Una lingua possiede generalmente un corredo di parole ritenute a vario titolo proibite o sconvenienti (dette usualmente parolacce), utilizzate a volte, in chiave metaforica, come ➔ insulti o imprecazioni, [...] in quanto connessi con la fisicità più concreta, ma anche con l’origine stessa dell’essere umano e con la sua morte (➔ tabu linguistico).
) l’insulto e la discriminazione, molto spesso gruppi sociali ritenuti marginali rivendicano per sé il termine ...
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La commutazione di codice (ingl. code-switching) è il passaggio da una lingua a un’altra all’interno del discorso di uno stesso parlante. Non va confusa con l’alternanza di codice, che è invece la scelta [...] dal dialetto all’italiano che viceversa.
Rientrano in questo gruppo le commutazioni delle quali il parlante si serve per: correggere strutture morfosintattiche simili, per via sia della comune origine sia del prolungato contatto. A ciò si aggiunga ...
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Le sigle – dal lat. tardo sigla, probabilmente derivato da singŭla (littera) – sono ➔ abbreviazioni composte dalle lettere iniziali di una o più parole. La sigla è, quindi, una nuova parola formata da [...] sulla sua origine, benché recenti ricerche abbiano ormai messo fuori discussione che si tratta in origine del titolo d per evitare lunghe sequenze da compitare (per es. GISCEL, Gruppo di intervento e studio nel campo dell’educazione linguistica, si ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] cfr. la méthode, la période, ma le mythe), un gruppo nutrito di nomi femminili invariabili terminanti in -is viene sistemato in alto Medioevo, pp. 71-109.
Pasquali, Giorgio (1929), Le origini greche della para-ipotassi romanza, «Atene e Roma» 10, pp. ...
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Nel mondo contemporaneo è arduo individuare un settore definibile come tecnica, anche perché il termine è entrato in concorrenza con la più moderna tecnologia, che ha soppiantato tecnica confinandola «quasi [...] un altro.
Fenomeno molto particolare è il riaffiorare dei tecnicismi nell’uso comune (Beccaria 19834), anche fuori dal gruppo da cui originano.
C’è una gradazione: sono diffusi nella pienezza del loro significato, anche oltre il ‘giro’ degli atleti ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] , Einaudi, 1990, p. 128)
In italiano, per un gruppo ristretto di nomi individuali al singolare corrispondono una forma di plurale , § 1087), già in latino il suffisso -amen, che in origine era possibile solo con basi verbali in -are, si staccò dal ...
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Si deve a Bruno Migliorini (Migliorini 1975) l’introduzione nella terminologia linguistica italiana dell’espressione parola d’autore (sul fr. mot d’auteur), per indicare un «termine coniato da una persona [...] quelle coniazioni che sembrano artificiali, come certi ➔ nomi commerciali o le ➔ sigle, alla loro origine, almeno all’interno del ristretto gruppo in cui vennero introdotte, ebbero anch’esse una motivazione, sebbene possa essere stata subito oscurata ...
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Il numero è la categoria grammaticale che serve a codificare la quantità dei referenti di diversi elementi linguistici. Le principali definizioni di numero presenti nelle grammatiche e nei dizionari tuttavia [...] bestiame, ecc.; ➔ collettivi, nomi) indicano concetti parafrasabili con «un gruppo, un insieme di X». Essi, al pari dei nomi di massa University Press.
Cuzzolin, Pierluigi (1995), Sull’origine del singolativo in celtico, con particolare riferimento al ...
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La definizione di gallo-italico, riferita tradizionalmente a un gruppo di dialetti settentrionali (piemontese, lombardo, ligure ed emiliano e romagnolo), è utilizzata anche per indicare nel loro insieme [...] che, presentando a loro volta caratteri altoitaliani, sono variamente dislocate fuori dell’area d’origine. Si tratta essenzialmente di due gruppi che interessano comunità sparse in Sicilia e nel Meridione continentale (tra l’estremità meridionale ...
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Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] tutti dottori».
Esistono poi appellativi generici, di varia origine, oggi riservati ai destinatari più diversi. In ambito » o simili, riservati all’uso interno dei rispettivi gruppi; gli epiteti corrispondenti, rivolti però agli appartenenti alla ...
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famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...
classe
s. f. [dal lat. classis, di origine incerta]. – 1. Ciascuna delle cinque categorie in cui fu divisa, in base al patrimonio fondiario, la cittadinanza di Roma, nell’ordinamento timocratico introdottovi, secondo la tradizione, da Servio...