L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] a sostenerlo sono intellettuali di grande prestigio e sorprendente modernità culturale, come Giuseppe Parini o ➔ Testa 1997) che la caratterizza ancora oggi nel romanzo.
La rivoluzione manzoniana diventa operante (almeno nella sua sostanza) tra la ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] Viva era anche la percezione della difformità culturale francese: mentre «i bei versi Prussia (1874-1876): progettata con intenti di grande serietà – l’idea di fondo era ancora lontana dalla vera e propria rivoluzione che si consumerà con Otello e ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] russa parlarono francese fino alla Rivoluzione, allo scopo di distinguersi dai chiamata ‘provenzale’). Attratte nell’area culturale francese, le parlate franco-provenzali al del friulano è il latino: il grande evento a fondamento della lingua e ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] senso della mobilità sociale e della promozione culturale. La rivoluzione in atto nel mondo occidentale a partire ; Formentin 2007: 39-61).
Le scritture volgari presentano una grande varietà di soluzioni grafiche, in particolare nella resa di fonemi ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] gli andamenti dei prestiti con le grandi fasi della storia politica, culturale e letteraria italiana.
(a) esercitato a partire dalla gallomania settecentesca per finire, dopo la Rivoluzione e l’impero napoleonico, solo nel primo Novecento. Impossibile ...
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Si assumono come riferimenti cronologici simbolici di questa voce il 1211, anno del primo documento fiorentino conservato, e il 1375, anno della morte di Boccaccio.
Il Duecento è il secolo nel quale il [...] ’ascesa dei comuni toscani. È un’area culturale che include anche Bologna, ed è un Guido Guinizelli, la vera rivoluzione linguistica è quella di , faccendo ponti da casa a casa, ond’era sì grande il romore e ’l tumulto, ch’apena si potea udire ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] un indirizzo culturale, […] un atto di politica culturale-nazionale» (Gramsci che tuttora godono di grande successo editoriale, testi fortemente 1963).
Eisenstein, Elisabeth L. (1986), La rivoluzione inavvertita. La stampa come fattore di mutamento, ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] Dante era da intendere come un atto di politica culturale-nazionale (pur nel senso che la parola nazionale aveva lessico tecnico. La rivoluzione, o meglio la direzione e al coordinamento di quella grande impresa, pubblicata in molti volumi, ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] Alberti «rappresentò un’autentica rivoluzione nella tradizione lessicografica, legata secentesca e [...] l’attualità culturale settecentesca», tanto che egli « il primo e unico volume di una grande opera che si arrestò alle sezioni alfabetiche ...
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Analfabetismo indica la condizione di chi non conosce e non sa usare l’alfabeto né per leggere né per scrivere, e dunque dispone solo della lingua parlata. Alfabetismo indica, all’opposto, la conoscenza [...] in calce ai testamenti, conservati in grande abbondanza negli archivi notarili di tutta Europa con quali conseguenze economiche, sociali, culturali? Dove è crollato prima e di Milano da Carlo Borromeo alla Rivoluzione, Brescia, La Scuola.
Toscani, ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...