platonismo
Marta Cristiani
Con questo termine si è soliti indicare quel complesso di temi e dottrine, legato all'influsso delle teorie platoniche e alla rielaborazione di esse operato dalla scuola neoplatonica.
Da [...] , che nell'insegnamento della scuola francescana parigina tocca i suoi vertici, incorporando, come aveva già tentato prima Guglielmod'Alvernia, i nuovi temi del p. avicennistico (l'emanatismo, la metafisica della luce, le gerarchie dell'essere, la ...
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ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] " (Summa theol., I, 5, 4). E se De Bruyne (1946, p. 75), commentando la definizione del bello data da Guglielmod'Alvernia, ha trovato in essa motivi che furono poi sviluppati da Shaftesbury, di questa definizione del bello formulata dall'Aquinate si ...
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conoscenza [canoscenza; caunoscenza]
Domenico Consoli
Vocabolo presente in tutte le opere dantesche, con particolare frequenza nel Convivio, dove si registrano venti occorrenze delle trentadue complessive.
La [...] condannato dai dottori della Chiesa e dai teologi medievali (Bernardo di Chiaravalle, Agostino, Alessandro di Canterbury, Guglielmod'Alvernia, Pietro Lombardo), e nel cui ambito veniva incluso anche lo studio della matematica, della geometria, dell ...
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intelletto agente (o attivo)
intelletto agente
(o attivo) In gr. νοῦς ποιητικός; in lat. intellectus agens; in arabo al-‛aql al-fa‛āl. Nella filosofia aristotelica e nella sua tradizione indica la [...] ’i. a. all’anima e usano la distinzione avicenniana delle ‘due facce’ (superiore e inferiore) dell’anima, altri (Guglielmod’Alvernia) attribuiscono la funzione dell’i. a. all’illuminazione divina. La lettura di Averroè è invece segnata da almeno due ...
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avicennismo
L’insieme delle dottrine di Avicenna (➔) e l’indirizzo che esse rappresentano. Il loro influsso sulla storia del pensiero fu imponente nel mondo islamico, ma notevole anche in quello ebraico [...] , illuminazione dell’intelletto agente) vi sono Gundisalvi (forse lo stesso che fu suo traduttore), Guglielmod’Alvernia, Alberto Magno, Tommaso d’Aquino, Enrico di Gand, Duns Scoto, Dante. Temi avicenniani passano poi alla filosofia moderna ...
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Figlio (n. 1027 circa - m. Castello di Chizé 1086) di Guglielmo V e della sua terza moglie, Agnese di Borgogna. Continuò la lotta del padre contro i successori di Goffredo Martello, Folco le Rechin e Goffredo [...] il Barbuto, che lo sconfissero presso Chef-Boutonne (1061). Ma vinse l'anno seguente, conquistando la Saintonge; dopo una serie di operazioni militari in Spagna (1063), ritornato in patria, combatté ancora ...
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Figlio (n. Tolosa 1099 - m. 1137) di Guglielmo IX, cui successe. Si impadronì con la forza dell'Aunis. Durante lo scisma del 1130, aderì al partito di Anacleto II, finché s. Bernardo di Chiaravalle non [...] lo ricondusse all'obbedienza di Innocenzo II (1135). L'anno seguente attaccò la Normandia. Morì mentre si recava in pellegrinaggio a San Giacomo di Compostella ...
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Figlio (935-994) di Guglielmo III e di una principessa normanna, successe al padre quando costui si ritirò a vita monastica. Travolto nelle lotte tra i Capetingi e gli ultimi discendenti dei Carolingi, [...] rimase a questi sempre fedele. Prima di morire, si ritirò nell'abbazia di Saint-Maixent ...
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L'Alvernia è una regione naturale del Massiccio Centrale francese; comprende i due dipartimenti del Puy de Dôme e del Cantal, che devono i loro nomi a due vette vulcaniche. L'individualità geografica dell'Alvernia [...] in guerra con Enrico Plantageneto (1169), non lasciò al nipote se non il Delfinato d'Alvernia. Questo territorio, così chiamato perché Guglielmo VIII possedeva, per eredità materna, parecchi dominî nel Delfinato propriamente detto, comprendeva l ...
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Figlio (1071-1126 o 1127) di Guglielmo VIII e di Ildegarda di Borgogna, successe al padre a poco più di quindici anni (1086). Dieci anni dopo, profittando dell'assenza di Raimondo conte di Tolosa, partito [...] trovatore di notevole valore, e fra i più antichi, in lingua provenzale. Padrone d'una tecnica esperta e raffinata, mostra nelle undici liriche a noi pervenute (alcune d'argomento salace, accanto ad altre di tono sentimentale) una notevole freschezza ...
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