Stato dell’Europa meridionale, nella parte sud-occidentale della Penisola Balcanica. Confina a N con il Montenegro, a E con il Kosovo e la Repubblica della Macedonia del Nord, a SE e a S con la Grecia; [...] signorie (fine sec. 6°: slava; 619: avara; successivamente serba).
Dal 917 al 1019 l’Albania fu quasi totalmente assorbita centri come Berat, Scutari, Argirocastro, Canina e i grandi castelli (Petrele) si trasformano, con l’evoluzione delle tecniche ...
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Denominazione con cui si indica solitamente l’Impero Romano d’Oriente, da Bisanzio antico nome della capitale Costantinopoli.
Storia
L’antagonismo fra Occidente latino e Oriente ellenistico prese corpo [...] di universalità. I Paleologhi lo difesero per due secoli contro Serbi e Turchi ottomani (fig. 2). Nel 1453 Costantinopoli cadde mura del 5° sec. e cisterne sotterranee. Di grande interesse le rovine di Mistrà.
Scultura
Costantino riunì nella ...
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(ingl. London)
Città dell’Inghilterra (9.046.485 ab. nel 2018), capitale della Gran Bretagna e centro commerciale, bancario e culturale fra i maggiori del mondo. Fu in origine un punto obbligato di passaggio [...] Westminster, del 7° decennio del secolo). Dopo la peste del 1665 e il grande incendio del 1666 si afferma l’opera di C. Wren: il suo piano tra Turchia da una parte e Bulgaria, Grecia, Montenegro, Serbia dall’altra, si chiuse con il trattato di L. (30 ...
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Stato dell’Europa centrale. Confina a N con l’Austria, a NE con l’Ungheria, a SE e a S con la Croazia, a O con l’Italia; si affaccia sul Mar Adriatico per un breve tratto (46 km) a SO.
Il territorio è [...] una consistenza tale da poter competere con il gruppo maggioritario: i Serbi, i più numerosi, sono appena il 2%; seguono i Croati le figure di Cankar, che conferisce dignità letteraria alle grandi questioni sociali, psicologiche e morali dell’epoca, e ...
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(ted. Berlin) Città della Germania (3.552.123 ab. nel 2018), capitale federale e del Land omonimo; posta lungo le rive della Sprea, alla confluenza nel fiume Havel (affluente dell’Elba), in una pianura [...] ’Austria; riconobbe l’indipendenza del Montenegro, della Serbia e della Romania (che ebbe una parte della seconda metà del 19° sec., in stile neobarocco e neorinascimentale, sono: il grande Rotes Rathaus (1861-69, H. F. Wäsemann, restauro 1951-56), il ...
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Stato turco musulmano durato oltre sei secoli (ca. 1300-1922), il cui nucleo originario si sviluppò nell’Anatolia nord-occidentale dalla dissoluzione del sultanato selgiuchide.
Storia
Espansione e apogeo
Eponimo [...] turco in Europa, con la creazione degli Stati indipendenti di Serbia e Romania e di quello autonomo di Bulgaria. Nel 1878 a T rovesciata, spesso organizzata su due piani, con un grande vano cupolato, una sala di preghiera (giāmi‛) che si configura ...
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Villaggio della Serbia orientale (distr. di Zaječar, presso il confine bulgaro). Vi sono stati trovati resti di un ;castrum tardoromano (3° sec.) e di un grande palazzo (4° sec.), identificato da un’iscrizione [...] con Romuliana, dal nome (Romula) della madre dell’imperatore Galerio, al quale il palazzo stesso era destinato. Questo fu poi distrutto dagli Unni. Giustiniano vi rinnovò la cinta di mura, tuttora discretamente ...
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VERSAILLES (A. T., 32-33-34)
Valeria BLAIS
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
Giorgio CANDELORO
Augusto TORRE
Carlo MORANDI
Città della Francia settentrionale, capoluogo del dipartimento di Seine-et-Oise [...] voti, tuttavia era questione di prestigio e venne regolata con una certa difficoltà. Alle cinque grandi potenze furono assegnati 5 delegati ciascuna; alla Serbia, Belgio e Brasile tre; alla Cina, Grecia, Ḥigiāz, Polonia, Portogallo, Romania, Siam e ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] ed ha fatto vedere che anche le chiese di Serbia hanno differenze notevoli rispetto a questo gruppo. D'altra ; H. Peirce e R. Tyler, Byzantine Art, Londra 1926; e la più grande opera: L'art Byzantin (2 voll. usciti, Parigi 1932-34); J. Strzygowski, ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] parve assumere un ruolo di capitale: immaginata da Carlo Magno come una grande abbazia (sul modello di Lorsch o di San Gallo), con un munita. Un caso in tal senso esemplare è quello di Serbia in Tessaglia, di cui un testimone del tempo, l'imperatore ...
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ipernazionalismo
(iper-nazionalismo), s. m. Concezione nazionalistica esasperata. ◆ È infondata anche l’ipotesi di un tentativo di golpe? «Non saprei, è impossibile predirlo. Sono convinto che il Paese non lo accetterebbe, nel 2000 i serbi...
miscalculation s. f. Errore di calcolo. ♦ L'America, d'altra parte, essendo senza dubbio oggi in una posizione difensiva sul piano propagandistico, non è in condizione di perdere nessuna battuta del dialogo polemico che si sta svolgendo: non...