FARNESE, Alessandro
Stefano Andretta
Nacque a Valentano (od. prov. di Viterbo) il 7 ott. 1520 da Pierluigi e Girolama Orsini del ramo di Pitigliano.
La sua infanzia e prima adolescenza appartengono [...] : i medici "vedendo il gran pericolo, vennero a rimedii violenti toccandolo due volte in testa con botton di fuoco". Dopo un effimero del 1560. Ma le proposte avanzate dallo stesso Guglielmo furono respinte, e gli furono preferiti i progetti di ...
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Richard Newbury
Gran Bretagna
Dieu et mon droit
Il leader del
nuovo Labour
di Richard Newbury
5 maggio
Nelle elezioni per il rinnovo della Camera dei Comuni il Partito laburista, con il 35,9% dei voti, [...] portò alla fuga di Giacomo II e alla sua sostituzione con Guglielmo d'Orange, contribuì a normalizzare il ruolo dei partiti. L' suoi collaboratori di governo si allontanava dal partito, toccò a quanti erano rimasti fedeli alla vecchia politica ...
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Angelo Bolaffi
Berlino
Ich bin ein Berliner
Venti anni dopo la caduta del muro
di Angelo Bolaffi
9 novembre 2009
Nella capitale tedesca decine di capi di Stato e di governo presenziano, insieme a 100.000 [...] sede di vescovado nel 948, il processo di germanizzazione giunse a toccare il territorio posto alla confluenza dei fiumi Sprea e Havel su dal cancelliere Otto von Bismarck. Con l’incoronazione di Guglielmo I a imperatore di Germania (18 gennaio 1871) ...
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Francia
Stato dell’Europa centroccidentale. Le invasioni barbariche del 5° sec. eliminarono rapidamente il dominio romano sulla Gallia tanto che nel 476, alla caduta dell’impero d’Occidente, vi sussisteva [...] la Lotaringia e l’Italia, a Carlo il Calvo (843-877) toccò il territorio francese tranne le terre a E della Mosa, Saona e intento d’indurre i principi tedeschi a costituire sotto Guglielmo di Hohenzollern l’impero germanico. Le gravi condizioni ...
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FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] invasione del Regno di Napoli. Compiuta la conquista ne sarebbe toccato a F. III soltanto un terzo, verosimilmente la parte e di Neopatria. Investì allora del Ducato il terzogenito Guglielmo, mentre vi inviava come vicario un figlio illegittimo, che ...
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Edmondo Berselli
Bologna
«Surge nel chiaro inverno la fosca turrita Bologna» (Giosuè Carducci, Odi barbare, Nella piazza di San Petronio)
Bologna, città simbolo
di Edmondo Berselli
6-7 e 21-22 giugno [...] sindaco socialista, Francesco Zanardi, e fu a lui che toccò cercare di alleviare i disagi e gli stenti provocati nella Arca di s. Domenico, con bassorilievi di Nicola Pisano e fra Guglielmo (1267), e statue di Niccolò dell’Arca e di Michelangelo, e ...
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BRUNO, Giordano (Philippus Brunus Nolanus; Iordanus Brunus Nolanus, il Nolano)
Giovanni Aquilecchia
Nacque a Nola, nel Regno di Napoli, nel gennaio o febbraio 1548, figlio di Giovanni Bruno, uomo d'arme, [...] il B. fece dopo essersi recato, per Brescia, a Bergamo. Toccata Milano, nel 1578 lasciò l'Italia attraverso la Savoia, diretto a commentario dell'Arsmagna dedicato all'ambasciatore spagnolo don Guglielmo de Haro; con dedica all'imperatore, presso ...
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ERCOLE I d'Este, duca di Ferrara Modena e Reggio
Trevor Dean
Nacque a Ferrara il 24 ott. 1431 da Niccolò (III), signore di Ferrara, e dalla terza moglie di questo, Rizzarda di Tommaso di Saluzzo. Al [...] 'imperatore Sigismondo durante il soggiorno di questo a Ferrara; Guglielmo Capello si occupò della sua istruzione; nel 1443 sua fin quasi alle porte della città. La stella di E. toccò in questa occasione il suo punto più basso: egli era seriamente ...
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BORSO d'Este, duca di Modena, Reggio e Ferrara
Luciano Chiappini
Nacque a Ferrara il 24 ag. 1413 dal marchese Niccolò III d'Este e da Stella dei Tolomei dell'Assassino, madre, oltre che di B., di Lionello [...] le delusioni non tardarono, e la prima fu la sorte amara toccata al Carmagnola, suo istruttore nell'arte della guerra, la seconda, Giacomo Bisi, figura pressoché sconosciuta, e il dotto Guglielmo Capello; Giovanni Toscanella gli fu poi accanto in ...
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CAMBRAY DIGNY, Luigi Guglielmo de
Raffaele Romanelli
Nacque a Firenze il 7 apr. 1820, unico figlio del conte Luigi e di Marianna Nencini. Avviato dal padre architetto agli studi tecnici, e condotto [...] delle truppe livornesi e svolse poi un ruolo di primo piano nelle concitate trattative che seguirono tra Municipio e Assemblea. Toccò infine a lui la mattina del 12 aprile leggere dal balcone di Palazzo Vecchio il proclama con il quale il municipio ...
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