Per area linguistica s’intende un’area geografica caratterizzata dalla presenza di determinati fenomeni linguistici (dal livello fonologico a quello lessicale). La nozione di area linguistica è una delle [...] appare il fattore tempo, inteso sia come dato storico all’origine della partizione areale, sia come vettore di processi che classificazioni più recenti considerano invece a sé stante quest’ultimo gruppo (Grassi, Sobrero & Telmon 2003: 70). L’ ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] qualche elemento lessicale del gruppo čakavo, sono riconducibili ai dialetti serbocroati del gruppo štokavo-ikavo. I parlanti migrazioni dell’ultimo secolo), benché la consapevolezza dell’origine slava si sia sviluppata solo nella seconda metà dell ...
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I saluti hanno la funzione pragmatica di mediare il rapporto con l’altro, aprendo e chiudendo diversi tipi di scambi comunicativi con l’uso integrato di più codici (verbale, gestuale, prossemico).
La componente [...] è molto ampia, essendovi confluiti nel tempo elementi di diversa origine, tra i quali solo alcuni si sono poi affermati durevolmente saluto, secondo che si tratti di un saluto individuale o di gruppo.
Quanto al fattore (a), il parlante dovrà, ad es., ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] una certa situazione o esibisca un particolare comportamento o appartenga ad un gruppo.
L’italiano ha una ricca serie di ➔ suffissi per formare verbale, il participio presente, che ha dato origine anche a numerose formazioni aggettivali (Ricca 2004: ...
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La formazione di nomi a partire da nomi è, fra i processi derivazionali che non prevedono cambiamento di parte del discorso, il più ricco di forme e diversificato semanticamente, lasciando da parte l’➔alterazione, [...] nomi di mestieri di poco conto;
(e) -iere. Di origine latina ma di provenienza francese, ha in -iero una variante italianizzante serve principalmente a indicare persone che aderiscono a un gruppo, a un’idea (garibaldino, juventino, sessantottino), ma ...
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Il monottongo è un’articolazione vocalica stabile caratterizzata da un unico timbro, in opposizione alle articolazioni vocaliche che mostrano un cambiamento qualitativo nel corso della loro produzione [...] di una innovazione concernente solo uno dei due esiti dittongali originati dalle vocali brevi latine in sillaba aperta ĕ e ŏ Produzione e percezione. Atti delle VIII giornate di studio del Gruppo di fonetica sperimentale (Pisa, 18-19 dicembre 1997), a ...
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Patronimico (il termine deriva dal gr. patronymikós, comp. di patro- «relativo al padre» e ónyma, variante di ónoma «nome», attraverso il lat. patronymicus) è detto il nome proprio, cognome, soprannome [...] uso comune odierno si riferisce principalmente al cognome che trae origine dal nome del padre (cognome patronimico) o, per come Danieli, Martini: per lo più plurali riferiti al gruppo familiare, sono in parte anche riflessi di antiche formule ...
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Si definisce isoglossa la linea immaginaria con la quale, mediante un’ipotesi metodologica, si uniscono i punti estremi di un’area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico [...] il riferimento temporale, sia come dato storico all’origine della individuazione delle linee isoglosse, sia come vettore Il limite occidentale dei dialetti lucani nel quadro del gruppo ‘altomeridionale’: considerazioni a proposito della linea Salerno- ...
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etimologia
Franco De Renzo
L'origine delle parole
Qual è l'origine della parola testa? O della parola bocca? Entrambe sono parole molto comuni, che impariamo facilmente già nei primi anni di vita. Come [...] .
Dal punto di vista etimologico, le lingue e i dialetti all'origine di molte parole italiane sono oltre centocinquanta: dal babilonese, al dravidico (gruppo linguistico dell'India meridionale), all'etrusco allo scandinavo all'ungherese, e così ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] dire che il dialetto potrebbe essere definito come una lingua utilizzata da un gruppo ristretto di persone, in un luogo specifico e che non ha usi e importanti come l'italiano o il francese in origine erano parlate in zone non estese e da piccole ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...