Statista e scrittore (Thornhill 1633 - Halifax House 1695). Membro influente della camera dei Comuni, fu creato visconte nel 1688 e seppe mantenersi ai primi posti nella vita pubblica sotto Carlo II, Giacomo [...] II e Guglielmo III (d'Orange). Nel 1672 fu ambasciatore straordinario a Parigi per le trattative riguardanti i cattolici d'Inghilterra e i sacerdoti della Chiesa romana; missione che fallì, ma non per colpa di H., le cui qualità oratorie e critiche e ...
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Westminster Quartiere nel centro di Londra, all’interno del distretto della City of Westminster, nel quale sorgono, fra gli altri, la famosa abbazia anglicana, il Parlamento inglese, il complesso di palazzi [...] diGuglielmo III d’Orange, statolder d’Olanda, confermò il precedente e rinnovò le clausole di mutua garanzia contro attacchi da parte di maggio e luglio), con i quali Giorgio I d’Inghilterra, nella sua qualità di elettore di Hannover, ottenne il ...
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Assemblea rappresentativa del Regno d'Inghilterra, nata dall'evoluzione del Consiglio del re e delle corti feudali. Fu convocato per la prima volta nel 1264, dopo che la Magna charta (1215) aveva sancito [...] il rientro di Carlo II. Il suo successore (1685) Giacomo II, dapprima sostenuto dai tories, presto divenne inviso al P.i., che, temendo una restaurazione cattolico-assolutistica, chiese l'intervento dello statolder d'Olanda Guglielmo III d'Orange, a ...
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rivoluzióni inglési Trasformazioni del sistema politico inglese, avvenute tra il 1628 e il 1660 e tra il 1688 e il 1689, che diedero origine alla monarchia costituzionale.
La rivoluzione di cromwell
Il [...] favoriti. Nel 1626 gli oppositori accusarono di dispotismo Carlo I, piegandolo nel 1628 prima a convocare per offrire (1688) la Corona al protestante statholder d'Olanda Guglielmo III d'Orange (genero del re) e costrinsero Giacomo II (salito al ...
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Religione
Seguaci della Chiesa monofisita di Siria fondata da Giacobbe Baradeo (siriaco Ya‛qōb Būrde‛ānā; m. 578), vescovo d’Edessa; la denominazione da loro adottata è Siri ortodossi. Seguono il monofisismo [...] a Damasco).
Storia
Nome con cui furono indicati, dopo la rivoluzione inglese del 1688-89 e l’ascesa al trono diGuglielmo III d’Orange, i sostenitori del re deposto Giacomo II Stuart e dei suoi discendenti. Il partito, molto forte in Scozia e nell ...
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Figlio (Berlino 1620 - Potsdam 1688) dell'elettore Giorgio Guglielmo e della principessa Elisabetta Carlotta del Palatinato. Ereditò uno Stato in crisi, ma riuscì a riorganizzarlo e a espanderlo territorialmente. [...] Paesi Bassi sotto la guida del principe Federico Enrico d'Orange. Assunse il trono (1640) in un momento difficile , si alleò ora con la Francia, ora con i nemici di Luigi XIV, con intento di unire la Pomerania svedese ai suoi possedimenti. Non ottenne ...
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Casa degli statolder delle Province unite dei Paesi Bassi, poi re dei Paesi Bassi. In seguito al matrimonio di Claudia di Chalon, erede del principato diOrange, con Enrico III di Nassau-Breda (1504-1538), [...] morendo nel 1544 senza discendenti, lo lasciò al proprio cugino GuglielmoI (1533-1584). Questi ebbe tre figli: il maggiore, Filippo di Nassau, pronipote di Carolina d'Orange, sorella diGuglielmo V e moglie di Carlo Cristiano, principe di Nassau ...
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Generale e politico tedesco (Arolsen, principato di Waldeck, 1620 - ivi 1692), dapprima al servizio degli Stati Generali (1641), poi (1651) di Federico Guglielmodi Brandeburgo, che gli affidò la direzione [...] assediata dai Turchi. Più tardi (1688) fu nominato capitano generale d'Olanda da Guglielmo III d'Orange in procinto di recarsi in Inghilterra; difese i Paesi Bassi contro i Francesi nella battaglia di Valcourt, ma poi fu sconfitto a Fleurus (1690). ...
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Settlement, Act of Legge («atto di disposizione») votata dal Parlamento britannico nel 1701 per fissare i diritti alla successione al trono di Gran Bretagna e Irlanda, escludendone i membri cattolici della [...] . La legge stabilì che se Guglielmo III d’Orange e la cognata Anna, futura regina, fossero morti senza prole, la corona sarebbe dovuta passare alla principessa Sofia, elettrice e duchessa di Hannover, nipote di Giacomo I, e ai suoi eredi protestanti ...
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Cortigiano e poeta inglese (n. 1643 - m. Bath 1706). Deputato; dopo la restaurazione fu creato (1674) conte di Middlesex. Del gruppo dei nobili libertini alla corte di Carlo II, cadde in disgrazia sotto [...] Giacomo II. Fu tra i firmatarî dell'invito a GuglielmodiOrange il quale, divenuto re, lo nominò consigliere privato, lord ciambellano e cavaliere della Giarrettiera. Amico e mecenate di molti scrittori (J. Dryden, S. Butler, ecc.), scrisse anche ...
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orangista
agg. e s. m. e f. [dal fr. orangiste, che, nel sign. 2, traduce l’ingl. orangeman] (pl. m. -i). – 1. Relativo alla dinastia degli Orange-Nassau, casa degli statolder delle Province Unite dei Paesi Bassi e poi dei re d’Olanda: la...