Le eredita/3: i montiniani
Philippe Chenaux
Nella storiografia si parla spesso del ‘montinismo’ e dei ‘montiniani’ ma senza dare a questi termini una precisa determinazione1. Esistono molte biografie [...] con la sua ragione, in preda al dubbio universale dalla rivoluzione cartesiana, «come può essere messo a contatto col sublime del livello di un umanesimo cristiano moderno i grandi fenomeni della vita economica, culturale, scientifica e sociale» e «di ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] numero la causa della rivoluzione, che nel caso del avete chiesta da tre secoli a tutte le grandi potenze cattoliche» (cit. in Scoppola 1967, p unita, 1870-1945, Ministero per i Beni culturali e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici ...
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Costantino e le crociate
L’eredità costantiniana nella costruzione dell’ideologia delle crociate
Fabrizio Mandreoli
Molti sono gli intrecci esistenti dopo il Mille tra la figura e il mito di Costantino [...] peccati. Si assiste a una rivoluzione che, va ricordato, sviluppa per motivi iconografici, per motivi culturali e per motivi religiosi. La T. Citrini, Presbiterio e presbiteri, II, Nella fucina dei grandi Padri (IV-V secolo), Milano 2011, pp. 279-289 ...
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Le riviste cattoliche/1: l'Ottocento
Carlo De Maria
Il rapporto tra riviste cattoliche e identità culturale nazionale è la questione principale intorno alla quale ruotano le pagine di questo saggio. [...] in qualche alta classe della società; non già la filosofia o la rivoluzione, ma la Religione vera, un poco di pane, e l’ grande partito conservatore. Firenze non era certamente un luogo casuale, bisogna pensare alla peculiare apertura culturale che ...
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Religiosa, organizzazione
Bryan R. Wilson
1. Introduzione
I termini 'chiesa' e 'setta' in senso stretto si riferiscono specificamente a forme cristiane di organizzazione religiosa. Nell'uso comune tuttavia [...] ma ciò era necessario per la sua missione culturale. La setta, secondo Troeltsch, ha come metodo analitico di Troeltsch mette in grande rilievo le tendenze divergenti all' fosse stato ripristinato prima della Rivoluzione del 1917, Lenin decretò la ...
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Fare la carita: attivita e attivismo
Gianni La Bella
Intervenendo al Troisième Congrès scientifique international des catholiques, tenutosi a Bruxelles dal 5 all’8 settembre 1894, Giuseppe Toniolo afferma: [...] è ritornare agli organismi aboliti dalla rivoluzione, adattandoli, con lo stesso spirito riuniva al Collegio belga, non ebbero grande esito sul piano istituzionale, anche se segna l’avvio di un progetto culturale, come risposta alla crisi etica ...
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NICCOLÒ V
Massimo Miglio
Tommaso Parentucelli nacque, con ogni probabilità, il 15 novembre 1397 a Sarzana, da Bartolomeo e Andreola Tomei, di famiglie non secondarie della società della Lunigiana. La [...] oratore, oltre che di uomo di grande cultura. Ma non fu sicuramente solo tra città e Chiesa fino alla Rivoluzione francese, con i quali si concedeva ; J.M. McManamon, Funeral Oratory and the Cultural Ideas of Italian Humanism, Chapell Hill-London 1989, ...
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La morale familiare
Emmanuel Betta
La disciplina morale della famiglia e delle relazioni che la compongono ha assunto nel corso del tempo un ruolo sempre più centrale nel discorso della Chiesa cattolica. [...] i caratteri di questo declino erano al centro del dibattito politico e culturale, che vi scorgeva i segni di un declino, di una gli interrogativi di Lecomte si inaugurava una delle grandirivoluzioni dei costumi, quella che portava la separazione ...
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Il clero novatore
Bruna Bocchini
Il termine ‘novatore’ si trova utilizzato prevalentemente in relazione alla crisi modernista, per indicare sacerdoti, religiosi e laici che partecipavano alle istanze [...] rivoluzione, riprendendo l’equazione giansenisti-giacobini già usata polemicamente da Bolgeni e dai polemisti romani del «Giornale ecclesiastico di Roma»2 dei primi anni Novanta del Settecento, secondo uno schema che poi avrebbe avuto una grande ...
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Politeismo e ‘monoteismo’ pagano, culti misterici ed ermetismo
Il pluralismo religioso imperiale all’epoca di Costantino
Giovanni Filoramo
Oggi si tende a vedere il mondo religioso imperiale dei primi [...] a Roma proprio a partire dalla rivoluzione augustea, per conoscere poi una grande diffusione nell’Impero dei primi due secoli scopi militari, ma che alla fine risultò uno dei fattori culturali decisivi per le fortune e la coesione dell’Impero. La ...
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rosso
rósso agg. e s. m. [lat. rŭssus]. – 1. Uno dei colori dello spettro della luce visibile, precisamente quello corrispondente alla regione di lunghezze d’onda maggiori, approssimativamente comprese tra 800 e 640 nm; è anche uno dei tre...
Terza missione (terza missione) loc. s.le f. La missione istituzionale delle università, accanto alle missioni tradizionali di insegnamento e ricerca, che riguarda l’insieme delle attività di trasferimento delle conoscenze alle realtà del territorio,...