Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] ’antichità (8°-6° secolo a.C.) genti elleniche colonizzarono la Sicilia ed estese aree costiere del Sud Italia dove l’uso del greco come lingua di cultura perdurò a lungo dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.). Fino al 13° secolo ...
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I confini dell’Italia linguistica non coincidono perfettamente con quelli dello Stato italiano. In generale, il rapporto tra comunità linguistica e spazio geografico è assai più complesso e articolato [...] suo uso come lingua franca tra lavoratori stranieri di diverse nazionalità, tra cui soprattutto portoghesi e spagnoli prima, greci e slavi poi. Tale varietà si è sviluppata nell’ambito delle interazioni linguistiche tra gruppi di lavoratori immigrati ...
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La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, [...] fra le potenze, cominciarono a emergere e a dare i primi colpi al giogo turco. Nel 1804 si mossero i Serbi, nel 1820 i Greci e gli Albanesi, nel 1821 i Valacchi, più tardi (1836, 1841, 1851) i Bulgari, mentre Croati e Sloveni, specie dal 1848 in poi ...
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POLITI, Alessandro
Maria Pia Paoli
POLITI (Puliti), Alessandro. – Nacque a Firenze 10 luglio 1679 con il nome di Alessandro Giuseppe Maria, da Giovanni e da Vittoria Manelli.
Educato nelle scuole della [...] i suoi progetti e gli acquisti di libri e manoscritti, Politi si rammaricò molto di non aver potuto acquistare il codice greco delle Opere di Platone, risalente al X secolo, posseduto dai padri certosini di Firenze e che poi fu venduto all’imperatore ...
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Nacque a Salerno il 25 apr. 1872 da genitori piemontesi, Gaudenzio, ingegnere del genio civile, e da Vittoria Vaudagnotti. Mortogli il padre, egli entrò diciannovenne nell'amministrazione dello Stato come [...] epigraphica (Roma 1931), divenuta un classico e uno strumento indispensabile, preceduta da una silloge di brani di scrittori greci e latini riguardanti l'Arabia meridionale. In questa produzione spicca una peculiarità, che distinse il C.: la raccolta ...
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CALEPIO, Ambrogio, detto il Calepino
GG. Soldi Rondinini-T. De Mauro
Figlio naturale del conte Trussardo, primo feudatario della Val Calepio, nacque probabilmente intorno al 1435 e fu battezzato con [...] di Lucio Minerbi), ma soprattutto rifacimenti e adattamenti bi e plurilingui, che aggiungevano, accanto al lemma latino, i corrispondenti greci, ebraici (raramente) e dei vari "volgari" europei. Un più sistematico Calepinus septem linguarum (latino ...
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PAVOLINI, Paolo Emilio
Carmela Mastrangelo
– Primogenito di Giovanni, insegnante di origini elbane, e di Lidia (o Lida) Vanneschi, figlia di un capitano dell’esercito, nacque a Livorno il 10 luglio [...] di indianista, nell’ambito della quale si segnalano lo studio de L’opera di Demetrio Galanos (Firenze 1913), il filosofo greco che visse a Benares a cavallo tra Sette e Ottocento lasciando sette volumi di versioni dal sanscrito, e la traduzione di ...
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L’epiteto (dal gr. epítheton «aggiunta») è un nome, un aggettivo o una locuzione che si aggiunge a un nome a cui può essere legato da diversi gradi di necessità. Nei testi di retorica è indicato come figura [...] sede di giochi dedicati al dio), nemeo (Zéus Némeios, da Nemea, altra città sede di giochi dedicati al dio), di tutti i Greci (Zéus Panellē´nios), etneo (Zéus Aitnâios, «relativo all’Etna», monte sacro al dio), cronide (Zéus Kroníōn, «figlio di Crono ...
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FARAONE (Faragonio), Francesco
Massimo Ceresa
Scarse le notizie biografiche che lo riguardano. Nacque a Messina, probabilmente poco dopo il 1460. Dalle sue umili origini, indicate dall'allievo e biografo [...] secolo), e nella dedica il F. si premurava di indicare la testimonianza di Costantino Lascaris riguardo all'assenza di testi greci di Ditti e Darete. L'importanza della storia di Ditti risiedeva nel fatto che egli era considerato un testimone oculare ...
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CANINI, Angelo
Roberto Ricciardi
Nacque nel 1521 ad Anghiari (Arezzo), di dove gli provenne l'epiteto "Anglar(i)ensis" che lo designa costantemente nei titoli delle sue opere.
Il C. si dedicò fin dalla [...] nel sec. XVI, e secondo critici moderni servì a introdurre in Francia il sistema erasmiano di pronuncia del latino e del greco.
Divenuto famigliare del vescovo du Prat, il C. passò al suo seguito e, stando a una notizia riportata per primo dal De ...
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greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...
grecare
v. tr. [dal fr. grecquer, der. di grecque, propr. «greca», con cui viene indicata sia la serie d’intagli fatti sul dorso dei libri per la legatura, sia la seghetta con cui si fanno, nella cucitura detta anche in ital. alla greca (fr....