Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] anni 1047-49.
Enrico IV (1056-1106), uscito dalla minorità nel 1066, dovette affrontare la rinnovata potenza della grandefeudalità cui si affiancava la realtà nuova rappresentata dalle forze cittadine che, in primo luogo nella regione renana, si ...
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Feudo
GGiancarlo Andenna
Quando nel 1216 gli estensori del Liber Consuetudinum Mediolani dedicarono ben quattro capitoli alla materia feudale, chiarendo con precisione la natura essenzialmente beneficiale [...] scelti per esercitare la carica politica di podestà in città amiche o alleate. In questo modo i guadagni della grandefeudalità padana erano molto consistenti e potevano permettere ai domini di realizzare una politica di vasto respiro territoriale. L ...
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Demanio Feudale
Emanuele Conte
È tipica della tarda dottrina giuridica meridionale la distinzione dei beni demaniali nelle tre grandi categorie del demanio regio, del demanio feudale e del demanio comunale [...] , boschi, monti, pascoli. Comincia così a farsi strada l'ammissione della gestione di diritti demaniali da parte della grandefeudalità, che deve però sottostare a particolari limitazioni nel godimento di questi beni di cui è riconosciuta la natura ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Sicilia
EErrico Cuozzo
Nobiltà e aristocrazia
Nel Regno svevo di Sicilia erano attive e operanti almeno due concezioni della nobiltà, che ora esamineremo. [...] Italiano", 24, 1951, p. 58).
Enrico Mazzarese Fardella ha illustrato, con grande acume critico, questo aspetto della politica fridericiana nei confronti della feudalità, pervenendo a conclusioni che non si possono non condividere. Egli ha dimostrato ...
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Feudalità ecclesiastiche e laiche, regno di Germania
KKnut Schulz
La vita di Federico II e gli anni in cui regnò rappresentano soprattutto per il Regno di Germania un periodo di rivolgimento, sia sotto [...] Federico II il 15 agosto 1235 in occasione della grande dieta, dimostra che i diritti regali e la senso di una tendenza all'allentamento o alla dissoluzione del dominio feudale. Il regresso, che si può osservare dovunque, delle masserie soggette ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] unità, ecco è la volta dell'Italia longobarda, dell'Italia regia. Le forze di dissoluzione ora non sono più i grandi organismi feudali, ma le città: le quali, come minano alle fondamenta il regno, così le marche. Si dissolvono la marca di Verona ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] che furono accolti nei suoi stati da Sancio III e trovarono un grande sostenitore in Ferdinando I di León e di Castiglia, e che importarono gli ordinamenti feudali franchi, diffusero la conoscenza del latino e sostennero nel culto e nella disciplina ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] completa e a lotte intestine sanguinose. L'imperatore non conta nulla, lo shōgun è un automa in balia dei grandi signori feudali che lo insediano in carica per farsi eleggere kwanryō, e lo dimettono per sostituirvi un loro protetto. Della confusione ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] nelle mani dei governatori anche la potestà militare. Non riuscì, tuttavia, a rompere l'onnipotenza dei signori feudali e dei grandi funzionarî, il potere dei quali era divenuto pericoloso già nel secolo precedente. Mentre l'autorità del governo ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] si erigevano castelli e fortilizî dell'alta e della bassa nobiltà. Il sistema feudale dominò lo stato intero. Riunendo e arrotondando possessi singoli, si creavano grandi signorie private.
L'autorità sovrana diventava il punto di partenza di nuove ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...