In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] , il primo ➔ D’Annunzio, il primo ➔ Pirandello, il primo ➔ Svevo, ecc.; tra le firme femminili Matilde Serao e GraziaDeledda), emersero gli autori di una letteratura di tono medio (Carlo Collodi, Edmondo De Amicis, Emilio Salgari; si aggiungano i ...
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Si definiscono frasi infinitive quelle frasi (sia principali che subordinate) in cui il predicato è costituito da un verbo all’infinito. La frase infinitiva può comparire in varie costruzioni, e cioè: [...] radio e ogni tanto un caffè (Dacia Maraini, L’età del malessere, p. 9)
(7) E l’altro a piangere, a piangere (GraziaDeledda, Il vecchio della montagna, p. 55)
Per i contesti in cui l’infinito è complemento di sintagmi non verbali, quali l’aggettivo ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] (Giorgio Bassani, Il giardino dei Finzi-Contini, p. 395)
(13) e si sedette lontano dalla ragazza, senza osar di guardarla (GraziaDeledda, Il vecchio della montagna, p. 138)
Si ha, infine, il caso in cui l’infinito viene introdotto da un articolo ...
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Il gerundio è un modo verbale non finito invariabile, formato con i suffissi -ando (prima coniugazione) e -endo (seconda e terza). Ha una forma semplice (cantando) e una forma composta (avendo cantato).
Il [...] perifrastiche, strutture) di cui il verbo reggente è stare o andare:
(1) Dopo quel tempo la nostra amicizia andò scemando (GraziaDeledda, Il vecchio della montagna, p. 114)
(2) ... i loro ufficiali nei due bar che stavano bevendo caldo e tormentando ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, [...] »; queste costruzioni sono perlopiù limitate alla lingua letteraria:
(14) le stelle piovevano un barlume latteo sul cortile (GraziaDeledda)
(15) I difensori a grandinar le pietre da l’alte mura [...] incominciaro (Torquato Tasso)
(16) al defunto ...
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Il participio è un modo non finito del verbo (➔ modi del verbo), suddiviso in una forma detta passata (amato) e una presente (amante), entrambe continuazioni dirette delle forme equivalenti latine (amatus [...] ecco un altro monte, un’altra pianura; e in fondo il mare (Deledda 1950: 219)
(57) Come Marcello tornò a Roma, dell’episodio del Pinocchio, a cura di M. Paglieri, Milano, Mondadori.
Deledda, Grazia (1950), Canne al vento, Milano, Mondadori.
Fenoglio, ...
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Il trapassato remoto è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che indica principalmente un evento compiuto in un passato immediatamente prossimo a un altro evento passato, in generale espresso dal [...] oro (Dino Compagni, Cronica, libro 2, cap. 25, cit. in Egerland 2010: 891).
Deledda, Grazia (1965), Elias Portolu, Milano, Mondadori (1a ed. 1954).
Deledda, Grazia (1979), Canne al vento, Milano, Mondadori (1a ed. Milano, Treves, 1913).
Gozzi, Carlo ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] al plurale (Renzi 2001).
Collodi, Carlo (1983), Le avventure di Pinocchio, a cura di F. Tempesti, Milano, Mondadori.
Deledda, Grazia (1906), La via del male, Roma, Nuova Antologia.
LEI (1979-) = Lessico Etimologico Italiano, diretto da M. Pfister ...
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Il passato remoto è un tempo semplice (➔ tempi semplici; ➔ coniugazione verbale) dell’➔indicativo, che esprime un evento avvenuto nel passato senza che ci sia relazione tra il momento dell’enunciazione [...] . Torino, Einaudi, 1952).
Camilleri, Andrea (199914), Il ladro di merendine, Palermo, Sellerio (1a ed. Milano, Mondolibri, 1995).
Deledda, Grazia (1978), Canne al vento, Milano, Mondadori (1a ed. Milano, Treves, 1913).
Levi, Primo (1992), Se non ora ...
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L’infinito sostantivato (detto anche, meno spesso, infinito nominale), secondo la definizione tradizionale è l’➔infinito introdotto da un determinante e accompagnato dai tipici elementi di un ➔ sintagma [...] (1994), Palomar, Milano, Mondadori (1a ed. 1983).
Calvino, Italo (1996), Sulla fiaba, Milano, Mondadori (1a ed. 1988).
Deledda, Grazia (2007), Il vecchio della montagna, Nuoro, Ilisso edizioni (1a ed. 1900).
Leopardi, Giacomo (2003), Saggio sopra gli ...
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dispensiere
dispensière (ant. dispensièro) s. m. (f. -a) [der. di dispensare e dispensa]. – 1. Chi dispensa, dispensatore o dispensatrice: la Vergine d. di grazie (più com. dispensatrice); a’ generosi Giusta di glorie dispensiera è morte (Foscolo)....
prebenda
prebènda s. f. [dal lat. tardo praebenda s. f. (propriam. gerundivo femm. di praebere «offrire, somministrare»)]. – 1. Porzione di beni di un capitolo o di una collegiata, assegnata come dote a un ufficio canonicale; comunem. il termine...