La cultura scientifica
Carlo G. Lacaita
Il periodo del Risorgimento e dell’unificazione italiana è anche quello in cui si registrano grandi incrementi e grandi trasformazioni scientifiche e tecniche. [...] governi preesistenti, anche dei più efficienti (Piemonte, Lombardo-Veneto, Toscana), non erano più adeguati alle esigenze e con tale parsimonia che appare il sospetto col quale si guardavano» (Brioschi 2003, p. 112).
Nella trasformazione di Roma in ...
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Le forze armate
Fortunato Minniti
Le forze armate italiane nascono dal processo di accorpamento delle risorse militari degli Stati preunitari con quelle del Regno di Sardegna. Vi contribuiscono, fra [...] arrivati, e poi anche fra questi ultimi. Ai 18.000 lombardi già asburgici, ammessi nel 1859, si contrappongono nel 1861 i 000 soldati e un numero non precisabile, ma elevato, di guardie nazionali. Gli uni e le altre impiegano tattiche via via più ...
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DORIA, Giovanni Andrea (Gian Andrea)
Rodolfo Savelli
Nacque a Genova agli inizi del 1540, da Giannettino e da Ginetta Centurione, figlia di Adamo, il famoso uomo d'affari e banchiere. Per la data di [...] IV (e così negli anni successivi metteva in guardia il Senato sulle relazioni di Claudio De Marini con 272, 289, 291, 295, 297 s.; P. Torriti, Apporti toscani e lombardi, in La pittura a Genova e in Liguria dal Seicento al primo Novecento, Genova ...
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Notabili e potere locale
Paola Magnarelli
La parola notabile deriva dagli effetti della rivoluzione francese, e designa l’élite, non più contraddistinta solo dal nome, ma anche, particolarmente, dal [...] italiano fu il conte Michele Fazioli, già guardia nobile del papa e gonfaloniere pontificio: l’esempio il rango notabilare. Stefano Jacini, cospicuo possidente e notabile lombardo ispiratore della grande Inchiesta agricola che da lui ha tratto il ...
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Gli accordi di Villa Madama: dalla Costituente a Craxi
Alessandra Berto
Premesse
Sebbene il problema della revisione del Concordato fra la Repubblica italiana e la Santa Sede sia stato affrontato solo [...] gruppo democristiano, non mancarono le discussioni e le messe in guardia da parte dello stesso De Gasperi. Per la Santa , Torino 1975, p. 506.
6 Cfr. l’intervento di padre R. Lombardi, Una «mano tesa» minacciosa, «La Civiltà cattolica», II, 1945, pp. ...
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FRANCESCO II Gonzaga, marchese di Mantova
Gino Benzoni
Primogenito del terzo marchese di Mantova Federico I Gonzaga e di Margherita di Wittelsbach, nasce a Mantova il 10 ag. 1466, venendo di lì a tre [...] impegna i propri gioielli, F. si guarda attorno per essere affittato come condottiero. Lasciata A. Luzio, La reggenza d'Isabella durante la prigionia del marito…, in Arch. stor. lombardo, XXXVII (1916), 2, pp. 5-104; L'Archivio Gonzaga…, I, a cura di ...
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Organizzazione militare
Giovanni Amatuccio
Nel Regno di Sicilia Federico II ereditò in parte l'organizzazione militare già delineata dai re normanni, apportandovi cambiamenti e modifiche relativi soprattutto [...] dai familiares regis: al tempo stesso una sorta di guardia personale, presente in particolare nelle campagne dove l'imperatore che videro l'inasprirsi del conflitto con il papato e i lombardi. La norma prevedeva che ogni miles avesse con sé almeno ...
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FRANCESCO II Sforza, duca di Milano
Gino Benzoni
Secondogenito di Ludovico Maria Sforza detto il Moro e di Beatrice d'Este nasce a Milano il 4 febbr. 1495. Orfano ben presto della madre, che muore il [...] scandito colle croci lignee che lo aprono e la guardia dei lanzi che lo chiude, dal castello al duomo Bergamo 1900, ad Indicem (e rec. di E. Verga in Arch. stor. lombardo, XXVII [1900], 2, pp. 337-342, ove si sottolinea l'acredine contro ...
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CORSINI, Filippo
Anna Benvenuti Papi
Nato a Firenze nel 1334 da Tommaso di Duccio e da Ghita di Filippo di Lando degli Albizzi, fu avviato, nell'ambito della lungimirante politica familiare del padre [...] comunque, quello di rendersi conto della situazione politica della Lombardia. Nel giugno fu tra gli oratori inviati a Pisa era di nuovo ad Avignone; nel 1407 era degli Otto di guardia e balia, e nel marzo di quello stesso anno amministrò un'altra ...
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D'ADDA, Carlo
Elvira Cantarella
Nacque a Milano il 24 nov. 1816, figlio cadetto del marchese Febo e di Leopolda Khevenhüller.
Il padre (1772-1836) era stato uno degli allievi prediletti del Parini, [...] con C. Prinetti a capo delle guardie civiche, si dedicò con tenacia alla e n., 270 e n., 281 e n., 296 e n.; D. Giglio, I ginnasi e i licei lombardi nell'età della Restaurazione, ibid., II, L'istruzione superiore, Milano 1978, pp. 126 e n., 127 e ...
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guarda e compra
loc. s.le m. e agg.le inv. Esposizione commerciale, evento fieristico dedicato alla vendita diretta e all’acquisto di merci varie; a essa relativo. ◆ Oggi l’accento viene posto soprattutto sul commercio elettronico, con pressioni...
visionario s. m. (f. -a) e agg. In senso figurato, che, chi mostra una grande lungimiranza, che dà la sensazione di essere quasi profetico nel suo guardare al futuro; in senso attenuato, detto di persona, che, chi è fuori della norma per spirito...