Antico geografo e viaggiatore greco (del 4º sec. a. C., ma da alcuni riportato al 6º sec.) autore di un Periplo del mare esterno (ne resta un solo frammento) che descriveva le coste nord-occidentali dell'Africa, [...] e trattava del problema del Nilo. Pare che E., giunto alle foci di un gran fiume dell'Africa occidentale, lo credesse il braccio occidentale del Nilo, che, respinto dalle acque dell'oceano allo spirare ...
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Antico ingegnere greco, costruttore della helepolis, torre di legno usata da Demetrio Poliorcete nell'assedio di Rodi (304 a. C.), alta circa 40 m e larga circa 18 m, divisa in 16 piani, con feritoie, [...] e trasportabile su ruote ...
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Uno dei dodici Apostoli. Secondo il Vangelo di Matteo (16, 17-19; cfr. Giovanni, 1, 42) il suo nome originario, reso in italiano come Simeone o, per lo più, come Simone (gr. Σίμων), figlio di Giona, fu [...] scoperta verso la fine del sec. 19°, oltre che da citazioni di autori antichi: si ritiene che il frammento greco e la versione etiopica siano rifacimenti di un originale greco perduto. Si presenta come una rivelazione di Gesù sul giudizio finale, la ...
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Poeta latino (Venosa 65 a. C. - Roma 8 a. C.). Nacque da padre libertinus, come egli stesso dice, e fu educato a Roma, dove ebbe come primo maestro Orbilio; compiuti i vent'anni si recò ad Atene, a completare [...] sono scritti, cioè, nei metri della giambica (Epodi) e della lirica greca (Odi), già usati dai neoteri, ma condotti da O. F. a la sua personalità, tra le più originali del mondo antico, testimonia, come Virgilio, l'altezza spirituale raggiunta dalla ...
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Storico greco (n. 200 circa - m. 120 circa a. C.). Venuto a Roma come ostaggio nel 168, legatosi quindi col circolo degli Scipioni, poi, dopo il 146, fu designato da Roma a provvedere all'assetto della [...] la libertà, fosse designato a provvedere al migliore assetto da dare alle città della Grecia, compito che cercò di disimpegnare senza avvilire i suoi antichi compatrioti. I suoi ultimi viaggi in Italia e le conversazioni che ebbe con Scipione verso ...
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Figlio (n. 454 circa - m. 526) di Teodemiro re degli Ostrogoti della stirpe degli Amali. Succeduto al padre (474), sconfitto il re degli Eruli Odoacre (493), divenne sovrano del regno ostrogoto in Italia. [...] (462), ebbe modo d'istruirsi e di conoscere la civiltà greco-romana. Tornato presso il suo popolo (472), sconfisse il sul suo riconoscimento solo nel 498. T. mantenne l'antico ordinamento romano: ai Romani erano assegnate quasi tutte le cariche ...
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Il più antico annalista romano. Prese parte alla guerra gallica (225 a. C.); dopo la battaglia di Canne, già senatore, fece parte dell'ambasceria mandata a Delfi a interrogare l'oracolo (216). La sua opera [...] la tradizione familiare; della seconda guerra punica era stato egli stesso testimone. L'opera era scritta in greco (la redazione latina sembra essere rielaborazione posteriore), probabilmente per far opera di propaganda a favore di Roma presso ...
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Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] E Paolo ribadisce che "non c'è distinzione fra Giudeo e Greco, dato che lui stesso è il Signore di tutti, ricco verso (come nel mosaico di S. Pudenziana a Roma). Ma il tipo più antico, sbarbato, persiste accanto al più recente fino al sec. 6°, talora ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] delle varie comunità cristiane, sono l’oggetto di studio della scienza detta simbolica.
Il più antico s. di fede è quello della Chiesa di Roma (s. romano) trasmesso in greco da Marcello di Ancira (340 ca.) e in latino da Rufino di Aquileia (404 ca ...
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Antropologia
Finto volto, di cartapesta, legno o altro materiale, riproducente lineamenti umani, animali o del tutto immaginari e generalmente fornito di fori per gli occhi e la bocca.
L’uso rituale delle [...] Teatro
Le m. teatrali
L’uso delle m. nel teatro antico deriva sia dal culto degli eroi concepiti come morti divinizzati, . hanno funzioni più estese, probabilmente anche iniziatiche.
Nel teatro greco la m. (gr. πρόσωπον) copriva il capo dell’attore ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
antichita
antichità (ant. antiquità) s. f. [dal lat. antiquĭtas -atis, rifatto, per la forma con -chi-, su antico1]. – 1. L’essere antico; stato, condizione di ciò che è antico: l’a. di un palazzo, di un codice; monumento venerabile per la...