La punteggiatura (lat. interpunctio) è un sistema di segni convenzionali impiegato nello scritto per segnalare le relazioni logiche e sintattiche tra le diverse parti della frase, le pause della lettura [...] latino, da cui derivano le voci corrispondenti nella gran parte delle lingue europee: punctuation in inglese; nessi logici, strutturanti e in ultima analisi testuali specifici della varietà scritta (Ferrari 2003: 55-144; Antonelli 2008: 181). ...
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L’estensione dell’area dialettale comunemente definita lombarda si sovrappone solo parzialmente a quella dell’odierna Lombardia amministrativa. Ciò è certamente in relazione con la storia del territorio, [...] area dei dialetti lombardi (v. fig. 1) corrisponde in gran parte a quella dell’influsso culturale e linguistico di Milano in del Cantone Ticino, 2008, 5 voll., vol. 1º, Saggi sulle varietà della Svizzera italiana e dell’Alta Italia, pp. 151-168).
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Luigi Pirandello (Girgenti [Agrigento] 1867 - Roma 1936) è uno scrittore nutrito di cultura glottologica, dialettologica e filologica (Spampinato 1996; Sgroi 2009a). Si laureò infatti a Bonn nel 1891 con [...] esempi che seguono), si configura come una lingua aperta a una varietà di influssi: la tradizione letteraria (ma non quella aulica), e congiunzioni desueti, come dacché, finanche, vieppiù, gran fatto «granché».
(e) la saldezza del congiuntivo ...
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La lingua della scienza è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti nell’ambito della ricerca scientifica e della sua diffusione nella società. [...] preferenza per le forme nominali del verbo (con conseguente riduzione della varietà di modi, tempi e, soprattutto, persona verbale; ➔ sostantivato a produrre testi costituiti interamente, o in gran parte, da frasi nominali, con completa assenza ...
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Il più antico tra i testi italiani noti, redatto per finalità pratiche, è anche la prima delle testimonianze sul linguaggio marinaresco volgare. Si tratta del cosiddetto Conto navale pisano, elenco di [...] condivisa da tutti i volgari italiani, nonché, spesso, da varietà forestiere anche molto lontane. È il caso di Venezia (da linguaggio marinaresco italiano. Se già in età medievale un gran numero di termini migra dall’Italia – soprattutto attraverso ...
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Il linguaggio giuridico-amministrativo è il linguaggio settoriale (➔ linguaggi settoriali) di cui sono tipicamente costituiti i testi prodotti in campo giuridico: testi normativi, come leggi, decreti, [...] settoriale e a sue caratteristiche generali è necessario data la marcata varietà interna della lingua giuridica. Da una parte, i diversi tipi al lessico sia in relazione alle forme testuali, in gran parte codificate, utilizzabili.
In sintesi, si può ...
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Melchiorre Cesarotti (Padova, 1730 - Selvazzano, presso Padova, 1808) fu uno dei maggiori rappresentanti dell’Illuminismo italiano in campo linguistico. Nacque e studiò a Padova, dove divenne insegnante [...] aprono l’opera trapela questo interesse per l’oralità e la varietà. Cesarotti osserva che dappertutto si adoperano i dialetti, che all trasse dalla filosofia sensista francese, presenti in gran numero nel Saggio sulla filosofia delle lingue, erano ...
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La compresenza di più lingue negli usi dei parlanti dà luogo a una situazione di contatto linguistico. Una definizione classica di contatto linguistico si trova nell’opera di Uriel Weinreich che ha aperto [...] lingua. In questo senso, le lingue del mondo odierno sono per la gran parte a contatto con l’inglese, e ne risentono in varia misura questo genere è in corso in Italia per molte lingue o varietà minoritarie, e in parte per i dialetti.
Il contatto fra ...
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Il territorio del Piemonte non è omogeneo dal punto di vista linguistico, e le varietà che si possono definire piemontesi non ricoprono l’intera estensione amministrativa della regione. Rimangono infatti [...] che unitaria fino all’inizio del Settecento. Seguendo in gran parte Telmon (2001), si possono distinguere: canavese, esplicito di terza persona o un pronome tonico. In altre varietà piemontesi, forme e condizioni d’uso possono essere diverse. I ...
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Si dice spesso che la lingua franca parlata dal X secolo negli ambiti marittimi e mercantili del Mediterraneo avesse una base italiana o spagnola nel bacino occidentale e una base veneziana in quello orientale [...] nella Biblioteca Nazionale di Malta, che ha ereditato gran parte dei libri personali dei Cavalieri) portò il livello dominante nel Mediterraneo orientale, mentre il ciprioto assurse a varietà letteraria nel XV e XVI secolo.
L’uso dei volgari ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...