In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] sonetti, oltre a tre sonetti di dubbia attribuzione) è di gran lunga il più esteso tra tutti quelli della Scuola: segno anche forme coesistenti, in cui il siciliano (o la varietà meridionale) convive senza difficoltà apparenti con la componente ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] si ricollega a Petrarca, la sinalefe è di gran lunga più frequente della dialefe (Beltrami 1991). Si Fivela, Barbara (2004), L’affricazione di /s/ post-consonantico nella varietà pisana di italiano, in Il parlato italiano. Atti del convegno nazionale ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] ma si limita alla lingua letteraria e antiquata e alle varietà dialettali (inter alia Lucchesi 1962-1963; Loporcaro 1998):
( stizza e a me la paura, sotto la fede di certi gran gentiluomini romani che il detto non mi offenderebbe [...] giunsi in casa ...
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Il termine koinè (meno diffusa la variante grafica coinè) proviene dal greco koinē´, femminile dell’agg. koinós «comune» accordato con diálektos s.f. «lingua», indicante la lingua letteraria usata dai [...] dalla regina e dal marito Luigi d’Angiò al gran siniscalco Niccolò Acciaiuoli, documenta l’apparizione del volgare meridionale e superare con una opzione originale la triplice pressione della varietà locale, del toscano e del latino. A Brancati il re ...
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Le interrogative dirette sono frasi indipendenti (come negli esempi 1 e 2) o principali (es. 3) che contengono una domanda:
(1) hai dormito bene?
(2) quando vieni?
(3) pensi che Carlo abbia ragione?
Nella [...] che sia, è all’indicativo, che è il modo di gran lunga più usato. Solo in alcuni casi il verbo dell’interrogativa . 1º Fonematica; vol. 2º Morfosintassi; vol. 3º Lessico).
Telmon, Tullio (1993), Varietà regionali, in Sobrero 1993, vol. 2°, pp. 93-149. ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] accento. Invece, la durata delle consonanti (per gran parte del sistema consonantico italiano) può avere la rappresentazione della frase interrogativa chiusa (o sì-no) in numerose varietà di italiano. Come si vede, il contorno intonativo continuo è ...
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Il futuro (o futuro semplice) è un tempo verbale dell’➔indicativo (➔ coniugazione verbale) con cui si esprimono azioni o eventi successivi al momento in cui si emette l’enunciato (tecnicamente, il momento [...] che più favoriscono il ricorso al futuro, almeno nelle varietà colloquiali (Bazzanella & Wiberg 2002: 55).
Il e disse: – Alla porta è giunto uno pellegrino che dice che ha gran bisogno di favellarvi – L’abate, ciò udendo, dice: – Sarà qualche ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] usato in un’accezione diversa per designare il complesso delle varietà romanze usate in forma scritta in Italia durante il [ʃ] come oggi a Firenze, in Toscana, a Roma e in gran parte dell’Italia centro-meridionale. Tuttavia nel corso del Trecento si ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] della produzione in Italia della carta, supporto di gran lunga più economico della pergamena; lo sviluppo di una nuova grafia, la mercantesca eterogenei innescate dalle necessità dell’azienda. La varietà degli scriventi si traduce in diversi livelli ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] pur osservato che anche nel Sud domina «una varietà di italiano regionale fortemente dialettale, la cui estensione certa marca propagandi la sua miscela di caffè con la formula gran aroma è spia sicura di settentrionalismo; lo stesso si dirà per ...
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grano
s. m. [lat. granum «frumento; chicco»] (pl. -i; ant. le grana e anche le grànora). – 1. a. Nome generico delle varie specie e varietà di piante del genere Triticum della famiglia delle graminacee (sinon. di frumento); sono piante annue,...
granato3
granato3 s. m. [da granato «melagrana», per il colore del granato rosso simile a quello dei semi della melagrana]. – 1. a. In mineralogia, nome di un gruppo di minerali monometrici, miscele di nesosilicati nei quali sono presenti...