Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] 340), Atanasio (295-373), e ancora nel 4° sec. Basilio, Gregoriodi Nissa, GregoriodiNazianzo, Giovanni Crisostomo, il più grande oratore cristiano e, infine, Sinesio, autore anche di inni. In complesso, se si eccettuano gli scrittori e i pensatori ...
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Imperatore romano (Costantinopoli 331 d. C. - Maranga, presso Ctesifonte, Persia, 363), figlio di Giulio Costanzo e di Basilina. Scampato insieme al fratellastro Costanzo Gallo alle stragi di Costantinopoli [...] andare ad Atene, si dedicò alla filosofia, ebbe relazioni con i due futuri vescovi Basilio di Cesarea e GregoriodiNazianzo, visitò templi e santuarî di misteri. Infine, richiamato da Costanzo II, preoccupato delle sorti dell'Occidente e forse anche ...
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Gelasio II
Stephan Freund
Giovanni da Gaeta nacque tra il 1060 ed il settembre 1064 da Giovanni Coniuolo, appartenente ad una nobile famiglia di Gaeta. Il padre era già morto nel 1068 e Giovanni, affidato [...] Gélase II. B, pp. 371-83) ed un componimento poetico su s. Cesario di Terracina, che sarebbero stati composti da Giovanni. Una Vita di s. GregoriodiNazianzo, trasmessa frammentariamente da un leggendario e da un breviario conservati a Benevento ...
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Scrittore ecclesiastico (n. verso la fine del sec. 11º - m. 1130 circa). Noto come storico per la ᾿Επιτομὴ ἱστοριῶν dalla creazione del mondo alla morte di Alessio I Comneno (1118), Z. è considerato tra [...] storici slavi, essendo stata presto tradotta in serbo e in russo. Tra le altre opere di Z. vanno ancora ricordati i suoi commenti ai τετράστιχα e ai μονόστιχα diGregoriodiNazianzo. A Z. è attribuito in alcuni manoscritti e da J. A. H. Tittmann un ...
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Ecclesiastico e scrittore georgiano (n. 955 circa - m. 1028). Fattosi monaco, visse sull'Olimpo e sull'Àthos. Tradusse in georgiano molte opere dei Padri greci e tra esse tutti gli scritti diGregorio [...] diNazianzo. ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , tramandata da Teodoreto, Historia ecclesiastica V, 9, pp. 289-94). In merito all'attribuzione della sede costantinopolitana dopo le dimissioni diGregoriodiNazianzo, D., in disaccordo con Ambrogio (ep. 14, p. 107-11) che difendeva la candidatura ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] dei classici fu disapprovata da un pagano come Ammiano Marcellino, ma anche da un cristiano colto come GregoriodiNazianzo; si trattava di un patrimonio che i ceti elevati consideravano comune, un terreno d’incontro privilegiato al riparo dagli ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] e alla proibizione dei sacrifici, e la mancanza di autorizzazioni ufficiali a distruggere e saccheggiare gli edifici di culto: mentre infatti GregoriodiNazianzo sosteneva che Marco di Aretusa avesse agito con il beneplacito delle leggi imperiali ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] secoli – ha fatto da modello al modo in cui proprio i suoi avversari più accaniti (in particolare GregoriodiNazianzo) hanno elaborato il loro universalismo cristiano, trasponendo e adattando in un nuovo contesto la concezione universalistica dell ...
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nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.