Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] anni 1047-49.
Enrico IV (1056-1106), uscito dalla minorità nel 1066, dovette affrontare la rinnovata potenza della grandefeudalità cui si affiancava la realtà nuova rappresentata dalle forze cittadine che, in primo luogo nella regione renana, si ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] tra queste Napoli era la più popolosa; cent’anni più tardi le ‘grandi’ città erano una cinquantina, per la metà nel Nord e per un e l’imperatore Enrico IV coinvolge non soltanto la feudalità laica ed ecclesiastica, ma anche il popolo delle città ...
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Stato insulare dell’Estremo Oriente. Il nome in lingua locale (Nippon-koku nella forma classica; Nihon-koku nella parlata comune) deriva dalla lettura giapponese del nome cinese del G., Jih Pen Kuo («il [...] della flotta peschereccia nipponica a tutti i mari del globo; grande rilevanza, nella composizione del pescato, hanno le Alghe, i passaggio da una società aristocratica a un sistema di tipo feudale è costituito dal Genpei sensō (1180-85), guerra fra ...
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COLLENUCCIO (Coldonese, da Coldenose), Pandolfo
Eduardo Melfi
Nacque il 7 genn. 1444 a Pesaro da Matteo di Giovanni da Coldenose.
Nulla si sa della sua, prima educazione. Più documentati sono invece [...] della Chiesa, che non accetta vicini non subordinati, e di una feudalità riottosa, che ha tutto da guadagnare dalla disgregazione del potere centrale, Su questo sfondo assumono un grande risalto ideale le figure di quei pochi che, come Federico II ...
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CAPECE MINUTOLO, Antonio, principe di Canosa
Alberto Postigliola
Nato a Napoli il 5 marzo 1768, primogenito del principe di Canosa Fabrizio e di Rosalia di Sangro dei principi di San Severo, compì i [...] Croce, che lo considerò una sorta di patetico difensore dell'assolutismo e dei vecchi e tramontati ideali feudali e aristocratici. Assume quindi grande importanza l'opera di W. Maturi, che al di là di qualsiasi polemica risorgimentale o di recuperi ...
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DI BLASI (Blasi), Francesco Paolo
Cinzia Cassani
Nacque a Palermo nel 1755, secondogenito di Vincenzo ed Emanuela D'Angelo.
La famiglia, patrizia, era al centro della vita culturale palermitana. Vincenzo, [...] quel gruppo di uomini di cultura che con grande energia e abilità aveva combattuto contro la tradizione del governo napoletano di voler adeguare sul terreno giuridico la feudalità siciliana a quella napoletana; di sottoporre al vaglio della ...
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VIGNY, Alfred de
Mario Fubini
Nato a Loches il 27 marzo 1797, morto a Maine-Guiraud il 17 settembre 1863. L'origine aristocratica lasciò un'impronta profonda nel suo carattere e, se diede alle sue maniere [...] sulle orme di Walter Scott rievoca la lotta della feudalità contro la politica del Richelieu con simpatia per il l'infelicità e la solitudine degli eletti e che prelude alle grandi poesie della maturità. Ma tra queste ultime, raccolte dopo la morte ...
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Politici ed economisti del primo Settecento – Introduzione
Giuseppe Ricuperati
Per comprendere appieno il significato e la portata delle proposte che emergono da questa antologia è necessario richiamare [...] e plebe nelle città e particolarmente a Napoli. La grande cultura giuridica del Seicento (da Grozio a Pufendorf) forniva a questo personale togato un’ideologia complessa in cui al diritto feudale e comunque alla preminenza del diritto privato si ...
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Memorialisti dell'Ottocento. Tomo I
Gaetano Trombatore
La storia di questi memorialisti, nelle cui pagine rivivono in parte le passioni e i conflitti e le tenaci speranze in cui s'accesero e divamparono [...] e romanzesco. E infatti nel D'Azeglio, che non ebbe un grande e originale patrimonio di idee, né altre qualità straordinarie, quel che interessa veramente è la sua vicenda umana di paggio feudale che accetta i princìpi dell' '89 e si fa borghese e ...
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GREGORIO, Rosario
Giuseppe Giarrizzo
Nacque il 23 ott. 1753 nel quartiere palermitano dell'Olivuzza, primogenito di Francesco e di Benedetta Balestrini. Fu battezzato coi nomi di Gaspare Rosario Giovanni. [...] per tre anni 300.000 fiorini. In sintesi, eventi e novità politiche fecero comprendere che le costumanze feudali non si accordavano con le grandi necessità dello Stato; "fu compreso ad evidenza che la forza e il nerbo principal dello stato dovea ...
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stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...
uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...