citta
città
Centro abitato di dimensioni demografiche non correttamente definibili a priori, comunque non troppo modeste, sede di attività economiche in assoluta prevalenza extra-agricole e soprattutto [...] , in Egitto, o in abitati preistorici europei. Ma un’applicazione sistematica di simili criteri ha inizio nel periodo grecoclassico, e prosegue nella pianificazione urbana delle c. e specie delle colonie romane. In questi esempi, che si ritrovano ...
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Cultura greca
Gian Luca Borghese
Scriveva Ruggero Bacone intorno al 1271 nel suo Compendium studii philosophiae (1859) che la condizione critica in cui versavano gli studi tanto teologici quanto filosofici [...] Testamento, fanno pensare a una formazione condotta su testi non soltanto religiosi, ma propriamente scritturistici. La letteratura grecaclassica, alla quale comunque non doveva essere proprio estraneo, non lasciò in lui un segno profondo. Autore di ...
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scuola
Termine derivante dal lat. schŏla (dal gr. scholé), che in origine significava (come otium per i latini) tempo libero, piacevole uso delle proprie disposizioni intellettuali, indipendentemente [...] vera e propria s. pubblica si sviluppa solo sotto l’influsso greco, e in seguito al formarsi di una letteratura romana, cioè solo le accademie, che pur non escludendo le lingue classiche facevano largo posto alle discipline realistiche. In Germania, ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] con la forma ellenistica depurata di ogni eccesso e manierismo neoterico, riportata alle fonti della grande lirica classicagreca, della quale egli cerca la limpidezza dell’espressione, mentre fugge i toni impetuosi della fantasia pindarica o ...
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Periodo di storia della civiltà che ebbe inizio in Italia con caratteristiche già abbastanza precise intorno alla metà del 14° sec. e affermatosi nel secolo successivo, caratterizzato da una fruizione [...] al doge, del 31 maggio 1468, con cui dona a Venezia la propria biblioteca di 482 codici greci e 264 latini, sembra sigillare il passaggio della cultura grecaclassica alle città italiane. Dopo la fine dell’Impero d’Oriente (1453), è un testamento che ...
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Giacimento di minerali utili, con il complesso delle opere e delle attrezzature per il suo sfruttamento. Le m. si distinguono dalle cave per il tipo di materiali estraibili; sono considerati m. i giacimenti [...]
I giacimenti minerari furono scoperti fin dalla più remota antichità; in Spagna, in Gallia, in Britannia, in Grecia, in Asia Minore, già nell’antichità classica erano sfruttate m. di oro, di argento, di piombo, di ferro, ma, dati i mezzi rudimentali ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] altro enunciato deducibile da quell’insieme. Questa concezione classica di t. deduttiva si è conservata per oltre 2000 N diventa accettabile anche dagli intuizionisti.
Storia
Nell’antica Grecia, la delegazione che le città-Stato inviavano alle ...
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Lettura in pubblico o dizione a memoria di un testo, o interpretazione di un’opera o di parte di un’opera teatrale, cinematografica, radiofonica o televisiva.
La r. teatrale
È l’arte di rendere fisicamente [...] , gesto, movimento) un’esistenza virtuale (il personaggio immaginato).
Storia. In età classica si distingue una r. con la maschera (tragica e comica) e una senza maschera (mimo e pantomimo). In Grecia la r. raggiunge il suo apogeo nel 4° sec. a.C.; a ...
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Musicologia
Mario Baroni
Giovanni Giuriati
Antonio Serravezza
Franca Trinchieri Camiz
Definizione, origini e sviluppi istituzionali
di Mario Baroni
In prima approssimazione la m. può essere definita [...] disciplina scientifica, soprattutto matematica, risale all'antica Grecia ed è stata ripresa in epoca medievale e ).
A questo insieme di principi si deve la nascita di alcuni dei grandi classici della m. ottocentesca: per es. gli studi di O. Jahn (1856 ...
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Letteratura e tradizione classica
Massimo Fusillo
Il dialogo che le letterature moderne hanno da sempre istituito con i modelli della tradizione classica assume nel Novecento una pregnanza del tutto [...] salvato dai ragazzini, 1968: cfr. D'Angeli 1991). La Grecia diventa così metafora della civiltà contadina, che non viene comunque esaltata un terzo polo, che non rinneghi totalmente la razionalità classica e che si avvicini piuttosto a una sorta di ...
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classico
clàssico agg. [dal lat. classĭcus (der. di classis: v. classe) «appartenente alla prima classe dei cittadini», e, riferito a scrittori, «di prim’ordine»] (pl. m. -ci). – 1. Appartenente al mondo o all’antichità greca e latina, considerate...
greco-romano
grèco-romano agg. – Che si riferisce ai Greci e ai Romani: periodo g.-r., il periodo della storia, dell’arte, della letteratura greca in cui la Grecia fa parte dell’Impero romano (dal 30 a. C. all’età di Costantino o a quella...