteca comunale in gran parte guasti e mutili. Da una scelta di questi gessi ...
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DEL GAIZO, Modestino
Giuseppe Armocida
Nato ad Avellino il 21 apr. 1854 da Luigi e da Caterina Agnese Genovese, nella sua città compì gli studi medi superiori e nel 1873 conseguì la licenza. La famiglia, [...] carbonio, sul radiometro, sull'aeroterapia, su una varietà di tufo avellinese, sulle zone botaniche e decisamente verso il campo degli studi storico-scientifici. In questo ambito, gran parte delle sue ricerche furono rivolte, già dai primi anni, a G ...
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CASTRA (Messer Osmano)
Nicolò Mineo
Di un fiorentino di nome Castra fa cenno Dante nel De vulgari eloquentia (I, xi, 3), ricordandolo come autore di una delle molte "cantiones" che si scrivevano "in [...] suggerisce esso stesso ulteriori elementi drammatici. In questa varietà di strutture e di suggestioni risiede il pregio di "contrasti" in volgare italiano appaiono però varianti di gran conto. Il protagonista è ancora di condizione sociale superiore ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...