Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] (la quarta, 1729-38, in sei volumi) ruotano i principali interventi di e diffusione del pensiero linguistico del gruppo fu la serie di volumi che ebbe forte influenza nella definizione dei programmi e dei metodi d’insegnamento scolastici (fino ai ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] strategie fondate su una valutazione dei rischi che la sua faccia espressioni che sottolineano l’ appartenenza al gruppo (mi rivolgo a te come collega); potenzialmente aggressivi o negativi di un enunciato (sei un po’ dimagritina?; fa freddino qui ...
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Le parlate dei diversi gruppi zingari in Italia sono riconducibili al romanes (o lingua romani, romani čhib), una lingua ben definibile storicamente e strutturalmente, ma comprendente varietà dialettali [...] singolare in -an- ~ -al (anche nel verbo «essere»: per «io sono, tu sei» si ha in sinto hom, hal, in xoraxano sem, san).
Nel XIX secolo in dai confini (sinto-piemontese in Francia e dialetti deigruppi vlax e balcanici in varie aree anche extraeuropee ...
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Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] dei pregiudizi connessi a un determinato concetto e il loro sfruttamento a fini denigratori: dire di qualcuno che è gay (magari con un paragone svalutativo: sei e la discriminazione, molto spesso gruppi sociali ritenuti marginali rivendicano per sé ...
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L’➔italiano regionale usato in Sardegna (cfr. Loi Corvetto 1983) è una varietà che, nei suoi tratti principali, è diffusa presso tutti gli strati sociali dell’isola, non è recepita come marcata in maniera [...] sono rafforzate in sede iniziale di parola o nei gruppi consonantici, ma non in sede mediana: pertanto Penisola. Frasi come
(1) è uno dei locali che ti servono cibo genuino
(2) e del Sassarese:
(15) antipatica che sei
(16) buono che è questo pane ...
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I segnali discorsivi (detti anche marcatori di discorso) sono elementi linguistici (parole, espressioni, frasi), di natura tipicamente pragmatica, diffusi in specie nella ➔ lingua parlata, che, a partire [...] Internet (3 e 4):
(1) ma non dire stupidaggini!
(2) praticamente sei un drago
(3) un filo invadente, diciamo
(4) l’occhio è per alle macro-funzioni cognitive dei segnali discorsivi – suddivisi anche qui in tre gruppi: indicatori procedurali, ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] entità presente in un numero di esemplari variabile dai due ai sei. Il valore paucale, in italiano, può essere espresso analiticamente indicano concetti parafrasabili con «un gruppo, un insieme di X». Essi, al pari dei nomi di massa del tipo degli ...
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La frase parentetica è un particolare tipo di frase incidentale (➔ incidentali, frasi), apparentemente coordinata o subordinata alla frase di cui è inserto (detta frase ospite), ma che, in realtà, non [...] cui l’aveva promesso sei mesi prima ad un l’assenza dei riferimenti, contenuti in (28 a.) nella parentetica, provoca l’interruzione dei legami coesivi Atti delle XIII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (Pisa, 28-30 novembre ...
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Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] 287-288). La convergenza dei generi e dei canali comunicativi che ha caratterizzato ma con il soggetto logico: un gruppo di studenti sono entrati nel cinema (➔ a fare? nel senso di «perché»: che sei venuto a fare?; con diversi sviluppi: che parliamo ...
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Tabu è una parola polinesiana («sacro, proibito»), spesso, ma impropriamente, pronunciata tabù, che designava originariamente una proibizione rituale riguardante oggetti o persone rivestiti di sacralità; [...] idee vengano, presso un certo gruppo e in un certo momento è proibito menzionare (da qui il comandamento dei cristiani: «Non nominare il nome di Dio Procaccioli, Milano, Garzanti.
Aretino, Pietro (1969), Sei giornate, a cura di G. Aquilecchia, Roma ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
parte
s. f. [lat. pars partis]. – 1. a. Ciascuno degli elementi in cui un intero è diviso o può essere diviso, sia che essi siano materialmente staccati l’uno dall’altro, sia che possano essere soltanto considerati separatamente, per caratteristiche,...