Matematico e filologo (Stettino 1809 - ivi 1877). Insegnò per un biennio alla Gewerbeschule di Berlino, e dal 1836 nelle scuole medie di Stettino. Il suo nome è legato particolarmente agli studî matematici. [...] Rig-veda (1876-77) e per il Wörterbuch zum Rig-veda (1873-75). Porta il suo nome la legge secondo la quale in greco se due fonemi aspirati si trovano all'inizio di due sillabe consecutive il primo perde l'aspirazione (o, se il primo è una fricativa ...
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FACCIOLATI, Iacopo
Marina Boscaino
Nacque a Torreglia, una piccola località dei Colli Euganei (prov. di Padova), il 4 genn. 1682, da una famiglia modesta.
Condusse gli studi sotto l'amorevole protezione [...] e la consuetudine con le lingue classiche. Può stupire a questo proposito il fatto che assieme al latino conoscesse anche il greco, poiché nel corso del sec. XVIII pochissimi potevano vantare tale prerogativa. In realtà il F. fu un grande conoscitore ...
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sanscrito
Tommaso Gnoli
La lingua più antica del mondo
Il sanscrito appartiene al ramo più orientale delle lingue indoeuropee, e in particolare alle lingue indo-arie. Veniva parlato e scritto nel subcontinente [...] antiche della storia d’Europa e del Vicino Oriente. Facciamo qualche esempio: la parola madre in sanscrito è mātā, in latino mater, in greco mèter, in inglese mother, in tedesco Mutter, mentre la parola padre in sanscrito è pitar, in latino pater, in ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] . Loggia, ungh. lodzsa, ecc.; termini di musica, per es. opera > albanese oper, ceco opera, dan. opera, fr. opéra, greco mod. ópera, ingl. opera, oland. opera, pol. opera, romeno operă, russo opera, serbocr. opera, spagn. ópera, ted. Oper, turco ...
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Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore [...] t. e ai suoi effetti. L’iconografia del t. come personificazione deriva dalla sovrapposizione medievale di due divinità: Chronos, dio greco del t., e Crono, padre di Zeus, che divorava i suoi figli nel timore di essere un giorno detronizzato da loro ...
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PASCAL, Carlo
Massimo Lenchantin De Gubernatis
Latinista, nato a Napoli il 21 ottobre 1866, morto a Milano il 22 settembre 1926. Dopo l'insegnamento medio, occupò la cattedra di letteratura latina dal [...] 2ª ed., Torino 1926) volle trarre nell'orbita della cultura moderna alcune manifestazioni più salienti della civiltà greco-romana, senza preoccuparsi di raggiungere novità di risultati. Il suo merito maggiore, oltre alla pubblicazione dell'Athenaeum ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] centri dell’Umbria come Assisi, Gubbio e Orvieto; Napoli; il Salento (in cui è documentata una ➔ scripta volgare in caratteri greci);
(c) centri in cui le testimonianze in volgare sono precoci (XIII sec.), in alcuni casi precocissime (XII sec.), ma ...
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Per lingua franca (o lingua franca mediterranea) s’intende una lingua veicolare a base italiana, documentata a partire dal tardo Cinquecento lungo le coste del Mediterraneo, in particolare nelle capitali [...] la genesi a partire dalla documentazione disponibile.
Col termine franco (gr. fránkos, arabo ifranǰ) si indicava, nel mondo greco-bizantino e arabo-islamico, chi veniva dall’Europa occidentale; in questa prospettiva, la lingua dei franchi o lingua ...
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Arte
Impronta di una scultura o iscrizione o moneta, ricavata in cera, argilla, gesso per trarre copie dell’oggetto originale.
L’uso di fare c. di statue è attribuito nell’antichità allo scultore Lisistrato [...] sul modello della duplicità di funzioni del gr. ὅτι.
Le fonti dei c. nelle grandi lingue europee di cultura sono rappresentate dal greco e, più spesso, dal latino e l’ambito in cui i c. si realizzano è quello del linguaggio filosofico, giuridico ...
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scevà Nella terminologia della scuola masoretica di Tiberiade, nome (dall’ebraico shĕwā, der. di shaw «niente») di un simbolo grafico ebraico che viene sottoscritto a un grafema consonantico e ha diverse [...] corrispondenza tra un ĭ in indoiranico e un’ă nelle altre lingue: per es., sanscr. pĭtar-, gr. πᾰτήρ, lat. păter ecc. Certe alternanze greche, come τί-ϑη-μι/ϑε-τός (cfr. lat. făc-tus, sanscr. hĭ-ta-), hanno però fatto parlare di tre s., di timbro un ...
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greco
grèco agg. e s. m. [dal lat. Graecus, gr. Γραικός] (pl. m. -ci; dei vini e dei vènti anche -chi). – 1. agg. Della Grecia, come regione geografica, comprendente all’incirca la parte meridionale della penisola balcanica, con le isole che...
greca
grèca s. f. [femm. sostantivato dell’agg. greco]. – 1. Motivo ornamentale ininterrotto, composto di segmenti paralleli e perpendicolari fra loro, formanti angoli retti, ricamato direttamente o applicato su bande come guarnizione nell’abbigliamento...