MANCINI, Lorenzo
Francesca Brancaleoni
Nacque a Firenze il 18 ag. 1776, dal conte Pietro e da Adola Ridolfi Fedini da Ponte. Dall'età di sei anni studiò privatamente latino, francese, geografia e storia, [...] nei quali espose le proprie posizioni puristiche in materia di lingua: Del modo che tennero i latini nel tradurre i greci, e gl'italiani nel volgarizzare i primi e i secondi (Firenze 1839); Del linguaggio poetico (ibid. 1840), pubblicata insieme con ...
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Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] invece all’interno della base. Possono interrompere la radice, come nel caso dell’infisso -m- usato in alcuni verbi del greco antico e del latino per formare il tema del presente (gr. lambànō «prendo», dalla radice lab-; lat. rumpo, rupi, cfr ...
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Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Fino almeno al 16° sec. ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura, e fino al 19° sec. ha conservato [...] υ, che dal primitivo valore di u vocale passò nella pronuncia ionico-attica a ü (primo effetto di una tendenza che nel greco medievale e moderno avrebbe finito con il trasformare quel suono in i), mentre la pronuncia u si conservò in altri dialetti ...
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Pseudonimo del giornalista Pier Silvio Rivetta (Roma 1886 - ivi 1952). Ottimo conoscitore di lingue, addetto all'ambasciata italiana a Tokyo (1910), fu poi prof. incaricato di giapponese e cinese all'Istituto [...] moderna giapponese, 1930; Itinerari bizzarri, 1935; Avventure e disavventure delle parole, 1936; Che bella lingua, il greco, 1940; Grammatica rivoluzionaria della lingua italiana, 1947; Geometria della realtà e inesistenza della morte, 1948; ecc.). ...
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Lingua e lingue
Luisa Mattia
Le parole dei bambini
Tutti i bambini imparano a comunicare. Molto rapidamente arrivano a capire e a usare il linguaggio del proprio gruppo sociale attraverso diverse fasi [...] e della scienza nate nell'epoca moderna confermano le parentele tra le lingue, poiché esse sono formate utilizzando parole greche e latine. Greco antico e latino tornano a farci parlare un po' di indoeuropeo. In inglese, per esempio, che non è una ...
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] avevano subito una prima interruzione.
Nel 1882 il sindaco di Alatri, P. F. Cerica, offrì al C. la cattedra di latino e greco e l'incarico dell'insegnamento, di storia e geografia nel locale liceo. Nello stesso tempo N. Caix, suo professore, gli fece ...
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Fra i vari ➔ linguaggi settoriali, quello della medicina interessa da vicino l’esperienza di tutti i parlanti. D’altro canto, i suoi realia di riferimento sono pertinenti a molti altri ambiti più specifici: [...] con rispettivi acronimi (AIDS, SARS, TIA).
Tuttavia, la quota lessicale più rilevante spetta ancora alle voci di origine greco-latina. Sono ➔ latinismi, ad es., vocaboli come decubito, trigemino; e sono numerose le voci e le espressioni integralmente ...
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Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] della stessa famiglia che designano le dimensioni di variazione di una lingua, è costruito a partire da elementi del greco classico: diá «attraverso» e phēmí «dire».
I fattori che intervengono a costituire e definire una situazione comunicativa, e ...
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VENETI (XXXV, p. 46)
Giovan Battista PELLEGRINI
Lingua. - Buoni progressi nello studio della lingua delle iscrizioni venete preromane (venetiche o paleovenete) si sono conseguiti attraverso un più attento [...] salvo alcune particolarità locali) e rappresenta l'adattamento, con lievi modifiche, di un modello etrusco con tratti arcaici, integrato dal greco (si noti la o posta in coda all'abecedario venetico). L'apprendimento della scrittura da parte dei V. è ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] di indicare con ε la e aperta e con ω dapprima la o aperta poi la o chiusa (ritenendo questa la pronuncia del greco); oppure, nell’Ottocento, Policarpo Petrocchi che suggerisce di indicare con ʃ e con ʒ la s e la z sonore. E le proposte si spinsero ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...