Secondo re dell'impero neobabilonese (604-562 a. C.), portò lo stato alla massima potenza. Si distinse come generale valoroso, sconfiggendo gli Egiziani nella battaglia di Carchemish (605). Salito al trono, [...] continuò le campagne di guerra all'Occidente, sottomettendo la Palestina e conquistando Gerusalemme nel 586; d'altro lato, con abile del tempo sono in massima parte dedicate a queste opere di pace, conformemente alla tradizione dei sovrani babilonesi. ...
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Storico greco del sec. 4º a. C. Nato verso il 370, visse presso Aristotele, di cui era parente, ad Atarneo e poi a Pella. Accompagnò Alessandro Magno come storiografo ufficiale nella spedizione asiatica. [...] (῾Ελληνικά), contenenti in 10 libri gli avvenimenti fra la pace di Antalcida e la cosiddetta terza guerra sacra (387-357); erano in stile retorico, di tendenza filomacedone e ricche di excursus naturalistici. Poco altresì sappiamo dei Fatti di ...
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Generale macedone (circa 350-298 a. C.), poi re di Macedonia; morto Alessandro Magno che C. non aveva seguito in Asia, fu in seguito all'accordo di Triparadiso (321) assegnato dal padre Antipatro, reggente [...] alla morte del padre (319) osteggiò Poliperconte, designato reggente, alleandosi con Tolomeo. Nella guerra che ne seguì ebbe il sopravvento su Poliperconte e nella pace del 311 gli fu confermata la strategia dell'Europa. Nel 310 fece uccidere Rossane ...
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Figlio (Valladolid 1605 - Madrid 1665) di Filippo III e di Margherita d'Austria; successe al padre nel 1621 e ne continuò la tradizione dei "favoriti" onnipotenti, dando il potere al conte-duca d'Olivares [...] l'errore di riaccendere la guerra coi Paesi Bassi, chiusa dalla tregua dell'Aia del 1609, con conseguenze disastrose per la Spagna che nella pace di Vestfalia (1648) vide proclamata l'indipendenza delle "Province Unite" e accendersi un nuovo, lungo ...
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Uomo politico svedese (Stoccolma 1860 - ivi 1925). Fra i fondatori del partito socialdemocratico, diresse dal 1887 al 1917 il Social-Demokrat. Deputato dal 1897, fu primo ministro nel 1920, nel 1921-23 [...] il distacco della Norvegia dalla Svezia, e poi, dal 1914, per circoscrivere e abbreviare la guerra mondiale, gli valsero nel 1921 il premio Nobel per la pace. Ebbe molta influenza nella conferenza della pace del 1919, come delegato svedese (specie ...
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Uomo politico (Venezia 1518 - ivi 1595), fratello di Daniele. Si mise in luce in una ambasceria a Carlo IX (1561-64) e gli fu affidato (1568) il baliato di Costantinopoli, da dove, pur prigioniero durante [...] la guerra turco-veneta, seppe abilmente preparare la pace del 1573; in quello stesso anno fu eletto procuratore di San Marco. Mirabili per acume politico le sue relazioni sull'Impero Ottomano (Ritratto delle forze turchesche; Scritture illustrative ...
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Figlio (Haderslev 1534 - Antvorskov 1588) di re Cristiano III e di Dorotea di Sassonia-Lauenburg; successe al padre nel 1559. Aspirò a rinnovare il dominio danese sulla Svezia: ne seguì la cosiddetta Guerra [...] nordica dei sette anni (1563-1570), terminata con la pace di Stettino, che pose fine a ogni idea di una nuova unione dei tre furono risanate, la marina e il commercio si svilupparono in modo notevole, le arti e le scienze godettero della particolare ...
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Storico statunitense (Meadville, Pennsylvania, 1870 - Cambridge, Massachusetts, 1937); prof. di storia nelle univ. Johns Hopkins, del Wisconsin, e Harvard (dal 1902). Si è occupato soprattutto di storia [...] in the history of medieval science (1924); The Renaissance of twelfth century (1927). Alla fine della prima guerra mondiale fu membro della delegazione statunitense per i trattati di pace, e scrisse Some problems of the peace conference (1920). ...
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Militare (Landrecies 1765- Neuviller, Basso Reno, 1818); generale di brigata nel 1793, fu poco dopo destituito come sospetto di orleanismo; reintegrato da Carnot, lavorò con lui al Comitato di salute pubblica [...] (1796) in Italia per negoziare la pace con l'Austria in concorrenza col Bonaparte, C. ne divenne invece fedele subalterno. Dopo il 18 brumaio 1799 ebbe cariche notevoli; divenne ministro della Guerra dal 1807 al 1814, e fu creato da Napoleone duca di ...
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Uomo di stato e diplomatico russo (Haapsalu 1798 - Baden-Baden 1883). Entrato giovanissimo nel servizio diplomatico, nel 1854 fu ambasciatore a Vienna dove si adoperò perché l'Austria rimanesse neutrale [...] nella guerra di Crimea. Dopo la pace di Parigi (1856) G. successe al Nesselrode come ministro degli Esteri e si propose il compito di smantellare le clausole del trattato di Parigi, mantenendo costante la direttrice panslava, di espansione balcanica ...
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pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – 1. a. Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno...
guerra
guèrra s. f. [dal germ. werra]. – 1. Conflitto aperto e dichiarato fra due o più stati, o in genere fra gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., nella sua forma estrema e cruenta, quando cioè si sia fatto ricorso alle armi;...