Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] o prescrittivo sono rari rispetto a quelli commemorativi, di gran lunga predominanti.
La lingua delle iscrizioni e delle lapidi anni Settanta in poi le epigrafi presentano una più ricca varietà di stili e registri.
In generale, l’italiano delle ...
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La pianificazione linguistica è l’insieme delle misure (linguistiche, legislative e sociali) che si adottano per alterare deliberatamente la composizione del ➔ repertorio linguistico di una comunità; è [...] di specifiche iniziative di pianificazione.
Il caso di gran lunga più frequente nelle situazioni italiane, e l’unico friulani) hanno tentato la strada della creazione di una propria varietà di lingua amministrativa ad hoc, di diversa (anche se ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] e dall’arabo alle lingue romanze, e viceversa, sarà avvenuto, in ambito marittimo-mercantile, in gran parte proprio attraverso simili varietà, senza che sia necessario ipotizzare – a questa altezza cronologica e in queste condizioni storiche – una ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] verbi più frequenti in italiano (LIP 1993), si dividono gran parte delle funzioni dei verba dicendi. Di questa divisione vi inergativi (➔ ergativi, verbi). Pur tenendo conto della varietà più volte ricordata, la loro struttura argomentale (➔ ...
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Con alterazione si designa il fenomeno, riconducibile alla ➔ formazione delle parole, per cui un affisso modifica una parola senza mutarne né la categoria grammaticale né le proprietà denotative essenziali. [...] ricerca tramite Google estrae circa quattrocentomila esempi), è di gran lunga il nome la categoria grammaticale che «occup[a] la prima posizione per ampiezza di applicazioni e varietà di scelte suffissali» (Merlini Barbaresi 2004: 267). Rispetto ai ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] colloquiali o regionali, ammesse solo negli spazi comici del varietà.
Vista in diacronia, la lingua televisiva ha indubbiamente e la tendenza all’autoreferenzialità.
È evidente come la gran parte dei programmi attuali sia costruita come una serie ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] a cui è stata affidata, nel corso dei secoli, gran parte dell’identità degli ebrei italiani. Gli ebraismi sono usati bobo «stupido», un ispanismo tardo-seicentesco noto anche ad altre varietà ispanoromanze e al sardo, e lo stesso modo di denominare ...
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La flessione è l’ambito della morfologia che riguarda le diverse forme che una stessa parola può avere secondo il contesto in cui è usata. Si differenzia dalla ➔ derivazione, che invece riguarda la formazione [...] flessione rispetto all’➔italiano antico, anche se le varietà regionali possono tuttora determinare una certa eterogeneità nel parte del discorso che presenta maggiore ricchezza flessiva è di gran lunga il verbo: un normale verbo dell’italiano conta ...
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Sono chiamati suffissoidi gli ➔ elementi formativi usati prevalentemente o esclusivamente come costituenti finali di composto (➔ suffissi), le cui caratteristiche si avvicinano a quelle dei suffissi della [...] cui avviene una riproduzione grafica (fotografia, crittografia). Nonostante il gran numero di formazioni e la diffusione di alcune di esse formazioni indicanti persona che parla una determinata varietà linguistica (dialettofono, tedescofono).
Fra gli ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] (p. XXIII); sottolinea gradualità e regolarità (pur nella varietà) dell'evoluzione linguistica, in particolare dell'evoluzione dal "latino degli idiomi letterari, in particolare dell'italiano. "Una gran copia di studi pazienti e acuti fatti sui codici ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...