Nato forse a S. Severina di Calabria, arcidiacono di Catania (1156), consigliere e, dopo la tragica morte del grande ammiraglio Maione, primo ministro di Guglielmo I (nov. 1160-1162), fu tra i migliori [...] smarrite o perdute: specialmente delle opere di Gregorio di Nazianzio e di Diogene Laerzio. Se Fonti per la storia d'Italia dell'Istituto storico italiano, XXII, Roma 1897; V. Rose, Die Lücke im Diogenes Laërtius und der alte Übersetzer, in Hermes, ...
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Nacque e fu battezzata in Gubbio, benché nella fede di matrimonio sia detta romana, il 15 febbraio 1557. In grazia del gesuita F. S. Quadrio, che la chiamò Virginia, ebbe fama di poetessa (le furono attribuite [...] , e poi, superate le opposizioni di Gregorio XIII, anche pubblicamente, nel 1583. Morto Vittoria Accoramboni, Firenze 1890; E. Martinengo Cesaresco, Lombard Studies, Londra 1902; L. v. Pastor, Storia dei papi (trad. ital. di P. Cenci), Roma IX, pp ...
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Visse tra il sec. XI e il XII, e fu monaco benedettino nel monastero di Canossa, in cui entrò circa il 1090 e di cui divenne più tardi abate. Oltre una Enarratio Genesis di scarsa importanza in distici [...] due prologhi, comincia dalla venuta di Enrico IV e di Gregorio VII in Lombardia, e celebra le gesta di Matilde, concludendo Matilde, e un'esortazione a Canossa ad accogliere con festa Enrico V. Il poema è in esametri con assonanza interna; il cap. ...
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, Guido, figlio di Guglielmo conte di Borgogna, imparentato con la case regnanti di Francia, Germania, Inghilterra, fu nominato arcivescovo di Vienne nel 1088 da Urbano II e legato in Francia da Pasquale [...] contro l'investitura laica e scomunicava l'imperatore e l'antipapa Gregorio VIII (29-30 ottobre 1119); quindi, assodata ormai la ufficiali. Essi misero capo al celebre concordato di Worms (v.) che Callisto promulgò in un grande concilio, aperto in ...
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Benedettino, nato in Gallia agl'inizî del sec. VIII, venuto in Italia forse al seguito di Gerolamo figlio di Carlo Martello, si ritirò nel monastero di S. Vincenzo al Volturno di cui fu eletto abate nel [...] 778, ma da una lettera di papa Stefano IV a Carlomagno (v. Jaffe, Mon. Carolina, Berlino 1867, pp. 212-218) risulterebbe nel Medioevo e attribuito a S. Agostino, S. Ambrogio, S. Gregorio Magno e S. Isidoro di Siviglia. Sono di lui anche la vita ...
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VITELLESCHI, Muzio
Pietro Tacchi Venturi
Sesto generale della Compagnia di Gesù, nacque in Roma di nobile famiglia il 2 dicembre 1563 e vi morì il 9 febbraio 1645. Vinta col favore di Gregorio XIII [...] sedato le fiere tempeste interne ed esterne dell'Ordine e consolidato e rinvigorito l'unione tra il capo e le membra, il V. con tenero affetto di padre e robusta ma placida severità di giudice, seppe mantenerne e rafforzarne il felice stato. I 12.000 ...
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Scultore, nativo di Milano, operò tra il sec. XV e il XVI soprattutto in Roma, dove forse era venuto come scolaro di Andrea Bregno. Nella sua arte si avvertono influssi dell'Amadeo e lo studio della statuaria [...] di S. Gregorio, nel corridoio a fianco della navata sinistra della chiesa di S. Gregorio al Celio; des Perriers, Pietroburgo 1899; Bernath, in Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, V, Lipsia 1911 (con la bibl. precedente); E. Lavagnino, Andrea Bregno ...
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Pittore veronese, nato nel 1524, morto nel 1606. Fu attivo per oltre mezzo secolo, con una produzione abbondantissima, in massima parte conservata a Verona e nel Veronese, di cui ci è dato seguire le varie [...] : Mantova, Duomo: S. Martino (1552); Verona, S. Maria in Organo: due Stragi degli Innocenti (1556), una Morte di S. Gregorio (1558); Museo civico: Ecce homo (1562), Mosè e le figlie di Ietro (1583-4); Peschiera, Santuario del Frassino: Natività (1560 ...
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Nato a Vico Pisano circa il 1270, appartenne all'ordine di S. Domenico. Dedicò la sua attività e il suo apostolato specialmente all'elevazione morale delle donne. Nel 1342 sorse per sua cura (e le prime [...] Somma dei vizî di fra Guglielmo; Dialogo di S. Gregorio; Vite dei Santi Padri...). In alcuni trattati sono o a fra Giovanni da Salerno suo amico e discepolo, ma con poca fortuna (v. G. Volpi, La questione del Cavalca, in Arch. Stor. Ital., XXXVI, ...
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Nacque a Venezia nel 1411 dalla nota famiglia patrizia (v. sopra). Discepolo di Vittorino da Feltre a Mantova, si recò poi a Roma presso lo zio cardinale Antonio Correr, che lo indusse a vestire l'abito [...] ecclesiastico. Eletto da papa Eugenio IV protonotario apostolico, il C. andò al concilio di Basilea (1433), dove assunse un energico atteggiamento contro le stesse pretensioni papali, non dimenticando ...
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disiscrivere v. tr. Cancellare qualcuno o qualcosa dall’elenco degli iscritti; revocare l’iscrizione di qualcuno o qualcosa. || disiscriversi v. rifl. Revocare la propria iscrizione, cancellarsi dall’elenco degli iscritti. | Part. pass. disiscritta/o,...
divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....