Filologo e teologo anglicano (Stoke-upon-Trent 1602 - Ely 1675), prof. a Cambridge, dotto ebraista. Durante la guerracivile sostenne il parlamento e aderì a Cromwell, ma non fu destituito con la Restaurazione. [...] Si occupò di critica biblica, della tradizione talmudica, di esegesi neotestamentaria e collaborò alla pubblicazione della Bibbia poliglotta di Londra ...
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Uomo politico (Cincinnati, Ohio, 1825 - Bruxelles 1889); avvocato, fu (1856-65) deputato dell'Ohio alla Camera dei rappresentanti. All'opposizione durante il periodo della guerracivile, fu (1864) candidato [...] alla vicepresidenza. Senatore (1878), propose (1882) la legge, che porta il suo nome, sulla riforma del servizio civile. Infine (1885) fu ambasciatore in Germania. ...
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Uomo politico statunitense (Georgetown, Virginia, 1798 - Clarens presso Alexandria, Virginia, 1871). Senatore per la Virginia (1847) fu l'estensore (1850) della legge contro gli schiavi fuggiaschi. Allo [...] scoppio della guerracivile si dimise, scegliendo di aderire alla Confederazione del Sud. Nel 1862 raggiunse l'Inghilterra, dove cercò di ottenere il riconoscimento della Confederazione. ...
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Uomo politico inglese (n. 1598 - m. Englefield, Berkshire, 1675), partigiano realista. Resistette per circa due anni alle forze parlamentari durante la guerracivile, assediato nella sua casa di Basing [...] insieme a un piccolo contingente. La casa fu poi presa d'assalto e incendiata da Cromwell (1645); P., imprigionato, fu liberato nel 1656 ...
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Uomo politico dell'Ecuador (Guayaquil 1811 - ivi 1893), ufficiale di marina, combatté nella guerracivile del 1845. Ministro della Guerra (1852-56), presidente della Repubblica (1856), nel 1859 fu deposto [...] dai conservatori. Esule nel Cile e poi in Perù, R. tentò ancora di organizzare varî moti contro il dittatore G. García Moreno ...
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Generale spagnolo (San Sebastiano 1833 - Madrid 1906); destinato a Cuba (1858), stroncò la rivolta di San Domingo (1861); si distinse nella guerracivile carlista (1872) e nel 1876 ottenne il titolo di [...] marchese di Peña Plata. Durante la guerra ispano-americana, difese Cuba, di cui era dal 1889 capitano generale. ...
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Questore nel 74 a. C., pretore nel 60, il giorno in cui ebbe il consolato (57) ottenne il richiamo di Cicerone dall'esilio. Governò la Cilicia e Cipro, trionfando (51) per alcuni successi bellici ivi riportati. [...] Nella guerracivile parteggiò per Pompeo; dopo Farsalo fu fatto uccidere da Cesare. ...
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Pseudonimo dello scrittore ucraino Il´ja Šlëmovič Gurevič (Konstantinograd, od. Krasnograd, Char´kov, 1908 - Kiev 1973). I temi fondamentali della sua produzione di poeta, prosatore e drammaturgo sono [...] legati alle vicende della guerracivile e della seconda guerra mondiale; da ricordare il romanzo Dikij mëd ("Miele selvatico", 1963). ...
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Tribuno della plebe nel 50 a. C.; fu amico di Cicerone e, partigiano di Cesare nella guerracivile, servì da intermediario tra i due. Dopo la morte di Cesare seguì Antonio, governò la provincia d'Asia [...] e sconfisse Sesto Pompeo (31). Dopo Azio, fu perdonato da Ottaviano ...
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Uomo politico cileno (Santiago 1838 - ivi 1891). Oratore popolare, deputato nel 1870, fu eletto presidente della Repubblica nel 1886. Messosi in urto col Congresso nazionale, fu destituito; ne seguì una [...] guerracivile, che terminò con la sconfitta dei seguaci del B. e il suicidio di questo. ...
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guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...
civile
agg. [dal lat. civilis, der. di civis «cittadino»]. – 1. Di cittadino, dei cittadini, considerati come parte d’uno stato e con particolare riguardo alla loro convivenza in seno allo stato: diritto c., in senso ampio, il complesso delle...