Teologo, filosofo e celebre predicatore (Jaén 1571 - Granada 1644), carmelitano scalzo dal 1588, fu detto il "Crisostomo spagnolo", per la sua eloquenza; è noto anche per commenti ad Aristotele e a s. [...] Tommaso ...
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Conquistatore spagnolo (sec. 16º). Recatosi nella Nuova Granada nel 1545, fu governatore di Bogotá; sottomise gli Indiani della regione, fondò alcune città e intraprese spedizioni alla ricerca del mitico [...] Eldorado. A Panama dal 1555 al 1557, soggiogò i cimarrones (gli schiavi neri fuggiaschi); nel 1558 seguì nel Perù il viceré A. Hurtado de Mendoza. Nel 1559 U. venne da questi posto a capo di una spedizione ...
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Poeta e drammaturgo spagnolo (Fuente Vaqueros 1898 - Víznar, Granada, 1936). Voce tra le più originali del Novecento spagnolo, amico di S. Dalí e L. Buñuel, partecipò ai vari tentativi modernisti, specialmente [...] cultura, arrivando anche a dargli un'ascendenza zingaresca. La imagen poética de Góngora, conferenza letta nel 1927 a Siviglia, Granada e Madrid e quindi pubblicata nel 1932 su Residencia, basterebbe da sola a porre in luce il valore letterario della ...
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Letterato e poeta spagnolo (Villanueva y Geltrú 1808 - Granada 1833); traduttore di Orazio, Alfieri, Byron, scrisse Preludios de mi lira (1833), che, pur nelle forme classiche, denunciano una sensibilità [...] preromantica ...
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Capitano e scrittore spagnolo (forse Ciudad Real 1451 - Granada 1531), autore di una Breve parte de las hazañas del excelente nombrado Gran Capitán, sulla giovinezza di Gonzalo di Cordova, soprattutto [...] in relazione alla guerra di Granata, alle cui vicende (1482-94) P. aveva partecipato acquistando fama di valorosissimo guerriero. Fu confuso talora con Hernando del Pulgar, il cronista dei re cattolici ...
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Schiavo affrancato, poi re di Haiti (is. di Granada, Antille inglesi, 1767 - Port-au-Prince 1820); scoppiata l'insurrezione dei neri di Santo Domingo (1791), abbracciò in un primo tempo (1793) il partito [...] dei capi ribelli Toussaint Louverture e J.-J. Dessalines, ma poi (1802), abbandonato insieme con quest'ultimo il Louverture, passò dalla parte francese. Tuttavia ben presto il ristabilimento della schiavitù ...
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Conquistatore spagnolo (m. Madrid 1578); primo presidente della Nueva Granada (1564-74). Il D. tentò di proteggere gl'Indiani, reprimendo abusi, creando scuole e missioni, promuovendo opere pubbliche. ...
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Famiglia giudaico-spagnola di scienziati e traduttori medievali, originarî di Granada. Y¶ehūdāh (Granada 1120 - Lunel 1190) scrisse un trattato di grammatica e retorica e un testamento morale, tradusse [...] opere filosofiche e linguistiche dall'arabo in ebraico. Suo figlio Shĕmū'ēl (Lunel 1150 circa - Marsiglia 1235 circa) scrisse commenti biblici e tradusse in ebraico opere di filosofia e medicina. Il figlio ...
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Funzionario coloniale spagnolo del sec. 18º, primo viceré della Nueva Granada (attuali Ecuador, Colombia, Panama), nel 1717. Ostile alla creazione di un viceregno nella regione, ne ottenne la soppressione [...] nel 1723 ...
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Letterato e matematico spagnolo (Santisteban de Puert, Jaén, forse 1513 - Granada 1597). È autore di Aritmética práctica y especulativa (1562), Tratado de matemáticas (1573), Tratado de geometría, tutte [...] opere di divulgazione così come Philosophia secreta (1585), trattato di mitologia greco-romana con intenti didascalici e morali. Scrisse anche Varia historia de Sanchas e ilustres mujeres (1583) e Comparaciones ...
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duende
s. m. inv. Fascino ammaliatore, talvolta venato di tristezza e inquietudine; estro ispiratore, creativo. ◆ Il «duende» ha perso Gades ma Gades - Antonio Esteve Ródenas in arte Gades, così come lo ribattezzò la sua prima, grande maestra...
zaino-bomba
loc. s.le m. Zaino contenente un ordigno esplosivo. ◆ è impossibile difendere migliaia di chilometri di coste e di cittadine. Nel 1996, ad esempio, l’Eta piazzò uno zaino-bomba nella famosa Alhambra di Granada. (Gian Antonio Orighi,...