Si chiamano antologie le raccolte di prose e poesie scelte, quasi mazzi di fiori, da cui poco differiscono le crestomazie (dal gr. χρηστομάϑεια), raccolte di passi "utili" d'autori classici. L'esempio [...] a Roma, dono del duca Massimiliano I di Baviera al pontefice Gregorio XV; nel 1797 poi, tagliato in due parti, fu Planudeae, V-VII), II, pars prior (Palat., VII, Planudeae, III); III, pars prior (Palatinae, IX epp. 1-563 Planudeae, I); peraltro ...
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. L'Aventino passa comunemente per uno dei sette colli della Roma primitiva, mentre in realtà entrò a far parte della compagine della città fortificata in età relativamente tarda essendo distaccato dalle [...] tratto di muro che resta presso il viale Aventino si può attribuire al sec. III o al massimo al II a. C mentre l'arco in alto è posteriore secondo Giovanni Diacono, Santa Silvia madre di S. Gregorio Magno. Sul luogo sorse assai per tempo un centro ...
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INNO (dal gr. ὕμνος, lat. hymnus)
Giuseppe DE LUCA
Nicola TURCHI
G. Co. *
L'inno si può definire come una forma speciale e più elevata di preghiera, dalla quale si distingue perché è associato al [...] quasi per intero; ma passi di San Paolo, come Rom., XI, 36; Efes., III, 21; V, 14 ecc.; passi dell'Apocalisse, come IV, 8; V, 9; ancor oggi in uso nella liturgia romana. L'assegnazione a S. Gregorio Magno di alcuni inni è campata in aria; così pure si ...
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Uno dei colli sui quali sorse Roma. La tradizione antica fa derivare il nome da Caelius Vibenna, condottiero etrusco che qui avrebbe preso stanza all'epoca dei Tarquinî, mentre originariamente il colle [...] . Caelius; H. Jordan e C. Hülsen, Topographie der Stadt Rom I, iii, Berlino 1907, pp. 220 segg.; S. B. Platner, e T. Romano, di S. Teresa, S. T. in F., Roma 1927; per i Ss. Andrea e Gregorio al Celio: V. Moschini, I SS. A. e G. al C., Roma s. a. Per ...
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Città delle Marche, in provincia di Ascoli, sede arcivescovile; è sita al centro di un vasto territorio di colli coronati di paesi e degradanti all'Adriatico, tra Chienti e Aso - la "Fermana" -, cui impresse [...] epuratoria (41-68 d. C.). Un sarcofago del sec. III in duomo rievoca i primi secoli cristiani. Considerevoli sono i XI, così che la troviamo ad es. adoperata da papa Gregorio VII quand'egli nel 1070 scomunica i Normanni, che volevano invadere ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] largamente diffusa, cui l'atteggiamento di papa Gregorio VII pareva avesse conferito solenne autorità, secondo IV (1887), pp. 669-684; A. Hausrath, Weltverbesserer im Mittelalter, II-III, Lipsia 1895; A. De Stefano, Arnaldo da Brescia e i suoi tempi, ...
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. Con questo nome si indicano tanto i canonici regolari di S. Agostino, che nella loro organizzazione attuale risalgono a subito dopo il concilio lateranense del 1059, come gli eremitani di S. Agostino, [...] V. Müller volle vedere nel beato Simone da Cascia, come in Gregorio da Rimini e in qualche altro, cioè in tutta una scuola agostiniana 1081, professò la regola agostiniana al tempo di Innocenzo III e fiorisce ancora nei due celebri ospizî del Piccolo ...
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Caecilius Cyprianus, qui est Thascius (dunque un soprannome: anche Cyprianus fu trasformato, per derisione, volgarmente in Coprianus), di ricca famiglia cartaginese, retore di professione, si convertì [...] ., XIII) e, tra gli abbellimenti leggendarî, S. Gregorio Nazianzeno (Or., XXIV). La festa si celebra il pud. apparterrebbero a Novaziano, cui taluno attribuisce il De laude mart. (sec. III); l'Ad Novatianum fu dato anche a Reticio d'Autun (sec. IV) e ...
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(v. lipari, isole, XXI, p. 232)
Archeologia. - Un quarantennio di ricerche sistematiche (frutto delle quali è il Museo Archeologico Eoliano di Lipari, più volte ampliato) permette di tracciare un quadro [...] quella contemporanea della Grecia continentale (Protoelladico iii e Mesoelladico), nelle quali si possono riconoscere di Vulcano, secondo la visione di un eremita, narrata da s. Gregorio Magno. Fin dalla fine del 6° secolo è storicamente attestato il ...
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Uno dei brevi libri della Bibbia ebraica detti "rotoli" (ebr. megillüt; v. bibbia, VI, pp. 882, 908).
Il nome. - Il titolo Ecclesiaste, adottato in quasi tutte le lingue, viene dalla versione greca detta [...] ; II, 15-19), ora levata a cielo (II, 13; VII, 19; IX, 16) e così di seguito. Gli antichi (già Gregorio il Taumaturgo al sec. III) se ne spedivano supponendo che nei passi del primo genere l'autore cita il pensare dei libertini per confutarlo poi con ...
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cognatismo s. m. Forma di nepotismo caratterizzata dal fatto che chi favorisce e chi è favorita o favorito sono, tra di loro, cognati. ♦ Il potere personale di cui godeva Olimpia [Maidalchini, cognata di papa Innocenzo X] venne stigmatizzato...