PROVINCIE ROMANE
S. Rinaldi Tufi
E. De Miro
C. Tronchetti,Ph. Pergola
P. Gros
M.-Th Raepsaet-Charlier - G. Raepsaet - J. Mertens
M. Renzetti
J.-P. Bost
E. KÜNZL
A. Balil
M. Bendala Galán
J. [...] dei quali erano divenuti centri di una fiorente vita religiosa. La migliore testimonianza di questo periodo sono gli scritti di tre vescovi cappadoci, Basilio di Cesarea, Gregoriodi Nissa, GregoriodiNazianzo.
Il cristianesimo sembra essere stato ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Relazioni culturali fra Est e Ovest
Juan Vernet Ginés
Julio Samsó
Charles S.F. Burnett
Pietro B. Rossi
Tzvi Langermann
Relazioni [...] dal prologo al Menone veniamo a sapere che egli intendeva affrontare anche opere diGregoriodiNazianzo e il De vita et moribus philosophorum di Diogene Laerzio. Di Aristotele, Enrico tradusse soltanto il Libro IV dei Meteorologica, assieme a scolii ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] storica della decadenza ecclesiastica era stata determinata. I padri della Chiesa, in particolare Basilio di Cesarea, GregoriodiNazianzo e Giovanni Crisostomo, i ‘tre gerarchi della Chiesa orientale’ agiscono secondo i dualisti balcanici ...
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Damaso I, santo
Carlo Carletti
Le informazioni antecedenti il periodo episcopale sono episodiche, scarsamente documentate, talvolta oscure e contraddittorie. Il primo problema che si pone è quello del [...] , tramandata da Teodoreto, Historia ecclesiastica V, 9, pp. 289-94). In merito all'attribuzione della sede costantinopolitana dopo le dimissioni diGregoriodiNazianzo, D., in disaccordo con Ambrogio (ep. 14, p. 107-11) che difendeva la candidatura ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Giulio Lucchetta
Scienza e cristianesimo: l'uomo e il Cosmo
Nell'affrontare i rapporti [...] e il 363 nel suo lungo soggiorno ad Antiochia. Da questa comunità religiosa si alza subito una voce vigorosa contro Giuliano, quella diGregoriodiNazianzo (330-390), che, insieme al solidale amico Basilio e a Giovanni Crisostomo, era stato compagno ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] e gli insegnamenti dei suoi protagonisti diventano fortemente assimilabili a quelli del primo cristianesimo. Quando GregoriodiNazianzo si lamenta di essere «aggiogato al corpo»29, identificando se stesso con l’anima, torna alla mente l ...
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La religione e la politica
Il governo dell’Impero tra pagani e cristiani fra III e VI secolo
Guido Clemente
La conversione di Costantino fu un fatto epocale, ma al momento solo pochi cristiani intransigenti [...] dei classici fu disapprovata da un pagano come Ammiano Marcellino, ma anche da un cristiano colto come GregoriodiNazianzo; si trattava di un patrimonio che i ceti elevati consideravano comune, un terreno d’incontro privilegiato al riparo dagli ...
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Ruoli maschili e femminili
Birgitta Nedelmann
1. La costruzione dei ruoli di genere
I ruoli maschili e femminili sono il prodotto di processi interattivi di costruzione e di interpretazione. In questa [...] remissività e alla sottomissione nei confronti del marito, del padre, del fratello e dello zio: come si legge in GregoriodiNazianzo, "la saggezza della donna è la sua obbedienza all'uomo" (cit. in Eyben, 1989, p. 588). I rappresentanti maschili ...
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Costantino e i templi
Silvia Margutti
Negli anni successivi all’emanazione dell’editto di Milano del 313 d.C., con il quale Costantino e Licinio avevano reso il cristianesimo religio licita in tutto [...] e alla proibizione dei sacrifici, e la mancanza di autorizzazioni ufficiali a distruggere e saccheggiare gli edifici di culto: mentre infatti GregoriodiNazianzo sosteneva che Marco di Aretusa avesse agito con il beneplacito delle leggi imperiali ...
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Filosofie e teologie politiche
Neoplatonismo e politica da Plotino a Proclo
Riccardo Chiaradonna
I secoli III-V sono l’epoca del ‘neoplatonismo’, l’ultima filosofia in un contesto religioso pagano, [...] secoli – ha fatto da modello al modo in cui proprio i suoi avversari più accaniti (in particolare GregoriodiNazianzo) hanno elaborato il loro universalismo cristiano, trasponendo e adattando in un nuovo contesto la concezione universalistica dell ...
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nazianzeno
nażianżèno agg. e s. m. (f. -a). – Di Nazianzo, antica città dell’Asia Minore, in Cappadocia, nota soprattutto come patria di s. Gregorio, padre e dottore della Chiesa (c. 330 - c. 390), soprannominato perciò s. Gregorio Nazianzeno.