Tibbonidi Famiglia spagnola (ibn Ṭibbōn), originaria di Granada, di rabbini, traduttori e intellettuali ebrei, rifugiatisi in Provenza verso la metà del sec. 12°. L’iniziatore dell’attività di traduzione [...] dei testi filosofici e linguistici dall’arabo in ebarico fu Yěhūdāh (Granada 1120 - Lunel 1190), detto il «padre dei traduttori», che scrisse anche un trattato di grammatica e retorica (Sōd Ṣaḥūt ha-Lāshōni «Il segreto della purità della lingua»), ...
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Suarez, Francisco
F. Suárez
1548
Nasce a Granada
1564
Entra nella Compagnia di Gesù
1570-80
Insegna teologia nelle principali univv. spagnole
1580-85
Soggiorna a Roma
1585-1617
Ritorna a insegnare [...] in Spagna, a Salamanca e a Coimbra
1603-06
È a Roma per difendersi dalla condanna del S. Uffizio
1617
Muore a Lisbon ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] cultura, arrivando anche a dargli un'ascendenza zingaresca. La imagen poética de Góngora, conferenza letta nel 1927 a Siviglia, Granada e Madrid e quindi pubblicata nel 1932 su Residencia, basterebbe da sola a porre in luce il valore letterario della ...
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Letterato e poeta spagnolo (Villanueva y Geltrú 1808 - Granada 1833); traduttore di Orazio, Alfieri, Byron, scrisse Preludios de mi lira (1833), che, pur nelle forme classiche, denunciano una sensibilità [...] preromantica ...
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Capitano e scrittore spagnolo (forse Ciudad Real 1451 - Granada 1531), autore di una Breve parte de las hazañas del excelente nombrado Gran Capitán, sulla giovinezza di Gonzalo di Cordova, soprattutto [...] in relazione alla guerra di Granata, alle cui vicende (1482-94) P. aveva partecipato acquistando fama di valorosissimo guerriero. Fu confuso talora con Hernando del Pulgar, il cronista dei re cattolici ...
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Schiavo affrancato, poi re di Haiti (is. di Granada, Antille inglesi, 1767 - Port-au-Prince 1820); scoppiata l'insurrezione dei neri di Santo Domingo (1791), abbracciò in un primo tempo (1793) il partito [...] dei capi ribelli Toussaint Louverture e J.-J. Dessalines, ma poi (1802), abbandonato insieme con quest'ultimo il Louverture, passò dalla parte francese. Tuttavia ben presto il ristabilimento della schiavitù ...
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ROSALES, Luis
Carmelo SAMONA'
Poeta spagnolo, nato a Granada il 31 maggio 1910. Dopo aver aderito, a Madrid, al gruppo della rivista Cruz y Raya, di orientamento cattolico, subito dopo la guerra civile [...] fu tra i fondatori e gl'ispiratori della corrente classicista, attorno alla rivista Garcilaso, con L.F. Vivanco, J. García Nieto ed altri. Direttore dopo il 1940 della rivista Escorial, e più tardi vicedirettore ...
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Conquistatore spagnolo (m. Madrid 1578); primo presidente della Nueva Granada (1564-74). Il D. tentò di proteggere gl'Indiani, reprimendo abusi, creando scuole e missioni, promuovendo opere pubbliche. ...
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Nato a Motril (Granada) il 22 ottobre 1778, morto a Madrid il 22 gennaio 1852. Fu uno degli uomini più eminenti del suo tempo; grande amico del poeta Quintana. Pubblicista, storico, poeta, ma soprattutto [...] ottimo prosatore; diede al teatro varî lavori in versi: Los tres iguales (1827), El baile de máscaras (1832), El optimismo y el pesimismo (1833) e Desengaño para todos. Fu direttore dell'Imparcial, e dal ...
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duende
s. m. inv. Fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza e inquietudine; estro ispiratore, creativo. ◆ Il «duende» ha perso Gades ma Gades - Antonio Esteve Ródenas in arte Gades, così come lo ribattezzò la sua prima, grande maestra...
zaino-bomba
loc. s.le m. Zaino contenente un ordigno esplosivo. ◆ è impossibile difendere migliaia di chilometri di coste e di cittadine. Nel 1996, ad esempio, l’Eta piazzò uno zaino-bomba nella famosa Alhambra di Granada. (Gian Antonio Orighi,...