Eraclito di Efeso
Filosofo, tra i più significativi del periodo presocratico. Il cronografo Apollodoro, basandosi su presunti rapporti di E. con Dario d’Istaspe e con gli eleati, pone la sua akmé nella [...] rapida diffusione nelle colonie dell’Asia Minore e in Magna Grecia, se è vero che il poema di Parmenide, composto problemi che alla nascente riflessione filosofica erano posti dall’arcaica convinzione di un’immediata corrispondenza tra la realtà, il ...
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violini e altri strumenti ad arco
Leo Izzo
Melodie dalle vibrazioni di una corda
Il violino è uno strumento musicale a corda, in cui il suono si produce per strofinio attraverso l’archetto. Nella storia [...] da non confondersi con l’omonimo cordofono in uso nella Grecia classica) ha mantenuto fino ai nostri giorni traccia di ad arco ha visto mutare anche l’archetto; dalla forma arcaica semicircolare – che ricorda appunto l’utensile da caccia da cui ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] ai prodotti grafici del secondo Quattrocento, che fornirono gli esempi per i caratteri greci a stampa di tipo corsivo, usati da A. Manuzio a partire dal di nuove corsive che sostituiscono dappertutto l’arcaica corsiva nuova; in Italia si affermano la ...
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(gr. Θεσσαλία, lat. Thessalia) Regione storica e amministrativa della Grecia centrale (14.037 km2 con 737.034 ab. nel 2007), attualmente suddivisa fra i nomi di Lárissa, Tríkala, Kardítsa e Magnesia. [...] regioni minori (Magnesia, Acaia Ftiotide, Dolopia, Malide ecc.). Nell’età arcaica (7°-6° sec.) la T. fu potente per le ricchezze agricole 1821 al 1881 partecipò ai moti per l’annessione alla Grecia, che avvenne il 24 maggio 1881.
Il dialetto tessalico ...
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Generale e uomo politico romano (sec. 2º a. C.). Di origine popolare, ebbe la pretura nel 153: inviato contro i Lusitani ribelli, subì inizialmente una sconfitta, ma riuscì poi a concludere vittoriosamente [...] , nelle province, dando prova di scarsa intelligenza del valore intrinseco delle opere d'arte). M. rimase alcuni mesi del 145 in Grecia per punire le città ribelli e per mettere ordine nel paese, e, tornato a Roma, celebrò il trionfo. Nel 142 fu ...
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Grecista italiano (Valmontone 1915 - Roma 2014); prof. univ. dal 1963, professore emerito di letteratura greca nell'univ. di Urbino. Si è particolarmente dedicato allo studio della lirica e metrica greca [...] e degli aspetti della tradizione e della comunicazione orale nel mondo antico. Tra le opere: Metrica grecaarcaica (1949), La metrica dei Greci (1952), ediz. critica di Anacreonte (1958), Bacchilide. Studi (1958), Le teorie del discorso storico nel ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] , un aspetto lessicale e grammaticale in cui a una patina di arcaicità corrisponde una struttura sostanziale ormai ‘classica’.
Il l. tra 4° , e fu di fondamentale importanza come ponte tra la cultura greco-araba e l’Occidente.
Il 12° sec. nel suo ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] non poté dare l'ultima mano. Nel 19 partì per la Grecia e l'Oriente, dove intendeva raccogliere notizie che gli servissero romano. Con l'Eneide, V. si riavvicinava alla poesia arcaica romana, gettando un ponte di là dalle esperienze neoteriche e ...
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Atto rituale attraverso il quale si dedica un oggetto o un animale o un essere umano a un’entità sovrumana o divina, sottraendolo alla sfera quotidiana, come segno di devozione oppure per ottenere qualche [...] capro espiatorio: come gli antichi Ebrei su un capro, i Greci caricavano su due uomini spregevoli (detti, per la loro funerali di questi in India (fino a tempi recenti), nella Cina arcaica, nell’America precolombiana e altrove.
Se, come si è visto ...
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Vincenza Costantino
Un affare di stato
Non tutte le società hanno sviluppato forme di teatro, ma laddove il teatro è esistito «è sempre stato un affare di Stato» (Badiou: 2015, p. 53). Ogni arte ambisce [...] politico e al sacro, luogo di incontro e confronto pubblico e luogo di rappresentazione dell’arte coreutica. Nella cultura grecaarcaica non esistono i concetti di autore, attore e spettatore, ciò che accade nell’agorà è la rappresentazione danzata ...
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arcaico
arcàico agg. [dal gr. ἀρχαϊκός der. di ἀρχαῖος «antico»] (pl. m. -ci). – 1. Antico, primitivo, detto per lo più della fase iniziale d’un processo naturale o storico, d’un ciclo formale artistico, letterario e sim., o anche di atteggiamenti,...
tanagra1
tanagra1 (o tànagra) s. f. [dal nome dell’antica città greca di Tanagra, nella Beozia, dove sono state rinvenute numerosissime statuette fittili di età ellenistica, che è stato poi esteso, per antonomasia, a tutta la produzione fittile...