LOEWY, Emanuel
E. Paribeni
Archeologo e storico dell'arte classica, nato a Vienna il 1° settembre 1857 e ivi morto l'11 febbraio 1938. Insegnò a Vienna e per un lungo periodo intermedio a Roma dove, [...] costituzione dei tipi e la loro diffusione nel mondo ellenico.
In queste ricerche, e così sino alla sua Storia della scultura greca, E. L. portò un'eccezionale lucidità di pensiero e una logica stringata e inesorabile nelle sue deduzioni. Così che se ...
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Vedi LYKOMEDES dell'anno: 1961 - 1961
LYKOMEDES (Λυκομήδης)
Red.
Re dei Dolopi, nell'isola di Sciro, padre di numerosa prole femminile; presso di lui Teti accompagna Achille per sottrarlo alla partenza [...] , Achille rimane, intrecciando nel frattempo una relazione amorosa con Deidamia da cui ha Neottolemo, fino a che una ambasceria greca, composta da Ulisse e Diomede lo scopre.
L. appare raffigurato su alcune scene che illustrano l'episodio di Achille ...
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TESENOUPHIS (Τεσενούϕις)
P. Moreno
Scultore egiziano, attivo nei primi anni dell'èra volgare.
È noto da una dedica d'incerta lettura: Τεσενούϕι[ς] ϑω(ῷ) Πραμήνι ἐποί(ει), dove il nome dell'artista è [...] (v.), ritenendosi T. nome di divinità (O. Höfer, in Roscher, v, p. 394, s. v.). Pare invece che Pramenis sia la lettura greca del nome di un faraone il cui culto è attestato in età romana (Graindor): T. sarebbe allora il dedicante e l'artefice della ...
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Vedi APIS dell'anno: 1958 - 1994
APIS
S. Donadoni
Nome dei tori sacri di Memfi, la cui necropoli si trova a Saqqārah (Serapeo). Il culto non sembra risalga oltre la I dinastia, ma presto assume notevole [...] la V esso è pienamente stabilito. Soltanto con la XVIII dinastia si inizia il sincretismo con Ptaḥ e, naturalmente, solo in epoca greca si assimila l'A. defunto (Usir-Ḥap) con Serapide (Σάραπις o Σέραπις). I vari segni caratteristici dell'A. sono già ...
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NEA PLEURON (Νέα Πλεῦρον)
Red.
Località dell'Acarnania, a N di Missolungi da cui non è molto distante.
Della città antica si notano solo resti di mura, avanzi abbastanza estesi di case e cisterne. La [...] città, che offre il particolare unico nella storia della scena greca di connettere il proscenio alle mura della città. Del kòilon, Theater von Oiniades und Neu-Pleuron, Stoccarda 1931; P. E. Arias, Il teatro greco fuori di Atene, Firenze 1934, p. 46. ...
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HERAKLEIDES (῾Ηρακλείδης)
G. A. Mansuelli
7°. - Architetto greco (egiziano?) attivo all'età di Traiano in Egitto e a Roma. Secondo l'iscrizione C.I.G., 4713 d = I.G.R.R.P., i, 1260, eseguì un'opera nella [...] del Mons Claudianus, per ordine di Valvennio Prisco, centurione della Legio XXII (di stanza in Egitto fino all'età di Adriano). Una iscrizione greca di Roma (I. G., xiv, 2421, 2 = I.G.R.R.P., I, 530) incisa sotto una colonna, ora perduta, menziona un ...
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DIAKRIOS (Διάκριος)
Red.
Scultore della metà circa del VI sec. a. C. Il suo nome appare inciso su un capitello dorico arcaico dedicato da un certo Asion, rinvenuto nel santuario di Atena ad Halai.
Bibl.: [...] H. Goldman, in Hesperia, IX, 1940, p. 428 ss.; L. H. Jeffery, The local Scripts of archaic Greece, Oxford 1961, p. 107, n. 8, tav. 14; M. Guarducci, Epigrafia Greca, I, Roma 1967, p. 298 s., n. i. ...
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Arte
Nella terminologia architettonica classica, l’organismo a un tempo struttivo e formale che è costituito da una serie di colonne con la sovrastante trabeazione e, talora, il sottostante piedistallo [...] fra le varie parti e dei motivi formali in esse, si ebbero i vari tipi (fig. C).
L’o. dorico si formò in Grecia nel 7°-6° sec. a.C., caratterizzato dalla colonna priva di base con fusto pressoché troncoconico, a scanalature a spigolo vivo, entasi più ...
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La tavoletta di legno che gli antichi Greci usavano per far conti o per scrivere, se spalmata di cera, oppure per dipingervi. P. era detta anche la tavoletta per il voto che ricevevano in Atene gli Eliasti: [...] rilievo, come quelle trovate in gran numero a Locri. Pinacografia Nell’uso filologico, quella produzione erudita dell’antichità greca e romana che, sotto forma di cataloghi, indici, imagines ecc., raccoglieva elenchi di opere letterarie, o di autori ...
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Filologo, storico delle religioni e archeologo (Marburgo 1771 - Heidelberg 1858). Nella sua opera principale, Symbolik und Mythologie der alten Völker, besonders der Griechen (4 voll., 1810-12), pose in [...] (di cui la cultura moderna si mostra incapace di comprendere e apprezzare il profondo simbolismo), nel passaggio della cultura greca dalla fase arcaica a quella classica. L'opera suscitò vive polemiche ed esercitò un notevole influsso su Novalis, F ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....