Filosofo e teologo (sec. 9º) di origine irlandese (donde i soprannomi Scotus e Eriugena che sono sinonimi). Già noto alla corte di Carlo il Calvo, nell'850-51 fu sollecitato a intervenire nella controversia [...] -molteplice. Tale identificazione di essere e bene escludeva dunque la perpetuità del male e, come già i Padri greci (anzitutto Origene e Gregorio di Nissa) concepirono l'apocastasi come definitiva liberazione dal male, anche S. E. afferma la finale ...
Leggi Tutto
Pittore (Siegen, Vestfalia, 1577 - Anversa 1640). Nato in Germania, dopo la morte del padre (1587), si trasferì con la famiglia ad Anversa (1589), dove frequentò prima la bottega del pittore di paesaggi [...] rifiutata (probabilmente per motivi iconografici) e l'anno successivo R. eseguì su ardesia i tre dipinti tuttora nella chiesa (Vergine in gloria adorata dagli angeli, Santi Gregorio, Mauro e Papiano e Santi Domitilla, Nereo e Achilleo): sono evidenti ...
Leggi Tutto
Poeta (Roma 1698 - Vienna 1782). Figlio di Felice Trapassi, soldato dell'esercito pontificio e poi salumiere. A 12 anni, nella bottega di un orefice, dove era stato messo per imparare l'arte, fu udito [...] e, condottolo in Calabria (a Scalea) dal cugino Gregorio Caloprese, gli fece insegnare la filosofia cartesiana. Tornato a con cui esprimono una sentenza o un atteggiamento dell'animo). I suoi melodrammi più famosi, oltre alla Didone, sono il Siroe ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Lubecca 1875 - Zurigo 1955). Nacque da agiata famiglia mercantile: il padre, eletto senatore nel 1877, era titolare di una ditta di export-import in granaglie; la madre, brasiliana, [...] leggenda medievale di impianto edipeo relativa al fittizio Gregorio Papa in Der Erwählte (1951), la novella cura di P. de Mendelssohn (fino al 5° vol.) e poi di I. Jens, vengono pubblicati i diarî di M.: Tagebücher (9 voll., dal 1977 al 1993, per gli ...
Leggi Tutto
Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] la teoria della polisemia del testo biblico e i relativi metodi interpretativi. Funzionale e subordinata alla scienza oltre ad altri autori (Isidoro di Siviglia, s. Gregorio, Beda, ecc.). Nella sua produzione poetica usò particolari accorgimenti ...
Leggi Tutto
Forma latinizzata del cognome del mistico tedesco H. Seuse (n. forse Costanza o Ueberlingen 1293 circa - m. Ulma 1366). Allievo di Eckhart, improntò la sua dottrina sull'analisi delle sue frequenti esperienze [...] normativo delle sue opere (in dialetto alemanno) che circolavano in copie inesatte. Il culto di cui era oggetto fra i domenicani fu confermato da Gregorio XVI (1831); festa: 2 marzo, per l'ordine.
Opere
L'Esemplare si apre con un'autobiografia tutta ...
Leggi Tutto
Nome di numerosi santi tra i quali:
1. Anastasio, patriarca di Antiochia dal 559 (m. 599), detto il Vecchio; difensore dell'ortodossia contro l'aftartodocetismo imposto (564) da Giustiniano, esiliato (570) [...] il Giovine, succeduto al precedente; anch'egli amico di S. Gregorio Magno, di cui si sa che tradusse in greco la Regola Spagna (1073), probabilmente per introdurre la liturgia romana tra i Mozarabi: festa, 16 ottobre.
5. Anastasio apostolo dei ...
Leggi Tutto
Patriarca di Costantinopoli ed erudito (n. circa 827 - m. dopo l'886), figura assai discussa. Di famiglia nobile (suo fratello Sergio sposò Irene, sorella dell'imperatrice Teodora), fece rapida carriera [...] da Fozio. Comunque, egli si fece ordinare e consacrare da Gregorio Asbesta, metropolita di Siracusa, destituito da Ignazio e sospeso III. F. nondimeno volle ottenere il riconoscimento del papa Niccolò I e gli mandò (860) la sua professione di fede. ...
Leggi Tutto
Nome di alcuni santi:
1. Fondatore dell'ordine dei certosini (Colonia 1030 circa - od. Serra San Bruno, Catanzaro, 1101). Chiamato (1057) da Gervasio di Reims a dirigere la scuola di s. Cuniberto, diede [...] arcivescovo e "apostolo degli Slavi", a causa della guerra tra Boleslao I ed Enrico II, fu costretto a rimanere (1004-07) in Ungheria carica che lasciò nel 1111. Amico e consigliere di Gregorio VII, fu uno dei più tenaci sostenitori dei diritti della ...
Leggi Tutto
Pittore (S. Angelo in Vado 1540 circa - Ancona 1609). Allievo del fratello Taddeo, fu attivo in tutta Italia, specie a Firenze (affreschi della cupola del duomo, 1575-79), e a Venezia (Federico Barbarossa [...] tornò a Roma e alla morte del fratello (1566) terminò tutti i lavori da questo lasciati incompiuti (a Trinità dei Monti, nei palazzi Farnese ), per il quale fu espulso da Roma da papa Gregorio XIII. Nel 1582 a Venezia affrescò Federico Barbarossa e ...
Leggi Tutto
gregoriano1
gregoriano1 agg. – Relativo a un personaggio storico di nome Gregorio, per lo più con riferimento a pontefici. In partic.: 1. Canto g. (anche s. m., il g.), canto monodico (costituito cioè da una sola linea melodica), corale e...
cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...