Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] regredisce rapidamente a Parma e a Napoli; nei domini austriaci, invece, dopo la morte di Giuseppe II e l’avvento dell’ex granducadiToscana Pietro Leopoldo con il nome di Leopoldo II (1790-92), si assiste tutt’al più a una prassi più cauta ...
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Stato federale dell’Europa centrale; si estende nella parte NE del sistema alpino e confina con Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Italia, Svizzera, Liechtenstein e Germania.
Il territorio [...] dovette però mitigare l’atteggiamento reazionario dopo la perdita della Lombardia, la scomparsa del granducatodiToscana e dei ducati di Modena e Parma (1859), tentando di riordinare l’impero su basi costituzionali. Con la guerra del 1866 l’Austria ...
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FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] spingerlo verso un proseguimento degli studi a Roma, dove nel 1750 ottenne un posto di convittore nel collegio "Bandinelli", riservato a giovani del GranducatodiToscana. Al trasferimento a Roma seguì quasi subito la morte del padre, che aggravò la ...
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GIUSTI, Giuseppe
Zeffiro Ciuffoletti
Domenico Proietti
Nacque a Monsummano, presso Pistoia, il 13 maggio 1809 da Domenico, agiato possidente di campagna di recente nobilitato, e da Ester Chiti.
A dodici [...] . Mineo - G. Nicastro, G. e il teatro del primo Ottocento, Roma-Bari 1985, pp. 3-54; G. Nicoletti, Firenze e il GranducatodiToscana, in Letteratura italiana (Einaudi), Storia e geografia, II, L'età moderna, 2, Torino 1988, pp. 802-809; G.F. Vené, G ...
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CENTOFANTI, Silvestro
Piero Treves
Nacque a Calci (Pisa) l'8 dic. 1794 da Giuseppe e Rosalia Zucchini, in una modesta famiglia di fattori del senatore Orlandini, che era, tuttavia, sufficientemente [...] fu lezione, a un tempo, di storia e di vita, un'esperienza civile per tutto quel che di nuovo e di buono i Napoleonidi avevano introdotto nel granducatodiToscana, oltre che nella limitrofa Lucca di Elisa Baciocchi; e un'esperienza intellettuale ...
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BINI, Carlo
Maria Fubini Leuzzi
Nato a Livorno il 1º dic. 1806 da Giulio, commerciante di grasce originario di Fivizzano, e da Violante Milanesi, frequentò il collegio di S. Sebastiano, tenuto dai barnabiti, [...] non adoperarono tutta la loro attività nel primo periodo della Giovine Italia" (I. Grassi,Ilprimo periodo della "Giovine Italia" nel GranducatodiToscana (1831-1834),in Riv. st. del Risorg., II [1897], p. 907), preferendo continuare nella loro opera ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] in scritto o in voce, la filosofia democratica ovvero degli atomi, ma solo l'aristotelica" (R. Galluzzi, Istoria del GranducatodiToscana…, IV, Firenze 1781, p. 409).
Il M., prudentemente, si conformò al volere del sovrano, tacendo e rifugiandosi in ...
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Nacque ad Arezzo il 15 dic. 1798 da Pietro e da Agnese Albergotti.
Il padre, appartenente a una famiglia impoverita della piccola nobiltà e noto per aver scritto poesie in italiano e latino, aveva insegnato [...] VII, L'Ottocento, Milano 1969, pp. 1046, 1074-1078, 1084, 1086, 1096, 1104; S. Camerani, Il GranducatodiToscana, in Bibliografia dell'età del Risorgimento in onore di A.M. Ghisalberti, II, Firenze 1972, p. 160; O. Vito, A. G., Arezzo 1972; N. Mineo ...
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PIGNOTTI, Lorenzo
Valeria Tavazzi
– Nacque il 9 agosto 1739 a Figline Valdarno, quintogenito del mercante Santi e di Margherita Curlandi (prima di lui erano nati nel 1729 Maria Antonia, nel 1731 Domenico, [...] e i favolisti del Settecento, in Diz. critico della letteratura italiana (UTET), a cura di V. Branca, Torino 1973, III, pp. 449-453; G. Nicoletti, Firenze e il GranducatodiToscana, in Letteratura italiana (Einaudi), Storia e geografia, II, 2, L’Età ...
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Letterato e uomo politico italiano (Lucca 1818 - Montignoso 1906), figlio di Gaetano; prof. nell'univ. di Siena (1840), poi di Pisa (1843), esercitò notevole influenza nella politica del granducatodi [...] granduca; convertitosi all'idea unitaria e collaboratore del Ricasoli, ebbe grande parte nei fatti del 1859 e fu tra i membri della deputazione toscana a Vittorio Emanuele II. Fu poi deputato e (dal 1872) senatore. La sua attività di studioso ...
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granducato
s. m. [der. di granduca1]. – Titolo e dignità di granduca: conferire il g.; il periodo in cui governava un granduca: sotto il g. di Cosimo de’ Medici. Più spesso, territorio governato da un granduca: il g. di Toscana; il g. di Kiev;...
scrittoio
scrittóio s. m. [lat. mediev. scriptorium (der. di scriptus, part. pass. di scribĕre «scrivere»), «stanza in cui si copiavano i manoscritti»]. – 1. a. non com. Stanza appartata per scrivere, per studiare e per leggere: si ritirava...